NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Sui vagoni della Tav "salgono" le compensazioni

I lavori dell'Alta Velocità dovrebbero partire entro la fine del 2017 nel tratto da Verona alle porte di Vicenza. Ecco le richieste dei sindaci di Altavilla, Montecchio Maggiore e Montebello

di L.P.

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Sui vagoni della Tav "salgono" le compensazioni

La Tav - acronimo di Treno Alta Velocità Spa, società del Gruppo Ferrovie dello Stato controllata interamente da Rete Ferroviaria Italiana e fondata appositamente per la pianificazione, progettazione e realizzazione delle linee ferroviarie ad alta velocità/alta capacità - sta per "sbarcare" anche nel Vicentino. Entro la fine del 2017, secondo quando previsto dalla tabella di marcia, dovrebbero partire le opere nella tratta compresa tra Verona e Vicenza (in realtà sino al confine con il capoluogo berico, al momento non coinvolto), che fa parte della linea Treviglio-Padova. Per la tratta Verona-Vicenza si è entrati nella fase di approvazione del progetto definitivo, in cui vengono prese in esame anche le richieste dei comuni coinvolti. Il portale www.ladomenicadivicenza.it ha voluto approfondire il tema sentendo i sindaci di Altavilla Vicentina, Montecchio Maggiore e Montebello Vicentino, comune quest'ultimo dove sorgerà anche un campo-base da circa 30 mila metri quadrati. Ecco cosa è emerso.

 

Claudio Catagini, sindaco di Altavilla Vicentina: «Le nostre richieste al consorzio Iricav 2 non sono compensazioni, ma opere necessarie per il territorio»

Sui vagoni della Tav "salgono" le compensazioni (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il comune di Altavilla Vicentina, è il comune più vicino al capoluogo berico nello stralcio dei lavori che riguarda l’asse Verona-Vicenza dell'alta velocità. «Sin dall'inizio - tiene a precisare il sindaco Claudio Catagini - abbiamo chiarito la nostra posizione: Altavilla non ha certamente bisogno di altre infrastrutture in grado di deturpare il territorio. Il nostro comune è già attraversato da ferrovia, autostrada, regionale e provinciale e non può sopportare altre vie di comunicazione. Ecco perché ci siamo subito dichiarati a valutare soluzioni purché queste non fossero penalizzanti. Ora visto che l'Alta Velocità deve necessariamente passare per il nostro territorio e che ormai appare definitivamente escluso il passaggio dei treni in galleria, abbiamo chiesto le barriere anti-rumore non solo lungo la ferrovia, ma anche lungo l'autostrada e le principali arterie. Anche qui siamo stati molto decisi: senza le dovute protezioni non daremo il consenso a nessuna nuova infrastruttura. Ovviamente siamo disponibile al dialogo, ma vogliamo capire dove intendono far passare i treni e gli adeguamenti necessari».

L'ultima occasione di confronto è stata la conferenza dei sindaci convocata il 23 marzo scorso a Roma, nella quale i primi cittadini dei territori interessati dalla Tav si sono incontrati con i responsabili del Consorzio Iricav 2 e i progettisti di Italferr.

«Proprio in questo vertice - precisa Catagini - abbiamo presentato le nostre richieste, che tuttavia non rappresentano compensazioni vere e proprie, ma opere necessarie per il territorio nella costruzione delle opere per l'alta velocità. Mi riferisco ad esempio al sottopasso stradale di via Olmo, talmente stretto che allo stato attuale due vetture rischiano di toccarsi se passano contemporaneamente: ecco perché in caso di passaggio della Tav sarebbe obbligatorio, a detta degli stessi tecnici, un restyling del sottopasso, che verrebbe raddoppiato. Stessa sorte anche per il cavalcavia di via Paganini (quello che sfocia sulla statale per Verona, nei pressi del recupero auto e dell'area Bonometti, ndr.) che a sua volta verrebbe migliorato, con una strada più larga, una pista ciclabile e il marciapiede. Previsti allargamenti anche sulla provinciale del Melaro, attualmente molto stretta propria nel tratto che riguarda il nostro comune. L'augurio è che possano aver recepito i nostri suggerimenti e che si possa procedere di conseguenza».

Il comune di Altavilla, soprattutto per una questione di confine, guarda con interesse anche all'ipotesi (che peraltro sembra tramontata) della fermata Tav a Vicenza in zona fiera. «Si tratta di un'ipotesi - conclude il sindaco di Altavilla - sulla quale abbiamo subito palesato delle perplessità ma soprattutto delle preoccupazioni visto che proprio la zona fiera non è dotata di una viabilità idonea, capace di andare in tilt anche in occasione di alcune rassegne fieristiche, con rallentamenti che arrivano anche nel nostro territorio. Pensare di aggiungere una fermata Tav sarebbe impensabile allo stato attuale».



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