NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Marostica pedala verso Bassano

di Gianni Celi

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ciclabile Bassano a Marostica

Sono decenni che parliamo della necessità di un collegamento ciclabile fra le città di Bassano e di Marostica, ma fino ad ora si trattava soltanto di idee, di progetti e di tanti, troppi sogni mai realizzati. A muoversi, in questo settore, è stato, finalmente, il Comune di Marostica il quale ha portato a compimento un tratto di pista ciclopedonale che corre lungo la provinciale Schianovesca Marosticana, seguendo, praticamente, quello che, tanto tempo fa, era il percorso della linea ferroviaria Vicenza-Bassano.

ciclabile Bassano a Marostica (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“Due sono i progetti che abbiamo stilato al riguardo – ci spiega l’assessore ai lavori pubblici di Marostica, Antonio Capuzzo – Il primo interessa il tratto che corre lungo Via Montello dall’incrocio di Via Cavallara con Via Levà fino a Marsan e l’altro da Marsan al confine con il Comune di Bassano con due possibili alternative”.

Il tratto fino a Villa Raselli, poco prima dell’abitato della frazione di Marsan è stato realizzato. Da qui la ciclabile, onde evitare la pericolosa curva della provinciale, girerà a sinistra verso la stradina che si inserirà nel percorso messo a punto dal progetto di Aquas 1 realizzato lo scorso anno. Si potrà poi continuare passando davanti alle scuole della frazione fino ad arrivare alla chiesa di Marsan. Qua le alternative saranno due. O si salirà verso Sant’Agata per stradine secondarie fino a raggiungere Via Rivana di Bassano, oppure si continuerà con i lavori lungo la provinciale fino ai confini con il vicino Comune. “Dobbiamo capire – afferma l’assessore Capuzzo – che cosa intenda fare l’Amministrazione bassanese. Comunque il lavoro più importante è stato portato a compimento, grazie anche all’intervento collegiale fatto con Etra che ha colto l’occasione dei lavori della ciclabile per risolvere le problematiche legate alla rete fognaria e delle acque bianche di quella parte del nostro territorio, nonché di migliorare sensibilmente l’illuminazione pubblica e di collocare i cavi per la fibra ottica. La nostra spesa, preventivata in ottocento mila euro si è ridotta a 550 mila euro con l’intervento di Etra che, per i suoi lavori, ha sborsato circa un milione e mezzo di euro”.

“La realizzazione della ciclopedonale, fino a Marsan – conclude l’assessore ai lavori pubblici marosticense – ci ha permesso di favorire gli abitanti della zona che ora possono percorrere nella massima sicurezza quel tracciato, prima particolarmente pericoloso per la notevole mole di traffico, ma è anche un importante rete di collegamento con il turismo ciclabile che scende dalla Valsugana e dalla Valbrenta o che arriva dal Trevigiano”.

La mobilità dolce, sostenibile è da sempre al centro dell'interesse dell’Amministrazione comunale di Marostica.

“Sempre più sono le persone che si muovono in bicicletta non solo per piccoli tratti, ma anche per percorsi medi, per fare la spesa, per accompagnare i bambini a scuola, per andare al lavoro – interviene il vicesindaco della città scaligera, Simone Mattesco, assessore alle attività produttive ed al turismo - In quest'ottica già un primo passo era stato compiuto con una sostanziale modifica al progetto Aquas, che aveva lo scopo di collegare, attraverso le nostre splendide colline, Marostica a Bassano del Grappa. Modificando il progetto iniziale siamo riusciti a creare un passante all’altezza di Villa Raselli, in un punto molto pericoloso in curva all'ingresso della frazione di Marsan”.

L’assessore spiega, con questo suo intervento, la bontà di un progetto della sua Amministrazione che ha reso sicuramente più interessante e più fruibile il collegamento fra Marostica e Bassano, in quanto l’intervento di Aquas aveva risolto soltanto quelle poche decine di metri di percorso a sud della villa Dalle Laste-Favero-Raselli.

Ma il vicesindaco sottolinea il fatto che non ci si è fermati soltanto a quel collegamento perché l’obiettivo è ben più ampio.

ciclabile Bassano a Marostica (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“Successivamente all’intervento fatto nel nostro Comune – chiarisce infatti - in seno all'IPA (Intesa programmatica di area) abbiamo appoggiato il progetto di prolungamento della ciclovia del Brenta, oggi ferma a Forte Tombion, e abbiamo cominciato a lavorare per creare una bretella di congiungimento tra Marostica e Bassano con la doppia funzione di mettere in sicurezza i ciclisti e i pedoni che intendano frequentare quelle strade e di intercettare almeno parte di quei 300 mila fruitori, secondo i dati del 2015, che affollano la parte esistente della ciclabile della Valsugana, nel tratto trentino, e della Valbrenta, nel tratto vicentino”.

“Per Marostica - aggiunge - sarebbe un grande successo portare a compimento questa rete ciclabile ultimando la bretella con Bassano. Se solo riuscissimo ad intercettare il cinque per cento di quel flusso di cicloturisti che frequentano il territorio a nord portandolo magari a soggiornare nella nostra città, potremmo riuscire a raddoppiare le attuali presenze di un turismo in continuo aumento”.
“Oggi nella nostra città stanno crescendo le presenze "mordi e fuggi" con le visite al castello inferiore – sottolinea l’assessore Mattesco. Giusto per dare valenza a questa asserzione propongo un dato davvero eclatante: quelle presenze sono passate dalle 4350 del 2013 alle oltre 12.000 del 2015, ma quei numeri non riescono a crescere in modo costante e duraturo”.
“Il cicloturista - chiude il vicesindaco - è una tipologia di fruitore che lascia nel territorio che attraversa importanti risorse economiche e non possiamo permetterci di non prenderlo in considerazione. La figura tipo dell’appassionato delle vacanze in bici, secondo i dati del ministero del turismo, è rappresentata da persone di media età e di anziani che non hanno particolari problemi di spesa. Le ricadute sull'economia della città, con questa nuova categoria di turisti, potrebbero avere dei risvolti importanti. Alberghi e altre strutture ricettive, pur potendo garantire pochi posti letto (circa 300), sarebbero notevolmente avvantaggiati, così come le attività legate alla ristorazione e a cascata l'economia artigianale ed agricola”.

Insomma stiamo osservando che esiste un interesse crescente nei confronti del cicloturismo nel nostro mandamento. Il vicesindaco parlava di un flusso annuo di 300 mila passaggi lungo le ciclabili trentina e vicentina della vallata e quella torma di appassionati delle due ruote, in presenza di percorsi adatti al loro viaggiare, potrebbe riversarsi anche nel Bassanese e nel Marosticense. Fino ad ora, invece, come abbiamo più volte spiegato, scendere da Forte Tombion fino a Bassano non è certo agevole dovendo giocoforza percorrere strade troppo trafficate e lo stesso dicasi per il collegamento da Bassano a Marostica. Adesso si può tirare un respiro di sollievo per quest’ultima tratta, manca però ancora quella valligiana, ma le prospettive, vista la presenza di un progetto definitivo e di adeguati finanziamenti, sono quanto mai allettanti per una definitiva soluzione. Speriamo soltanto che si faccia presto e che finalmente i cicloturisti in arrivo dal nord possano almeno arrivare fino a queste due splendide città murate in piena sicurezza con sommo gaudio loro e degli operatori turistici della zona.

 

nr. 16 anno XXI del 30 aprile 2016

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