“Scopri la tecnologia entro il quadro”. Tra i mondi dell’immagine in 3D entra con la televisione, il cinema, la pubblicità e, con sorpresa, la pittura. I dipinti di Xhimi Hoti, si distinguono per il processo creativo che unisce alla pittura la tecnologia, applicata da Omar Pizzoli: una tecnologia, vicina a noi più di quanto si possa immaginare, che trasforma l’opera pittorica in un’immagine dalle potenzialità affascinanti, proiettata sul suo dinamismo e sull’espansione. Ispiratore dei dipinti per le opere di Hoti è il manifesto futurista dell’11 luglio 1914 del giovane architetto Sant’Elia: la profezia della città dalle strade sopraelevate, le prospettive di vetro e cemento unite alla velocità e al dinamismo appaiono messaggi raccolti dagli architetti e dagli artisti.
Sempre dalle avanguardie storiche del Futurismo, Dadaismo, Surrealismo, Costruttivismo e Bauhaus proviene il contributo teorico e creativo di un utilizzo peculiare della tecnologia. Le strutture di Xhimi Hoti simili a modelli per l’architettura resi prospetticamente si sviluppano nell’assenza di gravità, secondo un’idea d’immaterialità che suggerisce dei piani minimali sovrapposti, che mutano nelle direzioni ed indicano una profondità. La loro precisione geometrica segue l’idea di suggerire una molteplicità di dimensioni che il cromatismo raffinato dalle tonalità del grigio conduce al moltiplicarsi delle dimensioni. La realtà visiva attiva una realtà più palpitante: lo spettatore interattivo attraverso la digitalizzazione, un tablet, può essere coinvolto nell’attivare l’opera. La tecnologia comunica così un senso di gioco, una dimensione creativa allargata che, con una certa sorpresa, la rende più umana. La progettualità non si esaurisce nell’’idea del dipinto, lo supera nell’intesa fra Xhimi Hoti e Omar Pizzoli laureandi all’Accademia delle Belle Arti Cignaroli di Verona. I due artisti modificano il primato della tecnica acquisita dalla società di massa nel considerarla priva di “soggettività.
Union Collector è un progetto di unione che nasce per essere un punto d’incontro fra la fucina operativa di Union, professionisti e la città di Vicenza. Dal 2015 esiste una collaborazione tra l’Accademia Di Belle Arti Cignaroli di Verona e Union Collector che si dedica al campo della grafica con workshop.