NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Parco Rossi, un viaggio in 19 tappe

Il giardino storico di Santorso è stato rinnovato con un sistema di visita assolutamente all’avanguardia che garantisce accessibilità e multimedialità innovative

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Parco Rossi

Una settimana fa abbiamo raccontato una storia di orti e giardini racchiusa nel recente libro della vicentina Camilla Zanarotti. Vista la bella stagione e l'estate ormai alle porte - e sperando che sia estate vera - rimaniamo in argomento scrivendo della recente inaugurazione di uno dei giardini storici più belli del Vicentino, quello del parco Rossi di Santorso. Sorto tra 1865 e il 1884 dal sogno dell’imprenditore scledense Alessandro Rossi e dal progetto dell’architetto Antonio Caregaro Negrin, il parco è stato rinnovato con un sistema di visita all’avanguardia che gli garantisce accessibilità e multimedialità innovative. Un intervento possibile grazie a un progetto dell'amministrazione comunale cofinanziato dalla Regione Veneto che ha realizzato un percorso accessibile e illuminato con un nuovo impianto che permette di valorizzare il parco anche attraverso attività serali e culturali, con la realizzazione di contenuti multimediali che guidano il visitatore. Con queste innovazioni il parco Rossi oggi si mette in scena con una modalità innovativa: un viaggio narrativo multisensoriale in 19 tappe, integrato con un sistema di comunicazione accessibile e progettato secondo i principi del Design for All, per un’esperienza adatta a bambini, adulti, anziani e persone con disabilità motoria e sensoriale. Un’esperienza insieme visiva, tattile e uditiva che permette di percorrere i sentieri con ruote o a piedi, grazie ad un intervento infrastrutturale che ha reso il parco accessibile. ARAC, la guida del parco, un draghetto stilizzato che ritrae la forma del luogo stesso, orienta i visitatori e indica il luogo in cui ci si trova lungo le 19 tappe del percorso narrativo, segnalando i punti di interesse. Sono state installate anche due segnaletiche di sicurezza per indicare un tratto in pendenza e quindi ad accessibilità limitata per la fruizione con sedia a rotelle o con difficoltà motorie.

Parco Rossi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Parco Rossi è un giardino romantico situato alle pendici del monte Summano. È l’elemento cardine di un sistema complesso che comprende la villa con relativo parco, a monte, e il podere modello, a valle. E' tra i principali esempi di parco paesista del nord Italia. Già dall’ingresso si viene accolti da una visione del laghetto circondato da una serie imponente di piante secolari ed esotiche, che creano un ambiente magico e fantastico. E, proseguendo, si incontrano tutti gli elementi tipici del giardino ottocentesco: vialetti sinuosi, architetture rustiche, evocazioni archeologiche, giochi d’acqua, masse arboree esotiche e autoctone, composte con maestria per creare un insieme pittoresco.

Il nuovo percorso si compone di 19 racconti audio tematici – Storia, Acqua, Alberi – che accompagnano l’esplorazione del parco sotto forma di una guida multimediale fruibile con smarthphone o tablet. In prossimità di ogni tappa si ricevono sul proprio dispositivo i relativi contenuti: sarà sufficiente premere play per ascoltare i racconti e vedere i video. Il tutto è reso possibile grazie ad un sistema tecnologico di bluetooth disseminati lungo il percorso e una app disponibile in italiano, inglese e Lingua dei segni italiana. Grazie ad un sistema di comunicazione integrato e multisensoriale, Parco Rossi è anche uno spazio accogliente e inclusivo: all'ingresso, una mappa di orientamento tattile, parlante e grafica accoglierà i visitatori offrendo informazioni sul luogo, istruzioni per la visita multimediale e informazioni di sicurezza. Testi semplici e facilmente comprensibili, scrittura in Braille e un codice qr per la fruizione del testo in formato audio. Il progetto è stato ideato e coordinato dal Comune di Santorso e l'importo complessivo di 220.000 euro è stato cofinanziato all'80% dalla Regione Veneto. Gli interventi all'interno del Parco Rossi sono stati progettati e coordinati dall'architetto Renzo Priante. Il progetto drammaturgico è stato realizzato da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale. La comunicazione multisensoriale è stata curata da Make It Easy - Progettazioni per l'accessibilità in collaborazione con l'architetto paesaggista vicentino Sophia Los.

Parco Rossi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Un traguardo importante, secondo il Sindaco Franco Balzi, risultato di "un lavoro che ha visto collaborare tanti soggetti, non solo in questo ultimo anno e mezzo di progettazione e realizzazione, ma fin da quando è nata la volontà di valorizzare la villa e il parco. Un progetto che ha richiesto passione, tenacia e cura, e una squadra con competenze diverse, in grado di coniugare la ricchezza naturale del parco con le nuove tecnologie che da oggi lo rendono pienamente godibile. Perché un intervento pensato tenendo conto delle persone disabili, come quelle ospitate negli anni dalla Cooperativa Nuovi Orizzonti, diventa un’opportunità per tutti". Un luogo in cui c’è tanta tecnologia, come ha detto Renzo Priante, "ma questa è invisibile e il parco è semplice da utilizzare. Apparentemente immutato, è ora più facile da percorrere anche su ruote. Dal punto di vista dell’illuminazione, per non disturbare la fauna notturna ed evitare problemi di inquinamento luminoso sono state posate 80 lampade con la sola funzione di segna passo: puntini luminosi grazie ai quali il parco rimane buio, ma sarà possibile riconoscere la strada da percorrere e non perdere l’orientamento". Secondo il presidente de La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale Carlo Presotto, "i visitatori, da semplici spettatori diventano attori protagonisti di uno spettacolo diffuso in 19 scene, quasi un’opera di resistenza poetica, con la libertà di comporre, a partire dalla mappa di benvenuto, la propria particolare drammaturgia". Come ha spiegato Diana De Tomaso di Make it easy, "l'impegno è stato di rendere fruibili a tutti i contenuti teatrali e narrativi del parco. Per fare questo siamo partiti dall’accoglienza e dalla comunicazione riguardo al sistema di visita multimediale. Abbiamo progettato una mappa di orientamento che ha tre livelli di informazioni - sul luogo, sulla visita multimediale e sulla sicurezza – espressi in tre codici – visivo, uditivo, tattile - e in tre lingue – italiano, inglese e lingua italiana dei segni, interpretata da attori madrelingua per restituire l’aspetto emozionale delle drammaturgie. Un prodotto veramente all’avanguardia: il secondo in Veneto nel suo genere. Un prodotto multimediale pensato per includere le persone con disabilità ma che può diventare un gioco divertente per tutti".

A Sophia Los abbiamo rivolto alcune domande.

Parco Rossi (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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