NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Le Botteghe Storiche di Vicenza

È divenuto un libro, scritto da Luigi Girardi Ampezzan, la storia di 24 attività che continua almeno da 35-40 anni, resistendo alla crisi economica, al mercato globale e ai centri commerciali

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Le Botteghe Storiche di Vicenza

In tempi di crisi e di ricambio rapidissimo nella gestione di esercizi commerciali, resistere ai duri colpi della crisi e di un mercato volubile e capriccioso è senza ombra di dubbio un fatto degno di nota. Se poi queste attività commerciali diventano "storiche" - il che significa che non solo hanno superato la prova del tempo, ma sono diventate parte integrante del tessuto sociale di una città - allora è giusto render loro onore e dedicare loro addirittura un libro. È quanto accaduto in questi giorni a Vicenza, nelle cui librerie si può trovare il volume Le Botteghe Storiche di Vicenza scritto da Luigi Girardi Ampezzan su commissione dell'associazione Botteghe Storiche. Il volume è stato presentato a Palazzo Trissino dall'assessore alla partecipazione Annamaria Cordova che ne ha illustrato i contenuti affiancata dall'autore Ampezzan, dal presidente dell'associazione Martino Roviaro e da Giovanni Torresan, autore di alcuni scatti del libro. Si tratta della storia delle 24 botteghe che fanno parte dell'associazione, descrivendone le vicende e l'attività, con un bel corredo di fotografie attuali e di repertorio: un'opera che testimonia una tradizione e una storia che va indietro nel tempo, attraverso la quale riscoprire un aspetto che è patrimonio della vita cittadina. Come si legge nella presentazione dell'autore, "le Botteghe Storiche sono parte integrante di ogni piccola o grande città del nostro Paese, ove i negozi sono gli elementi che maggiormente contribuiscono a marcarne i caratteri e l'atmosfera e Vicenza non è da meno. Se ripercorriamo la sua storia e ne percorriamo le antiche piazze e contrà, troveremo che in molti casi moderni negozi hanno preso il posto dell'antico fornaro o del casolin; ma a un occhio attento non può sfuggire quella che attraverso queste pagine possiamo definire uno specchio della nostra storia racchiusa e raccontata da splendide testimonianze di architettura, scultura, pittura e nel nostro caso, soprattutto umane".

Le Botteghe Storiche di Vicenza (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Come scrive il Sindaco Achille Variati nell'introduzione, le Botteghe Storiche sono veri e propri punti di riferimento di Vicenza, sia per i residenti che per i turisti e i visitatori da fuori città. Cambiano le città, le abitudini, i consumi e le mode, ma le Botteghe Storiche restano. Rappresentano la storia imprenditoriale attraverso cui sono state create e portate avanti nel tempo, ma anche la storia della città e dei vicentini. Ci sono attività che sono passate di generazione in generazione mantenendo inalterate le proprie caratteristiche legate alla tradizione, altre che si sono sviluppate con innovazioni importanti per adattarsi alle evoluzioni del mercato e della società. Tutte hanno dimostrato di essere più forti della crisi economica, dell'avanzata delle vendite attraverso Internet, della concorrenza nel mercato globale e dei centri commerciali. Il loro successo è merito dell'alta qualità dei prodotti e dei servizi che sono in grado di offrire, qualità che viene riconosciuta anche grazie alla pubblicazione di questo libro.

In un qualsiasi centro storico di una qualsiasi città i negozi sono fra gli elementi che maggiormente contribuiscono a marcarne i caratteri e l’atmosfera - scrive Giorgia Roviaro nella prefazione - . Quelli che più colpiscono sia il cittadino che il visitatore sono i negozi più caratteristici, quelli di decennale tradizione, specifici nell’arredo e nella ricercatezza del prodotto, i cui arredi e vetrine costituiscono parte integrante della città e delle sue strade. Per preservare questa identità, ora prezioso biglietto da visita della città stessa, alcuni importanti centri italiani si sono attivati in una sorta di attenta schedatura sia storico-descrittiva che fotografica, spesso culminante nell’allestimento di esaurienti mostre fotografiche a disposizione dei cittadini. Non solo, ma sono proprio i Comuni che hanno proseguito la linea di condotta intrapresa nell’applicazione di un rigoroso regolamento a tutela di questo insostituibile patrimonio e Vicenza non è da meno. Infatti, a ripercorrerne le strade e la storia, si ritrovano con frequenza sfavillanti e moderni negozi al posto dell'antico “fornaro" o “casolin” ricordati con tanta nostalgia. Oggi purtroppo si ritrovano solo poche delle antiche botteghe che hanno conservato, e strenuamente proseguono nella conservazione, lo stile e la disposizione d'origine. Tutto intorno il tempo ha portato a modificare gli stili adeguandoli alle esigenze del gusto moderno e alle attuali tecniche di vendita, dal tipo di illuminazione agli scaffali, dalla quantità della merce esposta alla, non ultima, qualità. Ieri, gli oggetti in vendita assumevano un tono sommesso, accatastati in angusti retrobottega in un perìodo in cui dal dopo guerra in poi, il boom aveva travolto sia la grande che la piccola economia e il costume comune, con l’imperativo della quantità ad oltranza. Gli antichi negozi sopravvivono grazie alla sensibilità di coloro che hanno deciso di conservarne lo spirito: fra arredi d’epoca, antiche essenze e artigianali creazioni che propongono comunque prodotti ricercati e finalizzati alle esigenze della clientela attuale. Tuttavia, sono locali che attraverso il desiderio di modernità sanno comunicare molto bene lo spirito della propria epoca, avvolgendo l'attento pubblico con una forte sensazione di storia e di tradizione.

Le Botteghe Storiche di Vicenza (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)L'autore si è avvalso di testimonianze dirette e di materiale d'archivio. Collabora con riviste locali ed è autore di “Noi Lanzichenecchi” e di “Osti e Osterie”. Il libro è stato finanziato dall'Associazione ed edito da Youprint. A Vicenza possono diventare bottega storica gli esercizi commerciali, i pubblici esercizi e le imprese artigiane in cui la stessa attività è stata svolta con la medesima merceologia per più di 35 anni, se si tratta di attività artigianale, e per più di 40 anni se si tratta di esercizi commerciali e pubblici esercizi. Inoltre le attività devono essere state svolte nella stessa località con superficie aperta al pubblico non superiore a 250 metri quadrati, mentre i locali devono presentare elementi di particolare pregio architettonico o arredi di particolare interesse culturale o storico. Il riconoscimento di bottega storica con atto formale del Comune dà diritto alla riduzione dell'80% dell’imposta comunale sulla pubblicità. Per il riconoscimento è necessario presentare una domanda al settore sportello unico edilizia privata, attività produttive e commercio. Presidente dell'Associazione Le Botteghe Storiche di Vicenza è Martino Roviaro, titolare della Cappelleria Palladio. L'associazione collabora con l'assessorato alla partecipazione nell'organizzazione di eventi di rivitalizzazione del centro storico. Oltre a Cappelleria Palladio l'associazione è composta da Gioielleria Oreficeria Argenteria Ageno, Ristorante Al Pestello, Barbapapà, Antica Gioielleria Giulio Balzarin, Busato Stamperia d'Arte, Cicli Ciscato, Civico 22, Osteria Cursore, Orologeria Gioielleria Da Rin, E. Dal Monico srl, Oreficeria e Gioielleria Dal Ponte, Antica Bottega Artistica Dal Toso, Ottica Fin, Osteria al Grottino, Bar Minerva, Orologeria Pavan, Trattoria Ponte delle Bele, Pozzan Colori, Farmacia al Redentor, Rossi Illuminazione, Oreficeria e Gioielleria Soprana, Pendoleria e Profumeria Soprana, Sorio Ferramenta, Pasticceria Venezia.

Abbiamo rivolto alcune domande a Luigi Girardi Ampezzan.

Le Botteghe Storiche di Vicenza (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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