Un particolare richiamo dilata le immagini delle alte e perigliose scogliere a picco sui mari irrequieti del Portogallo e del nord Europa dipinte da Franco Carollo. Insegue in itinerari rischiosi una natura dall’estrema bellezza; accoglie la potenza e la forza primaria, cattura il colore per riviverlo accentuandolo con energia in dipinti dalle grandi misure. La vastità del paesaggio dal colore scuro, e l’atmosfera solitaria entrano nei cromatismi governati da bitume e da muschio nella ripresa delle erbette marine aggrappate alle rocce. La materia pittorica entra nelle composizioni, nell’allungarsi delle rocce fronteggianti un livido mare scosso dalle onde, pulsa nelle pietre battute da un vento incessante che le pennellate allargano in chiari segni sui dirupi. Riporta nella simbiosi con la natura i neri intensi e l’infinita gamma del grigio, colore profondamente amato dal pittore. Una tonalità cromatica che Carollo riporta in una natura diversa, nei paesaggi dei campi dipinti in grigio. Afferma “penso a un quadro a colori, poi dipingo in bianco e nero ed escono mille sfumature di grigio”. Un colore affinato per la terra da una gamma ristretta di gialli di azzurri e segnata dal transito veloce di segni bianchi. Quindi Carollo si immerge nella natura in un rapporto diretto e non invasivo ed è l’incontro con la verità di un bosco dal quale emana un senso di equilibrio e d’armonia nel dialogo degli alberi con la luce.