Uno fra gli interessi dell’attiva creatività di Manuel Pablo Pace (Montecchio Maggiore-Vicenza 1977), coinvolge la pittura e la fotografia e da questa sfocia al ritratto.
Pace, seguendo un percorso nel patrimonio museale, arretra nei secoli per riattivare le Allegorie dell’Amore di Paolo Veronese, il noto ciclo (1565 ca.) composto da quattro dipinti a olio su tela, conservato alla National Gallery di Londra, che presenta l'Infedeltà, lo Sdegno, il Rispetto e l'Unione Felice. Pace, nell’evocare il distacco dal passato, cede la monumentalità delle figure fortemente scorciate e le dimensioni delle opere. Nel ripetere “Hic et Nunc", scrive Tazio Cirri, prende parte al ciclo Le Allegorie dell'Amore ed è in ordine cronologico ed alchemico la prima opera del ciclo corrispondente all'opera Rispetto di Veronese. Il taglio compositivo (35mm/frame) traspone cinematograficamente l'evento, alterato dalla posa teatrale dell'innamorato. Alcune delle levigate figure giovanili inserite in giardini e prati circondati da boschi sono cinte, nella ripresa dell’antico, da coroncine dorate di alloro. Alcuni suggestivi bozzetti si uniscono ai dipinti e ai ritratti che fanno parte del suo lavoro. La personale interpretazione di Le Allegorie dell'Amore sono state presentate in una mostra a Parigi nel 2015. L’artista che ama “il trasformismo in tutte le sue accezioni” dopo l’Accademia di Belle Arti a Venezia, ha vissuto per dieci anni fra Barcellona e Jerez de la Frontera ed ha esposto per la prima volta a Santiago del Cile.
Mostra a cura di Sotirios Papadopoulos.