NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Sergio Capellini -Sabina Ferrari-Alba Gonzales- Francesco Triglia

I Biennale di Scultura
Città di Soave
Chiude il 17 luglio 2016

di Maria Lucia Ferraguti

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Sergio Capellini -Sabina Ferrari-Alba Gonzales- Fr

 Il centro storico di Soave diventa protagonista in queste giorni della prima Biennale dedicata alla Scultura .In questa occasione le opere selezionate animano lo spazio del centro storico per una mostra che si proietta negli anni come appuntamento di valore. Entrano nello scenario urbano le sculture di Sergio Capellini, Sabina Ferrari, Alba Gonzales e Francesco Triglia. All’inizio, da autodidatta Capellini modella con la creta e con la cera per poi avvicinarsi al bronzo, al marmo e al legno. Guarda negli anni a Medardo Rosso, Manzù, Marino Marini, Emilio Greco e Fazzini. A seguire la biografia, la sua scultura privilegia, per le figure femminili, lo slancio nell’armonia dei movimenti che nelle figure maschili cede fino a fissare l’eleganza dell’attimo e l’emozione che genera una gestualità o un’azione.

Per le sculture Sabrina Ferrari sceglie il bronzo e trae nelle figure umane e in quelle degli animali una continua dinamica tensione alla quale le opere rispondono con il vigore di un’interna forza. Le sculture degli animali, costruite per piani spezzati e nel controllo di scanalature profonde che le percorre, fissano l’incisiva plasticità che le caratterizza.

Alba Gonzales, nata a Roma, accorda alla scultura un sentimento mediterraneo . Infonde nelle materie del marmo e del bronzo delle figure antropomorfiche, il senso del mito arcaico e quello del “meccanicismo moderno”. Nelle opere inventive dà senso al suo desiderio di narrare la vitalità del mito, in scene aperte, teatrali, come avviene quando interpreta in bronzo Eco e Silene e da continuatrice Gonzales infonde un senso al suo stile archetipico in una scultura visionaria, che ha le sue figure ancestrali nelle “Sfingi e Chimere”.

Francesco Triglia, nato a Reggio Calabria, conferma nelle sculture l’influenza della classicità, che conquista con la frequenza al Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia alla quale si uniscono le lezioni di Alix Cavaliere seguite all’Accademia delle Belle Arti di Brera.

Ha un rapporto particolare con la materia, inizialmente con l’espressività del legno e poi con il bronzo, nelle cui forme scultoree, Triglia predispone a racchiudere l’anima della monumentalità.



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