NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Il fondamentalista non vaccina i bambini

Dopo anni di equivoci la stolta campagna che in assenza di un divieto statale permette di evitare l’appuntamento con qualsiasi vaccino viene affrontata con coraggio dai medici: la federazione nazionale degli Ordini interviene senza mezze misure e precisa come e perché da una folle campagna truffaldina con targa britannica si è arrivati alla situazione attuale che desta molta preoccupazione – Ben lontano da coprire il 95% dei piccoli, ora si sta sfiorando l’80% e diventano urgentissimi rimedi credibili - Danni per tutti, legali e sanitari

di Giulio Ardinghi

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Il fondamentalista non vaccina i bambini

Le bugie funzionano meglio. Nemmeno una bomba ad orologeria ben piazzata direttamente sotto la sedia del bersaglio preferito avrebbe ottenuto i risultati che un irresponsabile medico britannico - poi radiato dalla categoria, ma forse comunque troppo tardi- ha rimediato mettendo in giro la calunnia peggiore che ci si possa immaginare quando si vive in un sistema sociale in cui l’essenziale è mantenere intatte le coperture stabilite, siano economico-finanziarie, siano di wellfare, siano di tipo assistenziale e sanitario. Le incertezze producono rischi immediati e quando la calunnia si lancia come un proiettile verso la sensibilità di migliaia di famiglie alle quali si spedisce un warning che subito coglie nel segno perché il vaccino sui bambini, qualunque sia, di reazioni anche minime ne produce sempre, ecco che si capisce l’assurdità della conseguenza rapida e istantanea: la paura produce paura, con la scusa che non ci si fida dei politici si butta nel mucchio anche questo, la diffidenza verso chi regola la sanità. E dal momento che la sanità “la regola il governo” va benissimo restarsene lontani. Niente più vaccini ai bambini.

Il fondamentalista non vaccina i bambini (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)Nessuno va nel frattempo ad approfondire la vere ragioni che hanno spinto questo medicastro truffatore a sparare notizie del tipo “i vaccini causano l’autismo”. E nemmeno hanno indotto a scavare un po’ in quello stesso pozzo nel quale si sono avventurati con successo i responsabili della sanità britannica per scoprire abbastanza facilmente che Andrew Wakefield spacciando per buone le sue ricerche su “associazione tra problemi intestinali, disturbi dello sviluppo e fattori ambientali”, ricerche fin da subito accolte con scetticismo dagli scienziati del settore, veicolava semplicemente una paura collettiva per la quale proponeva alternative facili: dividere in singole le vaccinazioni polivalenti ma con l’ausilio di un prodotto di sua creazione grazie al quale i problemi venivano bypassati. E’ arrivata la radiazione e l’ex medico non è più abilitato alla professione, è arrivata anche la sconfessione da chi, a partire dal suo legale, si era fidato di lui, ed è arrivata infine anche la conferma che senza vaccino non si può. E’ stato ribadito che togliere sicurezza alla salute dei bambini è un atteggiamento poco meno che criminale, come è stato dimostrato con le cifre che un singolo caso su centinaia di migliaia o magari milioni addirittura non può essere che considerato fisiologico, ovvero rientrante nella casistica quasi irrilevante di sviluppi individuali incontrollabili oltre che imprevedibili; e infine, cosa assolutamente rilevante, è stato messo in rilievo che togliere copertura dalle malattie infettive più insidiose e dalle epidemie che nel mondo persistono (polio, vaiolo, ecc.) avrà come risultato il nuovo ravvicinamento di questi pericoli e che quindi in quello stesso momento ci ritroveremo a dover recuperare con sussidi farmacologici magari non più sufficienti situazioni che non posso contare su una difesa preventiva esistente.

MA SE L’EVIDENZA NON CONVINCE...- Pare che tutto questo ragionare in termini così chiari e comprensibili per tutti non abbia ancora ricevuto il dovuto ascolto e che i danni prodotti dall’ex medico inglese siano destinati a far sentire i propri effetti fino a data non ancora identificabile. Nel frattempo la paura è cresciuta e si è diffusa. Succede sempre così. La tendenza a rifiutare i vaccini s’è allargata ed ora si potrebbe visualizzare in una specie di macchia d’olio che ha tante interruzioni, ma anche molte superfici in ulteriore crescita. Per dirla più semplicemente con gli stessi dati numerici che trovate più avanti in questa nostra cronaca se ci si stava avviando finalmente ad una copertura quasi totale di tutti i pericoli connessi alle infezioni da virus con la colonnina della statistica che stava superando il 95%, oggi siamo di fronte ad un dietro front più che brusco; siamo a poco più dell’80%. C’è da domandarsi chi pagherà i danni di questo vero e proprio sfacelo della coscienza collettiva. C’è anche da domandarsi a chi è venuto in mente di stabilire la libertà di scelta sul tema dei vaccini; perché il vaccino non torna ad essere un obbligo sciogliendo così tutte le terribili incertezze che si stanno vivendo attualmente?

Chi se lo sta domandando molto seriamente sono proprio i medici. Gli ordini professionali sono stati in odore di cancellazione per alcuni decenni. Quello dei medici (vale anche per altri come avvocati, ingegneri e poco di più...) dimostra con forza di non essere esclusivamente impegnato nella difesa preventiva dei propri iscritti dalle insidie esterne di normativa, politica, regolamenti, ecc., ma di sapersi guardar dentro con attenzione e lucidità; ci riesce con un ragionamento rivolto appunto a chi esercita la professione. E, come vedrete nelle prossime righe, stabilisce un principio che il governo italiano si è ben guardato finora dal formulare: i medici che sconsigliano i vaccini e inducono alla rinuncia le famiglie alimentandone la paura saranno oggetto di provvedimenti da parte del loro ordine, provvedimenti che arriveranno fino alla radiazione e quindi all’impossibilità di esercitare la professione medica.



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