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Interventi

La Seriola è un emblema di una giunta agitata ma praticamente immobile

di Mario Giulianati
10 settembre 2016

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Interventi

La Seriola è un emblema di una giunta agitata ma praticamente immobile

 

Se si fanno pochi passi fuori di Porta Castello ci si ritrova a fiancheggiare la cancellata dei Giardini Salvi. Un parco pubblico che nasce nel 1500 per volontà di un Valmarana e per volontà di un altro Valmarana, Leonardo, alla fine del secolo, vennero aperti a tutti i vicentini e a quanti ne volessero godere la bellezza e la frescura.

SERIOLA01 (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Durò poco questa liberalità perché ben presto furono nuovamente preclusi al pubblico per un paio di centinaia d’anni. Dopo una trasformazione da giardino all’italiana in giardino all’inglese, era di moda per via della nota romantica che questo stile privilegiava, avvenuta nell’Ottocento, agli inizi del secolo scorso vennero nuovamente riaperti al pubblico. La Seriola fa parte dei Giardini fin dall’inizio di questi e guardarla, tra le sbarre di ferro della cancellata, ornata da piante e con sullo sfondo la Loggia Valmarana è proprio un piacere. Sullo sfondo, proprio sotto la Loggia si intravvedono delle macchie verdi giacenti sull’acqua ma si può anche immaginare che siano delle ninfee e che prima o poi fioriranno. Però se l’incanto ti prende e ti vien voglia di entrare nei Giardini, di fare pochi passi e di accostarti alla balaustra per meglio goderti l’incanto, allora tutto si trasforma. La bellezza sparisce immediatamente per far posto allo scoramento, alla negatività, alla brottura. Non amo usare termini robusti, e non lo faccio, ma la voglia di farlo è tanta perché lo spettacolo che ti attende è assolutamente inimmaginabile. Mi permetto di riportare un titolo, rappresentazione indovinata di una triste realtà, del Giornale di Vicenza che recita “È allarme degrado. Il Giardino Salvi diventa una latrina”. Eppure per anni abbiamo letto e sentito racconti di impegni economici, di volontà politica di mettere tutto in ordine per bene, di ripulire il tutto e restituire anche, è solo un modo di dire, ai vicentini il pieno godimento di questo bellissimo, un tempo, giardino. Rammento l’impegno assunto, non il primo nemmeno l’ultimo di quelli presi dalla Giunta Variati, di ripulire la Seriola con metodi innovativi e, visto i risultati, altrettanto fallimentari. A fronte dei tanti problemi irrisolti e delle tante promesse fatte e non mantenute, questo della Seriola potrebbe anche essere considerata poca cosa. Ma così non è perché nello stato in cui si trova rappresenta, emblematicamente, il degrado di non pochi angoli della città, non solo della periferia, ma del Centro Storico, che insistiamo a definire la “Vicenza, Città bellissima”, ma che è avvinta in una spirale che la assale sempre di più.

SERIOLA_2 (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica) La spirale dell’incuria, della trascuratezza che si coniuga con quello della insicurezza. Là dove l’incuria e il degrado dominano lo spazio, il territorio diventa preda proprio della inciviltà e quindi della illegalità. Il furto, la prostituzione, lo spaccio, le risse e quant’altro si accompagna alla microcriminalità prosperano proprio dove maggiore è il degrado urbano. La Seriola è importantissima, più di quanto una assente Amministrazione può immaginare. In fondo è la rappresentazione di questa Giunta che dai proclami pare faccia cose gigantesche ( non ci si nasconda dietro i lavori stradali che sono una normale opera di manutenzione, casomai fatta anche questa con non poco ritardo) e straordinarie ma alla fin fine sono solo un grande rumore mediatico. Dice l’Assessore alla Sicurezza dott. Rotondi (Giornale di Vicenza) “…chiunque nella maggioranza pensasse che la sicurezza non fosse prioritaria sarebbe candidato alla sconfitta alle prossime elezioni”. Parole sagge ma, pare, per nulla ascoltate nella “maggioranza” perché, piaccia o no al Signor Assessore, la città sente la insicurezza che la stringe e la limita e sente anche che l’Assessore alla Sicurezza non da per nulla un senso di sicurezza. Magari non solo sua la responsabilità che comunque condivide con tutta una Giunta. Sicuramente i mezzi e gli addetti sono pochi ma questo dimostra solo che la “sicurezza” e io ci metto anche il “degrado” non sono delle priorità per questa Giunta. 

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