NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Terra, imprese e cultura
la trasformazione di Caldogno

Una raccolta di saggi racconta come è cambiato il Comune

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Pino Contin

Una raccolta di saggi sulla storia di Caldogno nel Novecento è il contenuto del nuovo libro del vicentino, calidonense di origine, Pino Contin. I testi proposti abbracciano il periodo che va dal 1915 agli anni Ottanta del secolo scorso e raccontano alcune delle più importanti vicende che hanno coinvolto il territorio di un paese della cintura urbana vicentina che, soprattutto negli ultimi decenni, si è radicalmente trasformato, passando da piccola realtà prevalentemente agricola a sede di importanti aziende di spessore nazionale fino a d essere oggi un importante polo culturale costruito attorno alla rinnovata villa Caldogno di palladiana origine. Un sito artistico che le recenti amministrazioni hanno fortemente voluto valorizzare investendo somme consistenti e trasformandolo da "quasi rudere" abbandonato a quello che oggi è sotto gli occhi di tutti. La realtà che il libro di Contin ricostruisce è quella che ha avuto per protagonisti soprattutto le generazioni dei padri e dei nonni, pertanto la sua rappresentazione risulta interessante per una cultura delle proprie origini, che ci si augura possa diffondersi maggiormente. Il metodo seguito si fonda soprattutto sulla ricerca archivistica, svolta presso Istituzioni pubbliche, in ambiti aziendali e attingendo a raccolte familiari, integrata da interviste e testimonianze personali di protagonisti e osservatori locali.

Pino Contin (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Ho riunito alcuni scritti riguardanti la storia di Caldogno nel Novecento - scrive Contin nella premessa al volume - , abbracciando il periodo che va dal 1915 agli anni Ottanta senza la pretesa di rappresentare compiutamente le più importanti vicende che hanno interessato il suo territorio, anche se raccontando avvenimenti, gettano luce su alcuni aspetti della vita del paese o ricostruiscono periodi particolarmente significativi per chi si occupa di storia sociale ed economica. Non è semplice studiare vicende che vanno dal Primo conflitto mondiale al Fascismo, dalla Seconda guerra mondiale alla Resistenza, dalla Ricostruzione al boom economico seppure circoscritte all’ambito ristretto della provincia vicentina. Ma, come si vedrà dal susseguirsi dei vari contributi, ho tentato di occuparmi di questioni e di fatti distribuiti nelle varie fasi in cui si è soliti suddividere il secolo scorso, definito con felice espressione 'secolo breve'. Sono, in realtà, degli scavi di prova che dovrebbero, nella mia intenzione, invogliare altri studiosi a sviluppare ciò che, per necessità, qui viene affrontato sistematicamente ma forse, qualche volta, in maniera non del tutto approfondita o esauriente. Tale modo di procedere, comunque, risponde all’obiettivo di avvicinare alle vicende storico-sociali un pubblico possibilmente vasto, magari non abituato ad affrontare letture o studi specialistici, che tuttavia desidera conoscere almeno qualche avvenimento rilevante del proprio luogo di nascita o di residenza, relativo al nostro recente passato. La realtà che si descrive e commenta è, in effetti, quella che ha avuto per protagoniste le generazioni dei nostri padri e dei nostri nonni e, pertanto, dovrebbe costituire un sicuro interesse per una cultura delle proprie origini, che si auspica possa diffondersi maggiormente.

Pino Contin (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Dal punto di vista del metodo seguito, in generale mi sono indirizzato dapprima alla ricerca archivistica, dove possibile, arricchendola, poi, con l’insostituibile apporto di interviste o testimonianze personali, a seconda degli avvenimenti considerati. L’ambito territoriale, oltre a quello locale, ha quindi abbracciato spesso la dimensione provinciale, che ha consentito di sopperire parzialmente alla carenza di dati e documenti puntuali. Ciò perché una cura costante ho cercato di mettere nel rappresentare quantitativamente, cioè con numeri e tabelle di sintesi, le micro storie per farle uscire dalla eccessiva vaghezza e dare una dimensione possibilmente concreta delle vicende di cui mi sono occupato. Il libro è il risultato del lavoro di circa un decennio e i vari saggi o articoli sono a volte già apparsi in riviste e periodici di carattere provinciale o regionale e, in qualche caso, sono stati estrapolati dalla monografia su Don Emilio Menegazzo, uscita nel 2007. Mi pareva, comunque, che valesse la pena di riunirli integrandoli con altre ricerche compiute per l’occasione, specie in riferimento alle principali aziende del paese, in modo da favorire appunto una diffusione più allargata di questo spaccato di storia, che mi auguro possa catturare l’interesse dei lettori. Da ultimo, si sa che l’obiettività non esiste in assoluto nelle scienze sociali ma ho tentato, a modo mio, di considerare le varie voci e i diversi apporti, scusandomi, in ogni caso, delle omissioni o inesattezze che si dovessero riscontrare negli scritti.

Abbiamo incontrato l'autore calidonense rivolgendogli alcune domande sul suo libro.

Pino Contin (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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