NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Quelle escursioni
sull'Altipiano

Un racconto per immagini dei luoghi di Rigoni Stern

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Altipiano

A poche settimane dall'aver scritto di Mario Rigoni Stern a proposito di una biografia a cura di Giuseppe Mendicino, "torniamo a baita" come avrebbe detto lui stesso, e citiamo un altro libro, di piccolo formato ma di grandi contenuti, Altipiano - Escursioni nell'opera e nel paesaggio di Mario Rigoni Stern (Edizioni Gam Brescia), con la prefazione dello stesso Mendicino.

Altipiano (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica) Un piccolo grande libro che racconta per immagini, firmate dall'eclettico artista francese Loic Seron, di come l’Altipiano dei Sette Comuni sia stato fondamentale nella vita di Rigoni Stern. Vitale, anzi: lo ha forgiato, nutrito, educato, e dopo la guerra lo ha sostenuto, curato, riconciliato con la vita e con gli uomini. Lo scrittore, dal canto suo, lo ha ricambiato: la sua terra, nei diversi aspetti, appare o traspare in tutti i suoi libri. Cosa ancor più notevole, descrivendo amorevolmente quella meravigliosa isola sospesa al di sopra della pianura veneta e raccontando la vita quotidiana del suo popolo così singolare, ha parlato in realtà di tutto il pianeta, e di tutta l’umanità. Il fotografo francese Loïc Seron, appassionato di letteratura e innamorato dell’opera di Rigoni Stern, ha percorso il suo caro Altipiano a piedi, in tutte e quattro le stagioni, cercando di catturare lo spirito di quell’opera senza tempo che esalta la relazione armoniosa tra l’uomo e la natura e quella degli uomini – esseri della natura come gli altri – tra di loro. L'autore presenta qui il frutto delle sue escursioni fotografiche in un dialogo intimo di immagini e parole, che celebra con gioia un paesaggio, una voce, un ideale di umanesimo.

Altipiano (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Loïc Seron è piombato qualche anno fa in altipiano con la carica di simpatia che lo caratterizza e una sana e un po’ incosciente spavalderia - scrive Mendicino nella prefazione - . Interpretare visivamente uno scrittore noto come Mario Rigoni Stern, uno dei maggiori scrittori italiani del Novecento, in un mondo - l’altipiano di Asiago - ricco di bravi fotografi, era una impresa da far tremare i polsi. Quando ho conosciuto Loïc, due anni fa, fui colpito dalla sua ironia e dal suo entusiasmo un po’ guasconi, e ammirai subito le foto pubblicate nel suo sito web, ma dubitavo che un francese della Normandia potesse comprendere appieno il mondo letterario e naturale di Rigoni Stern. C’erano anche ostacoli organizzativi ed economici. Ad Asiago, in un contesto abituato a diffidare dei forestieri, è riuscito a farsi benvolere da molti. In questi anni mi ha colpito anche la sua capacità di imparare velocemente l’italiano, agli inizi una lingua quasi sconosciuta, e la sua disponibilità ad ascoltare, a memorizzare le cose che gli raccontavo di Rigoni e dei suoi libri.

Oggi, dopo aver seguito il lungo e attento lavoro di Loïc, mi sento di dire che la sua sensibilità umana e artistica appare in sintonia con quella di Mario Rigoni Stern, ma anche con quella di uno dei suoi personaggi più noti, Tönle. Un uomo che ama la sua terra ma che odia confini e barriere, e ha bisogno di muoversi, di sentirsi libero, di prendere possesso temporaneo di valli e montagne camminandoci sopra. Il passo di Loïc Seron è quello costante e regolare del viaggiatore alpino: lo sguardo attento, il cuore e la mente aperti alla comprensione. Nelle sue foto c’è una natura mai immobile o carica di effetti, ma sempre inquieta e fragile, sfuggente e irripetibile come ogni attimo della nostra vita.

Altipiano (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)

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