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Vicenza e Bassano del Grappa insieme nella ricordo della Grande Guerra. C'è in queste settimane una collaborazione stretta tra i due Comuni e il Museo Hemingway e della Grande Guerra per la promozione di importanti eventi espositivi, culturali e didattici. Entrambe le città infatti propongono ai cittadini e ai turisti una mostra ispirata alla Grande Guerra dalle caratteristiche estremamente originali. Di qui la proposta lanciata da Vicenza, e immediatamente raccolta da Bassano del Grappa, di promuovere i reciproci eventi nell'ambito di un itinerario, non solo ideale ma anche reale, nei territori che furono scenario della Grande Guerra. Attraverso un piano di comunicazione comune e visite reciproche, i tre musei contano di attrarre i rispettivi visitatori con una proposta complessiva inedita e di qualità, come è stato detto nella presentazione degli eventi in sala Stucchi di Vicenza alla presenza di Giovanni Carlo Federico Villa, referente scientifico dei Civici Musei, Mauro Passarin, direttore del Museo del Risorgimento e della Resistenza, Chiara Casarin, direttore dei Musei civici di Bassano, Paolo Pozzato, curatore della mostra sulla Grande Guerra al Museo civico di Bassano e coautore del libro Hemingway e la Grande Guerra. Senza dimenticare che in questo periodo anche Dueville partecipa a suo modo alle iniziative proponendo al Centro Arnaldi la mostra Il fronte veneto della Grande Guerra, anch'essa curata da Passarin e Pozzato e realizzata dal Consiglio Regionale Veneto, da Confartigianato Vicenza e dalla Fondazione Monte di Pietà, esposizione che è anche racchiusa in una bella pubblicazione di cento immagini a tema. Secondo il vicesindaco Bulgarini d'Elci, Bassano e Vicenza compiono un primo passo concreto per avviare un percorso che li porterà a fare rete ed invitare i turisti a recarsi in entrambe le località. Per invertire la tendenza delle visite mordi e fuggi è opportuno creare una collaborazione affinché il visitatore sia invitato a scoprire anche le vicine realtà. Questa prima collaborazione tra Vicenza e Bassano, che prende spunto dal tema della Grande Guerra, metterà a disposizione del turista un'offerta combinata invitandolo anche a fermarsi per più giorni. La Grande Guerra è un tema comune e le mostre ricordano gli eventi che hanno devastato le città con un elevato numero di morti in tutto il territorio.
E se Frammenti, inaugurata a Bassano il 30 ottobre e aperta fino a febbraio, è una mostra fotografica dal valore emozionale che vuole dare un'immagine realistica dell'epoca e collegarsi con il museo Hemingway, a Vicenza si può visitare nei suggestivi interrati di Palazzo Chiericati la mostra Ferro, Fuoco e Sangue! Vivere la Grande Guerra, aperta fino al 26 febbraio 2017, con le immagini scattate ai giorni nostri dal fotografo vicentino Giuliano Francesconi a grandissime dimensioni, talmente vere che avvolgono e sovrastano il visitatore e che vi proponiamo in questo articolo. Secondo Francesconi, che ha dedicato tre anni di lavoro e ricerca alla mostra, è difficile spiegarne a parole il contenuto perché sarebbe come spiegare una barzelletta: “ho cercato di esprimere tramite la fantasia quella realtà che oggi sembra lontana, pensando a tutte le guerre e immedesimandomi nei soldati ogni giorno alle prese con una realtà cruda e durissima. Il mio non era un lavoro da storico, ma da interprete”. La mostra, promossa e concepita dai Musei Civici di Vicenza con il Museo del Risorgimento e della Resistenza diretto da Passarin, che ne è anche ideatore e curatore, immerge il visitatore dentro quella terribile pagina della storia: i materiali sono tutti frammenti di oggetti utilizzati durante il primo conflitto mondiale raccolti sulle montagne vicentine. Secondo Villa, la mostra si inserisce perfettamente nel contesto storico e culturale vicentino, con un allestimento particolarmente suggestivo e "ipogeo", che accompagna e arricchisce l'intero progetto museale del Chiericati: "la restituzione della Pinacoteca ai cittadini e l'esposizione delle opere beriche di Tiepolo a Bergamo infatti danno il senso profondo della qualità dei tesori conservati a Palazzo Chiericati e del loro inestimabile valore non solo per il territorio di appartenenza".
Alla Galleria civica di Bassano del Grappa fino al 19 febbraio 2017 si può invece visitare la mostra Frammenti. Bassano e la memoria 1915 – 1918, curata da Paolo Pozzato. Qui l'itinerario si snoda attraverso diversi settori tematici, presentando una riflessione profonda sul primo conflitto mondiale vissuto da Bassano del Grappa. L'allestimento coinvolge il visitatore in un viaggio virtuale nel tempo, attraverso grandi immagini, suoni, animazioni, ricostruzioni grafiche e filmati che favoriscono la partecipazione e la comprensione storica tramite una diretta esperienza. Il Museo Hemingway e della Grande Guerra aperto a Bassano del Grappa tutti i sabati e domeniche ha sede nella quattrocentesca Villa Ca' Erizzo Luca che nel 1918 fu residenza della Sezione Uno delle ambulanze della Croce Rossa Americana. Tra i volontari autisti c’era anche il futuro premio Nobel Ernest Hemingway. Il museo occupa cinque grandi locali in cui sono distribuiti 58 grandi pannelli, ricchissimi di spiegazioni storiche, di fotografie e di testimonianze. La sua peculiarità, al di là del potere evocatore del grande evento funesto e dell’esauriente illustrazione dei suoi passaggi cruciali, è quella di fornire una testimonianza, unica in Italia, sulla partecipazione degli Stati Uniti alla Prima Guerra Mondiale. Nella sala d’ingresso, Hemingway accoglie il visitatore con i suoi romanzi ispirati dalla Grande Guerra: Addio alle armi e Di là dal fiume e tra gli alberi.
A Mauro Passarin abbiamo rivolto alcune domande sul tema.
