Una realtà prettamente legata al territorio vicentino, nella Valle del Chiampo: la concia dalla tradizione centenaria, raccontata nella mostra The Perfect Tannery. Il suo volto rinnovato si trova in due interventi paralleli, attraverso la testimonianza della fotografia di due grandi maestri inglesi, entrambi membri della Magnum Photos, Stuard Franklin (Londra, 1956) e Mark Power (Harpenden, 1959).
La pelle è uno scarto che l’industria italiana valorizza con un indiscusso valore fino a collocarsi nella fascia alta dei clienti più alla moda. Così tra la storia di uno scarto e la sua mitologia si può arrivare allo scudo del grande Giove, che nella Grecia antica, si narra, fosse di pelle. Il mondo della pelle appartiene alla tradizione dei sellai e dei calzolai e arriva fino all’eccellenza italiana. The Perfect Tannery, la conceria perfetta, attraverso le foto, conduce al mondo “rude, complicato” e sensibile alle tecnologie innovative più avanzate. Come spiega Elena Dal Molin, la mostra non vuole essere solo estetica fine a se stessa e nemmeno solo documentazione, piuttosto racconto di una realtà complessa dalle molte sfaccettature: l’industria, l’uomo, l’ambiente, la cultura del lavoro sono elementi che in questo comparto hanno imparato a vivere in armonia. Il progetto, sullo stimolo della cultura e dell’arte, è nato da circa un anno. Franklin si concentra sull’acqua del Chiampo, un elemento naturale del territorio strettamente legato nel suo utilizzo ad un fine industriale; Power indaga il versante del mondo della produzione conciaria e le sue tecnologie più innovative. Spiega Franklin come abbia voluto “da un lato cercare poesia ed astrazione, dall’altro testimoniare la funzionalità dell’impianto e raccontare la meravigliosa acqua pulita che scorre nei pressi della città di Arzignano”. La sua ricerca poetica fissa la forza dell’acqua, per arrivare alle provette di un laboratorio e di un depuratore. L’interesse di Power si è rivolto ad un lavoro “ispirato alle concerie”, piuttosto che ad un lavoro “sulle concerie”, fissando questo mondo nel volto dei lavoratori. Da qui ai macchinari industriali, ai carrelli, alle pelli, fino alla presenza poetica rivelata da un mondo di pupazzetti, insoliti testimoni di affettività. S’inserisce la ricerca Genius Loci del vicentino Luca Peruzzi (Arzignano 1977) che ha posto in risalto nella fotografia la città di Arzignano negli anni ’70 e il suo volto nell’attualità.
Il progetto The Perfect Tannery, nasce dall’unità delle concerie Montebello, Rino Mastrotto Group, ICA, Dani, Gruppo Mastrotto, Adelaide, Faeda, Bonaudo, insieme al depuratore Acque del Chiampo, a UNIC, a Confindustria Vicenza, a Intesa Sanpaolo ed al Comune di Arzignano, con la volontà di promuovere una nuova immagine del distretto.
A cura di Elena Dal Molin e Lynda Scott da un progetto di Gaetano Castellini e Elena Dal Molin.