NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Un milione e mezzo di euro
per la chiesa di San Giovanni

di Gianni Celi

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Un milione e mezzo di euro
per la chiesa di San G

Da tre anni un’“ammalata” particolare è sottoposta a cure ricercate per essere riportata agli antichi splendori. Stiamo parlando della Chiesa di San Giovanni Battista che sorge proprio nel cuore della città di Bassano. I secoli le hanno arrecato parecchi danni a cominciare dalle innumerevoli polveri che, con l’andare del tempo, si sono aggrappate alla sua facciata, ma anche alle numerose opere interne. Non parliamo poi del tetto che lascia filtrare l’acqua grazie, sia alla vetustà della copertura, ma anche ai danni provocati dagli uccelli che per tanto, troppo tempo, hanno trovato dimora proprio là lasciando montagne di guano che hanno intaccato le strutture portanti.

Un milione e mezzo di europer la chiesa di San G (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Ma, prima di parlare dei lavori che stanno avanzando, leggiamo un po’ della sua storia. “La sua origine – precisa la storica Livia Alberton Vinco Da Sesso – risale al 1308. In quell’anno, Jacopino, Paranzano e Martino, della ricca e potente famiglia De Biasi, fecero costruire un ospedale per inermi, poveri e pellegrini, con annessa una chiesetta dedicata a San Giovanni Battista, su un terreno di loro proprietà situato fuori della cerchia delle mura ezzeliniane, lungo la via che conduce al Campo Marzi”. Con il tempo la chiesetta originaria s’è ingrandita. Infatti, nel 1397 fu aggiunta la cappella del Santissimo Sacramento e nel 1745 l’architetto bassanese Giovanni Mazzi progettò una nuova ristrutturazione”.

Ne sono passati di anni ed ora quella chiesa, che ha assistito alla travagliata storia della città, ha mostrato ogni giorno sempre di più i segni della sua lunga vecchiaia. “Per un intervento radicale – faceva sapere quattro anni fa mons. Renato Tomasi, allora responsabile della parrocchia di Santa Maria in Colle, cui la chiesa appartiene – occorrerebbero un milione e 700 mila euro circa, cifra che sicuramente la nostra parrocchia non ha, specialmente in momenti di crisi come questi”.

Alla fine del 2011 è sorto un comitato apposito, formato da cittadini, per la raccolta di fondi a favore della ristrutturazione del fabbricato sacro. A muoversi, nel 2012, è stata poi la delegazione bassanese del Fai (Fondo ambiente italiano) la quale aveva proposta proprio la chiesa cittadina fra i “Luoghi del cuore”.

La chiesa di Piazza Libertà, nel tentativo di incamerare quei denari indispensabili per le prime operazioni di restauro, è stata affidata al Comune che l’ha usata per rassegne ed appuntamenti culturali. Da un po’ di tempo, però, l’edificio non è utilizzabile per manifestazioni di carattere culturale anche perché fervono i lavori del secondo stralcio, partiti l’estate scorsa, per rimettere a nuovo il prezioso patrimonio interno.

Due anni fa è stata rimessa a nuovo la facciata della chiesa sotto la guida del progettista e direttore dei lavori, ing. Fabio Zecchin.

Un milione e mezzo di europer la chiesa di San G (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“L’intervento – aveva sottolineato per l’occasione il Comitato per il restauro - ha ridato lucentezza alla quinta più bella di Piazza Libertà. Dal punto di vista dei lavori essi si sono svolti nella massima sicurezza, grazie al coordinamento del geom. Lorenzo Bordignon, senza nessun infortunio e danni di sorta. Il restauro totale della facciata, nato per le note esigenze di sicurezza, dato lo stato di allerta dovuto al degrado dei materiali lapidei, ha comportato la spesa preventivata di 356 mila euro, di cui ringraziamo il Comune di Bassano per il contributo di euro 50.000, e la Fondazione Cariverona per il contributo assegnato di euro 160.000, che sono già stati investiti per i lavori, a parziale copertura della spesa”.

Per la ristrutturazione interna è stato chiamato un architetto bassanese, Giancarlo Calcagno, che opera, per la rimozione delle incrostazioni, con pistole al laser, una scoperta che porta la firma proprio di questo nostro concittadino il quale è già intervenuto, con lo stesso innovativo sistema, nell’edificio del Campidoglio di Washington, nella cattedrale di Santo Stefano di Vienna e nella Public library di New York.

Supererà il milione e mezzo di euro il costo dell’intervento complessivo per la chiesa di San Giovanni.

La parrocchia di Santa Maria in Colle ha sette chiese da seguire, tutte storiche, tutte bisognose di manutenzione e le risorse sono sempre più scarse. Si comincia dal Duomo, raccolto nella parte più alta del Castello, si passa poi alla chiesa di San Francesco, costruita fra il 1287 ed il 1292; a quella di San Giovanni di cui ci stiamo occupando; al Tempio Ossario, cominciato nel 1908 per diventare il nuovo Duomo e trasformato, dopo la prima guerra mondiale, in Tempio che raccoglie i resti di circa seimila Caduti, per il quale si attende la cessione al Ministero della difesa; alla Beata Giovanna, costruita nel 1521; a quella del Sacro Cuore di Gesù (l’ex San Girolamo) del 1494; alla Madonna delle Grazie del 1390. Sono testimonianze di secoli di storia patria contro le quali però si accanisce il passare del tempo e le richieste di interventi si fanno ogni anno sempre più frequenti e sempre più pressanti.

 

nr. 42 anno XXI del  26 novembre 2016

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