NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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La Grande Guerra cantata

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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La Grande Guerra cantata

Tra le molte pubblicazioni sul centenario della prima guerra mondiale, una menzione speciale la vogliamo dare ad un bel volume scritto dai vicentini Modesto Brian e Domenico Zamboni, La Grande Guerra cantata - Storie di uomini, di donne e di canzoni (Agorà Factory Editore Dueville) per i suoi contenuti originali e in gran parte inediti.

La Grande Guerra cantata (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Presentato in diverse occasioni e di recente anche al Museo Civico di Vicenza nel contesto della mostra in corso sul conflitto mondiale, il libro è frutto di una ricerca trentennale ed è corredato da un Cd audio con un'ottantina di canzoni, un modo originale di proporre testi e musiche raccolte sul campo con le interviste ai testimoni che hanno comunicato i canti e con le immagini, le fotografie e le cartoline d’epoca. Come recita il sottotitolo Storie di uomini, di donne e di canzoni, il volume è un originale e riuscito esperimento che racconta i ricordi, i luoghi, le emozioni, le lettere di quel periodo storico cruciale per il nostro territorio - e non solo - : un immenso patrimonio culturale raccolto e ordinato con passione e competenza dai due autori, il cui sodalizio culturale dura da molti anni. Come si legge nella quarta di copertina, si tratta di schegge di vita di un secolo fa nel dramma della guerra, fotografie sonore di ricordi disperati e insieme scherzosi, di avventure eroiche e precipitose fughe. Materiale unico dunque, difficilmente riscontrabile nei testi già pubblicati. E a rendere particolare il lavoro di Brian e Zamboni è anche l'aver pubblicato alcuni canti precedenti al periodo di entrata in guerra dell’Italia, le musiche da ballo eseguite nelle retrovie al suono di armoniche, chitarre e mandolini e frammenti di canzoni cantate dai soldati francesi e scozzesi arrivati sul fronte italiano dopo Caporetto. I canti sono suddivisi in capitoli: la neutralità, la partenza sia dei soldati trentini mandati in Galizia che di quelli veneti sui vari fronti. Seguono i temi dei bombardamenti e dei profughi, l’esodo delle popolazioni dalle zone di guerra. Altri capitoli riguardano canti e storie delle battaglie combattute nelle montagne vicentine divenute leggendarie: l’Ortigara, il Grappa, il Pasubio. Non mancano canzoni che parlano di prigionieri, imboscati, disertori e di donne soldato o della crocerossina della val Posina - Chiarina Dal Prà - decorata con medaglia d’oro al valore e insignita della croce di Vittorio Veneto.

La Grande Guerra cantata (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Pubblicato con il contributo dell’Associazione Culturale Bandabrian, della Banca San Giorgio e della Regione Veneto, il libro ha messo insieme un ampio repertorio partendo dalla Val Posina per estendere il raggio d’azione alla Val d'Astico, l'Altopiano di Asiago, fino a toccare la pianura veneta e le valli trentine. Aperto dall'introduzione dello storico Emilio Franzina, il volume è un’opera unica nel suo genere: accurata è la scelta dei canti e ancor più dettagliati sono i riferimenti che li arricchiscono, spaziando dalle poesie insegnate e cantate nelle scuole nel primo dopoguerra, al ruolo dei cantastorie e dei loro fogli volanti che racchiudevano storie e memorie da riportare alla luce dall’oblio del tempo, fino a toccare le varianti e i diversi adattamenti di uno stesso brano a seconda dei luoghi. Le moltissime foto inedite e cartoline lo rendono poi un lavoro pregevole non solo dal punto di vista storico ma anche da quello musicale, un pezzo importante della storia della nostra nazione. Entrando nel dettaglio, si scopre che una stessa canzone ha spesso diverse varianti e adattamenti a seconda dei luoghi, anche vicini, e ogni canzone si riferisce ad una situazione di vita che si vuol esprimere in musica o nel canto. Il canto risulta esperienza vera e toccante, poichè esprime aspetti e problemi della misera vita dei tempi, con il duro lavoro nei campi, soprattutto in montagna; con la partenza per la guerra, lasciando le famiglie in condizioni precarie; col pianto per i caduti e le gioie del ritorno. Canti che spesso sembrano preghiere, singole o corali, per chiedere o forse semplicemente sognare quello di cui si sente il bisogno in tanta povertà e ristrettezza. Ed è particolarmente significativo oggi riscoprire, anche da parte di chi è più giovane e lontano da quei fatti, il valore di un'espressione semplice e popolare che aveva ed ha ancora il grande pregio di essere vera, reale e viva a dispetto di un secolo trascorso. Brian è anche il fondatore del gruppo musicale Bandabrian, nato nel 1992 e divenuto associazione culturale nel 1994. Il repertorio è costituito da canti e danze, quasi tutte raccolte in provincia di Vicenza, attraverso il lavoro etnomusicologico fatto da Modesto Brian, che dai primi anni '80 percorre la provincia, affiancato dal '92 da Domenico Zamboni, raccogliendo e catalogando le testimonianze orali della tradizione che oggi stanno scomparendo. Gli strumenti utilizzati sono popolari, anche se diffusi in periodi cronologici diversi.

A Brian abbiamo rivolto alcune domande.

La Grande Guerra cantata (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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