L’Amministrazione comunale guidata da Stefano Cimatti, la volta scorsa, aveva fatto predisporre un piano per la mobilità cittadina al fine di avviare degli interventi volti, da un lato a ridurre la mole di traffico tra centro città ed immediata periferia, dall’altro di individuare delle scelte correttive per allontanare il più possibile i mezzi motorizzati.

“Tra le criticità riscontrate in questo piano – sottolineavano nel 2012 gli amministratori - l’elemento principale è la forte pressione di traffico a cui ancora oggi sono sottoposte le aree più prossime al centro, con particolare considerazione per il sistema viabilistico centrale (viale delle Fosse, discesa Brocchi), con volumi di traffico significativi (oltre 1.700 veicoli all’ora su discesa Brocchi, quasi 2400 veicoli all’ora in viale delle Fosse) e sovrapposizione di funzioni differenti con forte commistione tra tipologie di traffico assai diverse (traffico veloce e lento, trasporto pubblico, pedoni e biciclette, traffico specifico e di attraversamento)”.

“Tale situazione – aggiungevano - determina a cascata un aggravio anche sulla viabilità locale del centro storico che diventa luogo di percorsi di by-pass funzionali, per alcune tipologie di utenti, a limitare i perditempo sulla rete principale. Questo fenomeno si ritrova anche in alcuni ambiti residenziali. Esso porta ad una dichiarata percezione dei cittadini di non avere strade vivibili per la presenza di parecchio traffico transitante in vie che non consentono la compresenza in sicurezza di pedoni, bici e auto”.

I tecnici che avevano studiato il Piano di mobilità sostenibile avevano sintetizzato in questo modo gli interventi da effettuare: “ Completare lo spostamento dei flussi di attraversamento sul perimetro sud; ridurre il peso del traffico veicolare su assi primari centrali; ridurre, sfavorendoli, gli attraversamenti veicolari negli ambiti residenziali (Centro storico, Isole ambientali, Centro studi); sviluppare l’accessibilità al centro con potenziamento della sosta perimetrale e nuovi percorsi (anche meccanizzati) di avvicinamento; aumentare, favorendoli, gli spostamenti con mezzi sostenibili (piedi, bici, mezzi pubblici)”.

L’attuale Amministrazione vuole ora cercare di capire, a distanza di quattro anni dalla stesura di quel piano, come sia cambiata (in meglio o in peggio) la situazione del traffico in alcune delle aree di maggiore criticità. Per questo è stato installato questa settimana, ed è già in funzione, il primo dei due strumenti di monitoraggio del traffico stradale tramite il conteggio dei veicoli per analizzare i flussi e fornire all'Amministrazione comunale dati utili per le valutazioni sulla viabilità, sulla segnaletica e, da ultimo, sui controlli. Si tratta di strumenti che consentono un monitoraggio costante del traffico, suddiviso tra auto, autocarri e motocicli, e della velocità; ogni rilevatore può monitorare due corsie per ogni senso di marcia, per un totale di quattro corsie.

I dati, elaborati dal Comando di Polizia locale, verranno poi riportati in grafici che permetteranno di analizzare il numero di veicoli in transito in una giornata, in questo modo l'Amministrazione potrà avere chiare indicazioni sui flussi del traffico lungo le varie strade della città, utili per una pianificazione viabilistica e di controlli.

“Prosegue il nostro impegno per la sicurezza stradale – commenta l’assessore alla sicurezza Angelo Vernillo – anche se, va precisato, questi rilevatori non hanno la funzione di mettere in luce comportamenti sanzionabili, ma solo di rilevare dati statistici utili ad una migliore o diversa programmazione viabilistica”.

Il primo strumento è stato installato in viale Parolini, il secondo sarà invece sistemato in viale XI febbraio, ma potranno essere spostati a seconda delle esigenze che di volta in volta si manifesteranno.

nr. 44 anno XXI del 10 dicembre 2016