Purtroppo la mancanza di vento, che solitamente spira dalla Valbrenta, in queste ultime settimane, nonché della nebbia che è un fenomeno non molto conosciuto dalla città, hanno favorito l’aumento di queste particelle inquinanti. Si aggiunga a ciò anche l’aumento notevole del traffico in vista delle Festività Natalizie.
Proprio per questo motivo l’Amministrazione comunale ha preso dei provvedimenti con una nota indirizzata ai cittadini per prevenire e ridurre i livelli di concentrazione delle polveri sottili.
“Si informa- hanno spiegato gli amministratori - che il Comitato di indirizzo e sorveglianza (CIS) convocato dalla Regione Veneto il 10 agosto 2016 ha evidenziato che il sistema regionale delle azioni emergenziali, da adottarsi per la riduzione dei livelli di PM10 nella stagione invernale, si articola nei seguenti tre livelli:
livello 0: azioni da applicare tutto l’anno o dal 1° ottobre al 31 marzo;
livello 1: informazione e applicazione di ulteriori misure a carattere emergenziale da applicare al raggiungimento del livello di criticità 1;
livello 2: ulteriori azioni emergenziali da applicare al raggiungimento del livello di criticità 2.
Pertanto, il Tavolo tecnico zonale convocato dalla Provincia di Vicenza il 23 settembre 2016 ha proposto ai Comuni del Vicentino, per la stagione invernale 2016-2017, l’adozione di alcune misure, al fine di contenere e/o ridurre i valori degli inquinanti nell’atmosfera; ciò in considerazione del livello di inquinamento della Pianura Padana per cui è ragionevole pensare che le misure di cui al livello 0 siano da considerarsi strutturali, nel periodo indicato dalla Regione Veneto (dal 1° ottobre al 31 marzo)”.
Per questo motivo, a tutela della salute dei cittadini, su invito del Presidente della Provincia di Vicenza rivolto a tutti i sindaci, sentiti gli organi tecnici di ARPAV ed USL, il sindaco Riccardo Poletto, nella veste di autorità sanitaria, ha attivato il livello 0 con l’emissione di un’ordinanza valevole fino al 31 marzo 2017 con l'obiettivo di un'azione unitaria e compatta di livello provinciale, secondo lo schema proposto dal Tavolo tecnico zonale in attuazione del Piano regionale di tutela e risanamento dell’atmosfera .
A tutti i bassanesi, secondo questa ordinanza, fino al 31 marzo del prossimo annoè fatto divieto di: spegnimento degli autobus nella fase di stazionamento ai capilinea, dei motori dei veicoli merci durante le fasi di carico e scarico, degli autoveicoli per soste in passaggi a livello, dei treni e/o locomotive con motore a combustione nelle fasi di sosta; divieto di combustione all’aperto delle biomasse dei materiali vegetali e delle ramaglie. Vi è inoltre l’obbligo di ridurre le temperature massime per il riscaldamento civile a 18 gradi per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e commerciali a 20 gradi per tutti gli altri edifici.
“L’invito che rivolgiamo alla cittadinanza – afferma il sindaco – è anzitutto di usare il meno possibile l’automobile in ambito urbano e di privilegiare l’uso del mezzo pubblico e degli altri mezzi di trasporto non inquinanti. Per l’alimentazione dei propri veicoli si invita poi ad usare carburante a minor impatto ambientale (gasolio a basso tenore di zolfo, gasolio bianco, gpl, gas metano)”.
Poletto aggiunge altre avvertenze al fine di rendere l’aria che respiriamo a Bassano la più salubre possibile: “Le aziende di trasporto pubblico locale e privato privilegino l’utilizzo dei mezzi a minore emissione; le imprese effettuino ogni intervento possibile per garantire un’elevata efficienza e manutenzione degli impianti posti a presidio delle fonti inquinanti, in particolare per ridurre le emissioni in atmosfera, sensibilizzando gli operatori ad utilizzare veicoli a ridotto impatto ambientale; le attività commerciale evitino lo spreco energetico (ad esempio tengano possibilmente chiuse le porte per evitare dispersioni termiche durante l’apertura dell’esercizio); gli Uffici pubblici cerchino di ridurre ulteriormente la temperatura ammessa”.
“Quanto alla riduzione delle temperature interne – conclude il sindaco - sono esclusi le case di cura e/o di riabilitazione, le case di riposo, gli ambulatori medici, le scuole per l’infanzia e le scuole primarie di primo e secondo grado, le abitazioni con ammalati, gli anziani a partire da 65 anni di età e i bambini fino all'età di 5 anni”.
nr. 45 anno XXI del 17 dicembre 2016