NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Vicenza, emozioni
scritte a otto mani

Scoprire il capoluogo attraverso le passeggiate

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Vicenza, emozioni<br>
scritte a otto mani

Non vorremmo riprendere un'espressione forse già abusata ma, come ha detto qualche giorno fa il presidente del Cisa Lino Dainese nel presentare la mostra in corso al Palladio Museum Andrea Palladio il mistero del volto, quella della Vicenza palladiana è davvero una bellezza sotto gli occhi di tutti. Verrebbe quasi da dire, appunto, la grande bellezza. Ed a questa bellezza che vogliamo dedicare le prossime righe. Perchè giusto un anno fa, quando uscì il primo volume, loro lo avevano promesso. Ne sarebbe arrivato un secondo e poi un terzo. Ed eccole tornate per mantenere la promessa. Dopo il grande successo del primo libro, capofila di una trilogia dedicata alla città, arriva puntuale per le festività la seconda "puntata" di Vicenza emozioni in cammino (Cierre Editoriale) scritto a otto mani da quattro vicentine - Rossella Menegato, Manuela Brocco, Giorgia Costeniero e Mariapia Ciani - che proseguono l'intrigante progetto di descrivere la città da un punto di vista diverso e accattivante.

Vicenza, emozioni<br>scritte a otto mani (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Promosso dall'associazione Assogevi e anche stavolta arricchito da illustrazioni artistiche di pregio con il patrocinio del Comune di Vicenza, che ne ha ospitato la presentazione a Palazzo Trissino, il libro è un'occasione originale per guardare la città da un'angolazione più creativa: non solo storica o didattica, ma vissuta in prima persona, grazie anche al contestuale progetto delle passeggiate in centro e dintorni che l'associazione organizza per coinvolgere adulti e ragazzi, invitandoli ad alzare gli occhi e ad emozionarsi attraverso la narrazione delle piccole e grandi storie che la città stessa racconta. Nel primo volume - scrivono le autrici - vi abbiamo accompagnati lungo le contrade e le piazze del centro storico e non ci siamo accontentate di farlo solo dal punto di vista letterario: in questi mesi sono state centinaia le persone che hanno deciso di percorrere concretamente insieme a noi le strade cittadine, spinte dalla curiosità di conoscere più da vicino i tanti luoghi e i personaggi raccontati sulle nostre pagine. Allo stesso modo ci auguriamo che riescano a risultare attraenti e coinvolgenti anche i percorsi che vi proponiamo in questo secondo volume. Faremo la conoscenza di personaggi che ci faranno a volte commuovere e a volte indignare, rispecchiando bene una dualità che nei secoli ha contraddistinto la storia della nostra città, nella quale è facile incontrare il sacro e il profano, il diavolo e l'acqua santa. E proprio dall'acqua partiremo. Dal momento che questo elemento, nel bene e nel male, è stato e continua ad essere determinante per Vicenza, per noi è risultato naturale proporre una passeggiata lungo i corsi d'acqua della città e sopra i suoi ponti, elementi di fusione tra terra e fiume. Camminando lungo il Bacchiglione ed il Retrone potremo scoprire come si è evoluto il rapporto tra la città e i suoi fiumi, un legame a lungo fruttuoso, ma anche messo in crisi dalla forza devastante della natura e dall'incuria e dall'indifferenza dell'uomo. Il secondo itinerario ci condurrà fino al santuario di Monte Berico e poi giù lungo le pendici del colle alla scoperta delle sue meravigliose ville e delle verità celate nelle storie di famiglia. Qui si fa più evidente il connubio tra sacro e profano che ha reso Vicenza quella che è: una città d'arte, di bellezza e di spiritualità, in cui non mancano alcune zone d'ombra. È così che ci piace immaginare Vicenza, come una grande signora, splendida e altera, sicura del proprio fascino. Il nostro vuole continuare ad essere un atto d'amore verso quest'antica signora, la città che ci ha visto nascere o che ci ha accolto... Ed è per questo che anche in questo volume le avventure dei due pesciolini Luccio e Luchino, del coniglio Francesco e del gabbiano accompagneranno i più piccoli alla scoperta di storie e luoghi meravigliosi di Vicenza, per continuare a stimolare in loro la voglia di conoscere, apprezzare e tutelare la nostra città.

Vicenza, emozioni<br>scritte a otto mani (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Dunque un libro al femminile? Certo, perché femmine sono le autrici e femmina, a ben guardare, è anche Vicenza, definita appunto da loro stesse un'antica signora. A sottolineare l'aspetto - non secondario - di "genere" è poi il presidente dell’associazione Amici dei Monumenti Mario Bagnara, anche stavolta autore della prefazione, il quale tributa "un plauso alla femminilità di questo progetto editoriale: ragazze creative e appassionate sono le ideatrici e redattrici, encomiabili anche per l’abile regia di collaborazioni quasi esclusivamente femminili, ma donne eccezionali dominano anche in tutta la rievocazione della storia vicentina. In effetti, nelle varie vicende vicentine, i protagonisti maschili tendono ad avallare la teoria di una cosiddetta Vicetia plena veneno. Tutte le figure femminili invece riscattano la nobile tradizione vicentina. A partire dalla stessa (gatta) Rossellina che, abile portavoce di Rossella, Manuela, Mariapia e Giorgia, giocando tra passato e presente, con la sua sorridente ma incisiva ironia, fustiga e nobilita nello stesso tempo i protagonisti della vicentinità"

Abbiamo rivolto qualche domanda a Rossella Menegato e Mariapia Ciani.

Vicenza, emozioni<br>scritte a otto mani (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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