NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Semaforo verde
è l'anno del Ponte

di Gianni Celi

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lavori sul Ponte Vecchio

L’anno che s’è appena aperto dovrebbe essere quello pronto ad assistere all’avvio del cantiere per riportare il Ponte Vecchio, caro agli alpini ed a tutta la città, agli antichi splendori. Fa un po’ pena, adesso, per i bassanesi Doc, passare da una sponda all’altra con questo storico manufatto un po’ sghimbescio e vedere i turisti che non riescono a capire che cosa sia successo. Un francese un giorno mi ha chiesto: “È pericoloso passare a piedi per questo ponte così storto? Hanno ceduto i piloni?”. Che rispondergli se non che, come succede in questa nostra meravigliosa Italia (Bassano compresa), far scattare i lavori di sistemazione di un’opera pubblica non è così facile come può sembrare ad una persona qualsiasi.

Conclusa ormai la lunga e complessa vicenda dell’aggiudicazione dei lavori ad una delle aziende che avevano partecipato al bando pubblico, basta soltanto mettere a punto le ultime cose burocratiche, dopo di che si potrà finalmente partire. Ricordiamo soltanto che il bando di concorso per i lavori di sistemazione del Ponte Vecchio, era stato vinto dalla ditta Nico Vardanega Costruzioni Srl di Possagno, ma che non era stata accettata la compartecipazione del Consorzio stabile AlMa di Aversa, nel Casertano, per cui i lavori erano stati affidati alla ditta classificatasi seconda, vale a dire la Inco Srl di Pergine Valsugana. A quel punto è partita una valanga di incartamenti passati per il Tar e per il Consiglio di Stato con una sentenza che ha ritornato l’affidamento alla prima classificata e cioè alla Vardanega. I lavori quindi dovrebbero cominciare nel giro di qualche settimana, non appena si è concluso l’iter burocratico.

lavori sul Ponte Vecchio (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Nel frattempo, a fine ottobre, sono terminati i lavori di messa in sicurezza del Ponte degli Alpini per la salvaguardia pubblica e del manufatto in vista della stagione delle possibili piene del fiume Brenta, interventi che hanno riguardato la seconda e la terza stilata del manufatto.

“La ditta Idra, specializzata in lavori subacquei, civili e archeologici – spiega l’Amministrazione comunale - ha rispettato le tempistiche previste, operando con personale altamente specializzato sia per i lavori in acqua che per il posizionamento delle funi in acciaio. A rinforzo della trave di soglia, elemento portante delle fondazioni subacquee, sono stati messi in opera dei profili longitudinali e dei traversi, oltre alle piastre di deviazione che hanno permesso il fissaggio delle funi di ancoraggio, laterali alle stilate, al fine di ridurre la vulnerabilità delle pile nei confronti delle azioni orizzontali dovute agli eventi di piena. Inoltre, sono stati eseguiti i lavori di consolidamento dei rostri, elementi particolarmente esposti alla forza di un’eventuale piena, con interventi locali che hanno permesso il loro consolidamento, integrando le fasce metalliche fissate a suo tempo con nuove fasce in acciaio zincato”.

Da qualche settimana sono stati messi in funzione i due sistemi di controllo: uno relativo alle portate del fiume Brenta e l’altro al monitoraggio strutturale del Ponte. In particolare è stato attivato un impianto semaforico per la regolazione del passaggio pedonale sul Ponte e direttamente collegato all’impianto che rileva la soglia di criticità idraulica

Ciò significa che in ottemperanza all’ordinanza sindacale n. 270 dello scorso 19 luglio, di chiusura al transito pedonale del Ponte degli Alpini in caso di criticità idraulica (che individua la relativa soglia di 480 mc al secondo, corrispondente alla quota di 2,76 metri misurati alla stazione idrometrica di Barziza quale valore cui riferirsi per la chiusura al transito del Ponte), scatterà il segnale rosso con relativo divieto.

Ai due lati del ponte, est ed ovest, in corrispondenza dell’impianto, sono stati collocati due cartelli di spiegazione. L’intervento rientra nei lavori di messa in sicurezza del manufatto e per la salvaguardia pubblica.

“Si ricorda – afferma l’Amministrazione - che la soglia fissata è prudenziale e che in ogni caso, al superamento della soglia fissata, verranno collocate celermente delle transenne”.

I bassanesi si augurano adesso che i tempi di avvio dei tanto attesi lavori siano quanto mai brevi perché la città non sta offrendo una buona immagine di se stessa con questo gioiello palladiano strapazzato più che dalle piene del Brenta, dalla lentezza e dalle problematiche della burocrazia.

 

nr. 01 anno XXII del 14 gennaio 2017



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