Il titolo Dipingere per capire la propria verità si arricchisce nell’esposizione di Andrea Marchesini di significati acquisti negli anni nel lungo e intenso percorso di lavoro. La mostra si sofferma sullo stile personale, urgente di un sentimento solitario che apre un dialogo tra immagini mitiche e richiami al presente storico e si appropria del colore per scoprire quella verità che cerca nel dipingere.
Il colore artificiale disteso su vaste superfici vive sulla memoria di altri cromatismi ripresi e reinterpretati durante le esperienze degli anni londinesi. In questi ultimi tre anni la pittura realistica e fantasiosa di Marchesini ha visto il passaggio dall’informale, più adatto ad esprimere una condizione interiore, ad esiti più legati al figurativo. La natura è lontana ed è il colore squillante che trova le sue radici nei centri espositivi internazionali riflette nelle opere le impressioni e le sensazioni elaborate nel tempo così da rispondere al sogno della verità. La vitalità alimenta forme dinamiche e le nitide figure provenienti da memorie visive reinterpretate. Si collocano nello spazio dell’arte senza aderire a schemi preordinati. La figura umana, protagonista della creazione artistica, fulcro della relazione tra il passato e il presente storico appare in alcune opere lontana, assoluta per la sensazione di solennità che la caratterizza. Anche le colorate forme geometriche irregolari confermano la diversa qualità dalle immagini. Libero nel pensiero, Marchesini consegna questa ricchezza con forza e libertà alla tela, in un assemblaggio asintattico, in una spontanea unione degli elementi figurativi ed astratti. Questa esperienza rientra in quella vocazione per la pittura da sempre sorretta ed alimentata da un sentimento quasi sacrale.
Venerdì 24 marzo alle ore 20.30 incontro con l’artista e concerto di Giuseppe Dal Bianco flauti etnici e duduk armeno, Giuseppe Laudanna tastiera, percussioni; intervento poetico di Edoardo Gallo.