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Perché il cammino è stato intitolato ad Antonio Fogazzaro e al marchese Giuseppe Roi?
"L’idea di fondo di Cammini Veneti è quella di creare dei percorsi lunghi in pianura e in collina che tocchino luoghi significativi nella vita di alcuni personaggi che si sono distinti nella valorizzazione e nella tutela del paesaggio Vicentino e del Veneto. Il cammino quindi unisce delle parti del territorio vicentino che sono strettamente legate alla vita di Fogazzaro e del marchese Boso Roi, suo pronipote, un ambasciatore della cultura vicentina e veneta nel mondo: si tratta di due figure molto rilevanti, che, in tempi e modi diversi, hanno fatto conoscere e amare il paesaggio veneto, con tutto quello che rappresenta".
Al di là del camminare in sé, quali sono le suggestioni culturali e letterarie del cammino?
"Il cammino rappresenta una buona occasione di rilettura del Fogazzaro: alcuni passi significativi delle opere del grande scrittore sono richiamati nella guida del cammino così come nel sito. Vi si scopre che per Fogazzaro il paesaggio e la natura erano 'Qualcuno', specchio dello stato d’animo dei suoi personaggi, un 'Qualcuno' dotato d’anima. E’ prezioso sentire quest’anima che aveva il paesaggio veneto, oggi irriconoscibile a causa dell’antropizzazione selvaggia. Ma l’anima non può morire".
Il Vicentino è ricco di bellezze paesaggistiche e architettoniche: secondo lei andrebbero valorizzate di più e in che modo?
"Ci sono mille possibilità di valorizzazione. Per citarne solo alcune, si dovrebbe bloccare il consumo di suolo, si dovrebbero piantumare tutte le zone industriali, si dovrebbero incentivare fiscalmente gli abbattimenti di tutti i manufatti industriali abbandonati, si dovrebbero proteggere le aree ancora incontaminate attorno alle dimore storiche, un unicum nel mondo".
Vladimiro Riva scrive nella prefazione che il futuro sta nelle forme di turismo sostenibile: è d'accordo e quali azioni sarebbero consigliate per il territorio vicentino?
"È assolutamente prioritario promuovere le forme di turismo sostenibile e lento, con cui si ha ancora poca confidenza, e che rappresentano uno sviluppo futuro certo e positivo. Ciclovie e cammini, enogastronomia, accoglienza agrituristica sono settori su cui val la pena d’investire fortemente, malgrado la citata antropizzazione selvaggia del nostro territorio, montagna esclusa".
Quali sono le finalità dell'associazione Cammini Veneti?
"Valorizzare il territorio con la creazione di 3 cammini in provincia di Vicenza, e un cammino regionale. Per i cammini locali, dopo il Cammino Fogazzaro Roi, compatibilmente con le risorse diponibili, si ha intenzione di collegare luoghi significativi e paesaggisticamente suggestivi, legati alla vita e all’opera di Mario Rigoni Stern - secondo progetto di cammino - e di Guido Piovene e Renato Cevese - terzo progetto di cammino - . Il cammino regionale vorrebbe collegare Verona a Venezia, ed essere dedicato a San Marco".
Nato a Vicenza, Tommaso Cevese è laureato in Lettere Moderne con indirizzo musicale e in Filosofia con indirizzo epistemologico all’Università di Padova. È docente di Storia e Filosofia. Ha pubblicato vari volumi su Vicenza e sull’arte e il paesaggio del territorio vicentino; un libro sulla città di Verona e la sua provincia e un volume di poesie e immagini dal titolo Faville. Alcune sue poesie sono state premiate e segnalate in vari concorsi.
nr. 11 anno XXII del 25 marzo 2017
