NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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"Penne nere" beriche, anno intenso

In Valchiampo il raduno triveneto e Asiago sogna l'adunata 2020

di L.P.

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"Penne nere" beriche, anno intenso

ADUNATE NAZIONALI DELL'ANA: CINQUE VOLTE OSPITATE NEL VICENTINO 
 

Sono cinque le adunate nazionali dell'Ana ospitate nella nostra provincia: una sola volta nel capoluogo berico, nel 1991, si è tenuta a Vicenza, mentre per due volte è stata ospitata sull'Altopiano di Asiago - la prima storica nel 1920 sull'Ortigara (che peraltro era stato denominato 1° convegno nazionale) e poi nel 2006 - e due volte anche a Bassano del Grappa, nel 1948, nella prima edizione dopo la Seconda Guerra Mondiale e poi nel 2008. Oltre a quelle del Vicentino, tra le località venete la "grande festa" Ana si è tenuta tre volte a Verona e Treviso (per la città della Marca considerando anche quella prevista a metà maggio), due volte ciascuna a Padova e Cortina d'Ampezzo.

Qui a fianco abbiamo riassunto le adunate Ana ospitate nella storia in Veneto, con in rosso le cinque ospitate nel Vicentino. Curioso rilevare come in Veneto dagli Anni 

Duemila le uniche adunate si siano tenute nel Vicentino, ma tra poche settimane tocca Treviso.

  1° MONTE ORTIGARA 1920 
  2° CORTINA D’AMPEZZO (BL) 1921 
  8° PIEVE DI CADORE (BL) 1927 
  22° BASSANO DEL GRAPPA 1948 
  26° CORTINA D'AMPEZZO (BL) 1953 
  33° VENEZIA 1960 
  37° VERONA 1964 
  40° TREVISO 1967 
  49° PADOVA 1976 
  54° VERONA 1981 
  63° VERONA 1990 
  64° VICENZA 1991 
  67° TREVISO 1994 
  71° PADOVA 1998 
  79° ASIAGO 2006 
  81° BASSANO DEL GRAPPA 2008 
  90° TREVISO 2017 

Si preannuncia un 2017 intenso per le "penne nere" del Vicentino. Non solo per l'adunata nazionale in programma nel week-end del 12-13 e 14 maggio a Treviso (vicinissima soprattutto per gli alpini che fanno parte delle Ana di Bassano del Grappa e Marostica) ma anche per una serie di eventi in programma durante quest'anno in varie località della provincia berica. Il portale www.ladomenicadivicenza.it ha voluto approfondire il tema intervistando Luciano Cherobin, presidente della Ana Vicenza, una delle sezioni più numerose in Italia con i suoi circa 19 mila iscritti.

 

Allora presidente, siete pronti per l'adunata nazionale a Treviso?

«Sì, come sempre ci siamo organizzati con grande anticipo, favoriti anche dal fatto che quest'anno siamo vicini».

In quanti sarete voi dell'Ana Vicenza?

«Difficile dirlo con precisione, perché molti si organizzano da soli, portando con loro amici e parenti. Diciamo che alla fine potremmo raggiungere quota 3 mila, un contingente molto più nutrito ad esempio rispetto all'adunata di Asti, quando eravamo un migliaio. Ovviamente mi riferisco alle presenze complessive, compresi amici e parenti, mentre la delegazione che parteciperà alla sfilata in rappresentanza della sezione è più ristretta e contata».

La vicinanza con Treviso vi facilita?

«Indubbiamente sì: la crisi economica si fa sentire e non tutti sono in grado, ogni anno, di partecipare all'adunata. pur in presenza di un nutrito "zoccolo duro" che vuole esserci a tutte le adunate allestendo tende o addirittura un vero e proprio campo. Noi, come ultima regione italiana, sfileremo a partire dalle 17-17.30: una parte degli iscritti, diciamo attorno al 50%, raggiungerà Treviso direttamente nella giornata di domenica». 

Pensando all'appuntamento di Treviso 2017 non si può dimenticare la mancata assegnazione dell'adunata dell'anno precedente a Vicenza, che sembrava possedere tutte le credenziali...

«È vero, inutile nasconderlo, è rimasta una grande delusione, anche se poi lo spirito alpino ci impone di accettare la decisione e di partecipare il più numerosi possibile alle adunate organizzate nelle varie località».

Ritenete di aver subito un'ingiustizia?

«Diciamo più semplicemente che non è stato rispettato il cosiddetto "appuntamento con la storia" che in genere caratterizza queste scelte. Il 2016 era l'anno del centenario della Strafexpedition, la “spedizione punitiva” o “l'offensiva di primavera” che ha avuto come scenario proprio il Vicentino. Non averlo fatto per assegnare l'adunata ad Asti è stato un errore, che però almeno è servito per fare una riflessione importante nell'ambito della stessa Ana nazionale».

Ha portato a qualche risultato concreto?

«Sicuramente, visto che l'adunata 2017 è stata assegnata a Treviso per onorare il centenario della Battaglia sul Piave, mentre quella del 2018 si terrà a Trento nell'anno del centenario della liberazione».

A proposito di centenario: per l'appuntamento 2020 ci sarebbe in lizza Asiago e l'Altopiano a 100 esatti di distanza dalla prima storica adunata sull'Ortigara...

«È una decisione che spetta ai nostri amici della sezione "Monte Ortigara", che tuttavia al momento mi risulta non abbiamo ancora preso una decisione, che spetta solo a loro. Da parte nostra abbiamo garantito di essere al loro fianco qualora presentassero la candidatura».

Lei pensa che Asiago 2020 possa concretizzarsi?

«Ripeto, non voglio sbilanciarmi na un'assegnazione in tal senso sarebbe un giusto tributo alla storia a distanza di 100 anni dalla prima storica adunata».

Quando verrà presa questa attesa decisione?

«Due anni prima, subito dopo l'estate. Per capirsi quest'anno a settembre verrà assegnata l'edizione 2019, mentre quella del 2020 sarà decisa nel settembre 2018».

 

E a Vicenza quanto toccherà dopo l'unica adunata della storia del 1991?

«Con tutta onestà è impossibile dirlo ora. Intanto vediamo cosa succede nel 2020, perchè è chiaro che deve essere garantita anche una rotazione anche a livello di province a livello nazionale».

Oltre all'adunata di Treviso, per le penne nere del Vicentino si preannuncia un anno con numerosi appuntamenti in calendario anche nella nostra provincia. Quali sono i principali?

«Andando in ordine cronologico, nel fine settimana del 9 e 10 giugno, sui colli Berici, è prevista l'esercitazione della Protezione civile del terzo raggruppamento, quella che comprende il Triveneto per capirsi. Prevista la presenza di un migliaio di partecipanti in un intenso week-end con due grandi temi, quelli della prevenzione ambientale e quella del rischio sismico. Un argomento quest'ultimo che nell'ultimo anno ci ha visto molto impegnati, anche come gruppi alpini, nel Centro Italia».

E poi?

«Sempre restando nel Vicentino mi piace ricordare l'evento del 22 e 23 luglio quando il labaro nazionale delle penne nere salirà sul Monte Cimone (nel comune di Tonezza, ndr): un riconoscimento importante nell'ambito di un "viaggio" in Italia che comprende molti luoghi storici».

Infine il grande evento di metà settembre...

«Sì, sabato 16 e domenica 17 a Chiampo è previsto il raduno interregionale degli alpini, con una presenza stimata di almeno 10-12 mila alpini, ma probabilmente saranno molti di più».



nr. 12 anno XXII del 1 aprile 2017

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