NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Giorgio Peretti

Villa Thiene- Quinto Vicentino
Chiude il 7 maggio 2017
Inaugurazione 8 aprile alle ore 18.30

di Maria Lucia Ferraguti

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Giorgio Peretti

La mostra dal titolo Arte incisa-Il Segno, che copre un percorso di cinquantasette anni, dal 1960 al 2017 conduce all’esperienza dell’esistenza dedicata all’arte di Giorgio Peretti. La retrospettiva testimonia, pur nell’impossibilità di essere esaustiva, la grande passione per la grafica, vissuta da un’analoga dedizione per la pittura e per la ceramica assecondate dall’impegno costante di un ricercatore instancabile verso l’attività creativa.

Giorgio Peretti (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Un’intenzione precisa che porta al passaggio dall’interesse verso la figura alla poesia della geometria nell’arte incisoria attraverso l’evoluzione delle forme. L’alta perizia e la conoscenza tecnica permettono a Peretti un’evoluzione del segno nelle più diverse declinazioni.

La sua riconosciuta esperienza di maestro di molti allievi lo porta ad accettare l’offerta della direzione della Scuola d’Arte e Mestieri vicentina, verso la metà degli anni Sessanta, di fondare una scuola per la pratica dell’incisione. A sua volta ricorda con un affetto costante nel tempo come la sua formazione sia stata segnata dall’insegnamento a Salisburgo, del Maestro mai dimenticato Oskar Kokoschka, nel 1963, racchiusa nella sua frase “bisogna imparare a vedere nelle cose”.

Peretti inoltre ha guardato ad altri maestri, che influiscono sulla sua formazione, da Luca da Leida, a Rembrandt, a Parmigianino, con Tiepolo e Piranesi, senza escludere altri artisti contemporanei: Augusto Murer, Nino Maccari, Tono Zancanaro. Ha l’opportunità di conoscere, a Saint Paul de Vence, Chagall, Mirò e Max Bille. Con i loro insegnamenti ritorna sempre all’incisione, arrivando ad un segno personale, maturo, arricchito dalle esperienze e conoscenze che lo portano a spostare sempre in avanti la ricerca verso nuove conquiste percettive ed espressive.

Nei “fogli” in esposizione, le soffici composizioni di natura morta – incisione all’acquaforte, acquatinta e zucchero - cedono nei temi dedicati al paesaggio a morbidi chiaroscuri avvolgendo le vedute dei colli. Altre opere, dedicate a forme geometriche e architettoniche – acquaforte, cera molle e maniera nera - richiamano ad un rapporto poetico tra linee e curve.

Presentazione di Mario Bagnara e di Maria Lucia Ferraguti.

Giorgio Peretti (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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