Marco Strano ha lavorato da scenografo nel teatro e riflette la lunga e qualificata esperienza nel racchiudere in scatole trasparenti allestimenti scenici legati al mondo sociale in ambientazioni teatrali e questa sua natura entra da componente strutturale anche nell’essere pittore moderno di figure, spazi ed atmosfere.
Nelle scatole della mostra patrocinata dal Comune di Vicenza, entra la varietà delle ambientazioni che si deve alla vastità dei temi. Qui sono custoditi oggetti sottratti all’attualità, concentrati nei modelli collettivi.
Sconfiggono l’inerzia del quotidiano e sollecitano attraverso la trasparenza un desiderio d’indagine. Vivono nelle teche di vetro spaccati di realtà e alcune proteggono autentiche esperienze visive, scene teatrali architettoniche credibili unite agli oggetti con le loro verità. Rivela Sandro Saccocci “l’artista mette in scena il teatro della vita, l’universo dei fatti personali e autobiografici. Tutto è esterno, naturalistico ma esplode dal di dentro vivificato nel privato del suo vissuto attraverso la ridefinizione onirica. Ĕ il sogno infatti che gli permette la sintesi totale tra il personale e l’oggettivo. Queste scatole sono degli whormoles della coscienza che permettono, forse per la prima volta nella storia dell’arte, di attraversare con coerenza di significato una enorme quantità di soggetti e temi”.Nei dipinti le figure ed il colore acquistano risalto in atmosfere dove la luce, “poca luce”, le sottrae dall’oscurità e dall’ombra. Lo sguardo coglie il rivelarsi delle persone fra i neri profondi nel loro apparire in superficie in un tempo sospeso; altri ancora, si rivelano nella ricchezza dei colori, lontani dalla brillantezza cromatica. Marco Strano dopo la laurea in scenografia teatrale del costume presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia ha collaborato per decenni con il Maestro Attilio Colonnello in produzioni commissionate dai più prestigiosi teatri lirici italiani e internazionali (l'Arena di Verona, lo Sferisterio di Macerata, il San Carlo di Napoli, il teatro Margherita di Genova, il Metropolitan di New York e il teatro di Luxor in Egitto).
Un’opera di grandi dimensioni di Marco Strano è inserita nella mostra Chart ai Magazzini del Sale a Venezia, a cura di Giorgio Grasso, curatore del Padiglione Armenia alla Biennale di Venezia, 57 Esposizione Internazionale d’Arte.