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NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Teatri, piazze e... "spiagge"
È di nuovo Vicenza Jazz

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Teatri, piazze e... "spiagge"<br>
È di nuovo Vice

La ventiduesima edizione di New Conversations Vicenza Jazz, in scena fino al 21 maggio, porta il titolo To Be or Not To Play e strizza l’occhio all’autobiografia di Dizzy Gillespie e all’eredità storica del bop attraverso i suoi grandi protagonisti odierni. Destinato a crescere sino alle dimensioni di un kolossal musicale – nel 2016 il festival sfiorò i 150 spettacoli -, il programma affidato ancora alla cura di Riccardo Brazzale evidenzia il suo sguardo su ampi orizzonti musicali: dal glamour divistico delle voci di Dee Dee Bridgewater e Gino Paoli (in duo con Danilo Rea) alla nuova vocalità multimediale di Jacob Collier; dai più apprezzati esponenti di un jazz avanzato ma ancora dentro regole classiche (Uri Caine, Dave Douglas), alle più infervorate incarnazioni moderne della matrice post-boppistica (Chris Potter, il Black Art Jazz Collective); dalla sempre stimolante sorgente del jazz latino (Gonzalo Rubalcaba) a incontri al vertice con il made in Italy (Enrico Rava assieme a Geri Allen, Stefano Benni con Umberto Petrin, oltre al cast di danzatori, cantanti e musicisti dell’orchestra della Notte della Taranta). Ai concerti principali nei teatri cittadini si aggiungono poi numerosissimi altri eventi con musica dal vivo (dai concerti after hour del Jazz Cafè Trivellato al Bar Borsa, il jazz club ufficiale del festival, ai live all’aperto lungo le strade e le piazze del centro, nei palazzi antichi, nei musei, in innumerevoli club e locali: una lista già lunga alla quale quest’anno si aggiungono alcune “new entry” come ad esempio L’ultima spiaggia in zona ponte Pusterla, luogo di ritrovo per molti giovani)) oltre a proiezioni cinematografiche, presentazioni editoriali, seminari, mostre e convegni. E un’interessante collaborazione con l'altro festival culturale in corso in queste settimana in città, quel Poetry Vicenza diretto da Marco Fazzini del quale abbiamo già scritto qualche numero fa.

Teatri, piazze e... Il Teatro Olimpico sarà un luogo privilegiato per i concerti di punta del cartellone di Vicenza Jazz 2017. La magnifica sala del Palladio ospiterà infatti ben cinque degli appuntamenti di prima serata con i big del cartellone, a partire dall’inaugurazione di venerdì 12 maggio con un doppio set che metterà faccia a faccia due dei più celebri esponenti delle rinnovate sonorità newyorkesi: il pianista Uri Caine e il trombettista Dave Douglas. Il primo sabato del festival, il 13 maggio, è come da tradizione dedicato al concerto gratuito in Piazza dei Signori: dal Salento, la celeberrima Orchestra Popolare La Notte della Taranta sbarca a Vicenza con il suo corteo di ballerini e danzatori indiavolati e il necessario contorno di cantanti e musicisti impegnati a scatenare un’apoteosi della danza a ritmo di pizzica. Il Ridotto del Teatro Comunale aprirà per la prima volta le sue porte all’edizione 2017 di Vicenza Jazz domenica 14 con il Black Art Jazz Collective: una all star che esprime lo stato dell’arte della pronuncia jazzistica afroamericana, sul fronte estetico del mainstream più agguerrito. Il festival rimarrà al Ridotto anche lunedì 15, con un altro set in cui il linguaggio post-boppistico ingranerà una marcia alta: Chris Potter, protagonista della serata col suo quartetto, a poche settimane dall’uscita del nuovo disco pubblicato da ECM per una data in esclusiva per l’Italia. Ritorno all’Olimpico martedì 16 con il pianista cubano Gonzalo Rubalcaba, proiettato nelle alte sfere internazionali del jazz con venature latine grazie al suo incandescente senso ritmico e la sontuosa sonorità, si esibirà in un recital che verrà ripreso per confluire nel suo primo dvd in solo. La sala grande del Teatro Comunale ospita il concerto di mercoledì 17 con la cantante Dee Dee Bridgewater, indiscussa jazz diva con un progetto dedicato alla città natale di Memphis, che la vedrà alle prese con i fondamentali della black music intrisa di blues e R&B oltre che con le proprie radici personali.

Teatri, piazze e... Giovedì 18 all’Olimpico una serata di duetti d’autore. Prima con l’inedito abbinamento della tromba di Enrico Rava con il pianoforte di Geri Allen, poi la coppia formata dallo scrittore Stefano Benni e il pianista Umberto Petrin: il primo legge, il secondo dialoga tramite la tastiera. E tra i due fa capolino Thelonious Monk, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita. L’esaltante one man band del giovanissimo multistrumentista inglese Jacob Collier sarà al centro dell’attenzione venerdì 19 al Ridotto del Comunale. Fresco vincitore di due Grammy Awards, il nuovo pupillo di Quincy Jones (che in passato produsse vere e proprie star della musica americana come Michael Jackson e George Benson, per fare solo due nomi) è pronto a ricreare sul palco le incredibili performance video-musicali che gli sono valse milioni di visualizzazioni e un seguito planetario su YouTube. La chiusura di Vicenza Jazz 2017 sarà affidata a una delle coppie più melodiche del jazz italiano: Danilo Rea e Gino Paoli. Da numerosi anni il cantautore frequenta con inesauribile successo i palchi del jazz nazionale. E nel pianoforte di Rea ha trovato il perfetto sostegno alla sua esplorazione. Rea e Paoli si esibiranno sabato 20 e replicheranno il loro concerto domenica 21, sempre all’Olimpico. Parallelamente al festival in teatro si muoveranno i concerti del Jazz Cafè Trivellato allestito presso il Bar Borsa sotto la Basilica Palladiana, con una stimolante programmazione di confine. Sarà proprio qui che si terrà la Jam Session conclusiva che il 21 farà calare il sipario su Vicenza Jazz 2017.

Abbiamo incontrato Riccardo Brazzale, direttore artistico di Vicenza Jazz.

Teatri, piazze e...



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