NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Riscopriamo la Bassano medievale

Il camminamento del Castello darà modo di vedere un angolo della città da una prospettiva insolita

di Gianni Celi

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Riscopriamo la Bassano medievale

Dopo tanti, troppi anni, di chiusura delle vestigia antiche che narrano la storia della città ai bassanesi ed ai turisti, finalmente l’Amministrazione Poletto sta aprendo al pubblico tratti della vecchia Bassano. Già abbiamo avuto modo di parlare dell’apertura della Loggetta del Municipio di Piazza Libertà, ricca di affreschi e degli stemmi dei tanti governatori veneti della nostra città durante la dominazione della Repubblica veneziana.

Riscopriamo la Bassano medievale (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il nuovo passo in avanti, voluto dal giovane assessore alla cultura, Giovanni Cunico, è l’apertura del camminamento delle mura al Castello degli Ezzelini. Dal giovedì alla domenica, dalle 14,30 alle 19,30, con ultimo ingresso alle 19, sarà possibile riscoprire un angolo della Bassano medievale con la suggestiva visione, dall’alto, dello scorrere del Brenta e dello storico Ponte degli Alpini.

Vogliamo ricordare, però, che questa apertura è stata resa possibile da un intervento voluto dall’Amministrazione Bazzotto ancora nel 2009, anno in cui furono commissionati alla ditta dei Fratelli Azzolini di San Giorgio di Arco, i lavori per il recupero di quanto rimane ancora delle vecchie mura medievali. Per quest’opera, che richiese, secondo il capitolato, ben 510 giorni di lavoro, il Comune ha dovuto sborsare qualcosa come due milioni 640 mila euro, parte dei quali (un milione e centomila euro) furono assegnati dalla Fondazione Cariverona ed altri (690 mila) dalla Regione. Rimase quindi più contenuto l’esborso a carico del Comune. Purtroppo del vasto complesso murario che caratterizzava la città dal Medioevo in avanti, con tutta una serie successiva di cerchia murate, è rimasto molto, ma molto poco.

“Dal 1886 – hanno scritto Giamberto Petoello e Ferdinando Rigon ne “La storia di Bassano” - si pensò bene di fare a pezzi le mura trecentesche abbattendone lunghissimi tratti alle Grazie, alle Fosse, al Mercato dei buoi, con un delirio igienista e iconoclasta che si prolungò nel Novecento e, ancora in tempi vicinissimi a noi, ha fatto forzare altre orribili brecce. La torre a lato del portello di Rigorba, nel 1854, la porta di Brenta, nel 1866, i ruderi del rivellino all’uscita per il Margnano, furono egualmente picconati e rimossi: per la cortina delle Grazie si erano usate le mine. Lungo Viale delle Fosse, alla fine del secolo scorso, il prospetto della caserma degli alpini “Cimberle Ferrari” prese il posto delle mura”.

Fortuna ha voluto che, durante il primo conflitto mondiale, il comandante della piazza di Bassano non abbia eseguito gli ordini del comando supremo che, in occasione della battaglia del Solstizio, nel giugno del ’18, quando sembrava che l’avanzata austroungarica stesse rompendo il fronte del Grappa per dilagare nella pianura, aveva ordinato la distruzione di mura e manufatti storici per prepararsi all’ultima strenua difesa. L’attesa degli eventi, ha salvato la città da ulteriori disastri urbanistici.

Ecco allora che di quel perimetro bene articolato e ricco di torri restano soltanto poche vestigia. L’intervento voluto dall’Amministrazione comunale, nel 2009, interessò quindi la parte delle mura che da Porta delle Grazie termina con l’accesso alla caserma “Cimberle-Ferrari” e la parte storicamente più importante, vale a dire, quella del “Castello”, da Santa Maria in Colle, fino alla Torre dell’Ortazzo.

Riscopriamo la Bassano medievale (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“La cosa più interessante di tutto questo lavoro – ci spiegava l’allora assessore ai lavori pubblici Egidio Torresan – sarà però il recupero della torre delle Grazie. Attualmente il manufatto si trova in uno stato di abbandono e di precarietà statica per cui è necessario intervenire con urgenza. Saranno ripuliti e risistemati i sei piani della torre, dopo di che spetterà alla prossima Amministrazione decidere come utilizzare quegli spazi disponibili. Si pensa di affidarli ad associazioni che operino sul piano della cultura, ma è ancor presto per parlarne”.

I nuovi amministratori hanno accolto adesso l’invito di Torresan per aprire la Torre delle Grazie adattandola a nuovo centro espositivo.

Il progetto di recupero delle vecchie mura fu affidato, otto anni fa, all’architetto Giorgio Strappazzon il quale effettuò prima un attento studio storico al fine di intervenire senza nulla togliere a quella che era l’impostazione originaria dei manufatti.

L’impresa Azzolini cominciò a lavorare lungo il tratto di mura che costeggia Viale delle Fosse e la prima cosa portata a termine fu quella relativa alla rimozione dell’edera che aveva avvolto per decenni la costruzione danneggiandola non poco. Furono successivamente tolti i manufatti e la terra di epoche successive, consolidando quanto più possibile le mura. Altro momento importante fu quello che interessava le mura del Castello fino all’Ortazzo. Su questa parte nord delle mura, le meglio conservate, già vi furono degli interventi anni addietro, ma con quei lavori si pose la parola fine al recupero dei manufatti.

“A lavori ultimati - assicurava allora l’assessore Torresan - il camminamento lungo le mura sarà ulteriormente potenziato e diventerà in tal modo un accogliente motivo di visita per i turisti che si fermino a Bassano. Lungo la passeggiata che dà verso il Brenta, la valle e le montagne, si pensa di sistemare macchine da guerra medievali e quanto possa far ricordare quell’epoca trascorsa. Il complesso murario e la torre delle Grazie saranno, infine, resi ancor più visibili durante la notte con un sistema di illuminazione modernissimo e a basso costo energetico. La visione notturna delle mura e del Castello assumerà un aspetto sicuramente allettante per il turista, ma anche per i bassanesi”.

Ecco allora che l’iniziativa, pur tardiva rispetto alle intenzioni di otto anni fa, diventa finalmente realtà con una nuova aggiunta e cioè, a detta dell’assessore Cunico, dall’anno prossimo, oltre ad allargare i tempi di apertura della porta per la visita al camminamento attorno alle mura del Castello degli Ezzelini, si potrà anche godere di visite guidate volte a far riscoprire ai visitatori gli angoli medievali ancora visibili della nostra meravigliosa città.

 

nr. 24 anno XXII del 24 giugno 2017

Riscopriamo la Bassano medievale (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica) 



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