NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Elezioni 2018 a Vicenza. Centrosinistra: «Difficile sostituire Variati»

Alle prossime amministrative scadrà il doppio mandato dell’attuale sindaco. Ecco i primi nomi, molto probabili le primarie

di L.P.

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Elezioni 2018 a Vicenza. Centrosinistra: «Difficil

A poco meno di un anno dalle elezioni amministrative 2018 a Vicenza, dopo aver analizzato la situazione nell'area del centodestra (vedi servizio della scorsa settimana) il portale www.ladomenicadivicenza.it ha voluto approfondire l'argomento contattando tre esponenti del centrosinistra, tutti rappresentanti del Partito Democratico: Veronica Cecconato, coordinatrice e segretaria provinciale, Stefano Fracasso, capogruppo in Consiglio regionale e Alessandro Bisato, coordinatore regionale dello stesso partito. Tra quanto emerso, anche i primi nomi.



Veronica Cecconato, coordinatrice e segretaria provinciale Pd: «La strada è già stata tracciata: primarie interne, poi quelle con il voto dei cittadini»

Anche nell'area del centrosinistra l'estate in corso sarà caratterizzata da impegni di lavoro, visto che dopo il congresso nazionale del Partito Democratico e quelli regionali, toccherà alle varie sezioni provinciali procedere con le nomine: nel Vicentino il tesseramento, che in realtà è già iniziato, si aprirà ufficialmente lunedì 17 luglio per concludersi il 25 settembre, mentre il termine ultimo per candidarsi è stato fissato per il 1° ottobre. Nei mesi successivi, comunque entro la fine dell'anno, si procederà anche con le nuove elezioni della segreteria provinciale. Non c'è dubbio tuttavia che grande attenzione è rivolto alle prossime amministrative, che tra maggio e giugno 2018, porteranno al voto anche i cittadini di Vicenza.

Elezioni 2018 a Vicenza. Centrosinistra: «Difficil (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Più che la segreteria provinciale, che è comunque coinvolta - tiene a precisare Veronica Cecconato, coordinatrice del Partito Democratico a livello vicentino - sulla vicenda se ne sta occupando soprattutto la segreteria cittadina, presieduta da Enrico Peroni. L'obiettivo è di poter presentare il candidato sindaco di Vicenza già all'inizio del 2018, con una strada comunque che risulta già essere tracciata: primarie interne che vedranno protagonisti, tra gli altri, come già annunciato, Jacopo Bulgarini d'Elci e Otello Dalla Rosa, probabili due candidati del Partito Democratico e uno in rappresentanza della sinistra. In realtà ancora nessuno si è mosso ufficialmente ma non c'è dubbio che si sta lavorando in questa direzione».

Il problema, per il centrosinistra, è trovare un candidato dello spessore di Achille Variati, che è arrivato alla fine dei due mandati. La stessa segreteria provinciale del Partito Democratico ne è ben conscia. «Con tutta onestà - precisa - sarà difficile trovare un'altra personalità così forte: Variati è un "cavallo di razza" che ha saputo correre anche in solitaria, dimostrando poi con i fatti le proprie capacità. In ogni caso come candidato sindaco di Vicenza serve un candidato il più possibile orientato verso il civico più che su un politico di professione, e che nel contempo sia una persona stimata e di peso, nei confronti della quale i vicentini sappiamo riconoscersi».

Il terzo incomodo per la corsa a sindaco di Vicenza potrebbe essere il candidato dei "grillini" anche se la Cecconato spiega «che in questo momento non sto vedendo nessuno dei Cinque Stelle in grado di potersi inserire al posto delle due altre due coalizioni. In quest'ultima legislatura sono presenti in consiglio, ma nessuno di loro si è dato da fare per Vicenza. Per chi potrebbero votare i cinquestelle in caso di ballottaggio tra centrosinistra e centrodestra? Probabilmente per nessuno, le ultime amministrative hanno dimostrato che si sono astenuti, non andando a votare».

 

Stefano Fracasso, capogruppo Pd in Consiglio regionale: «L'esperienza di Padova ci dice che per vincere è necessario tenere allargata la coalizione»

Chi guarda già alle elezioni amministrative 2018 a Vicenza è sicuramente Stefano Fracasso, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Veneto. A lui abbiamo chiesto di "fare un paragone" con quanto avvenuto nelle settimane scorse soprattutto a Padova, città capoluogo di provincia che ha registrato il successo del centrosinistra. «Per la nostra coalizione aver vinto a Padova - conferma Fracasso - rappresenta un qualcosa di importante perché si tratta di uno dei principali capoluoghi di provincia del Veneto, dove peraltro abbiamo vinto in altre città altrettanto importanti. Quella di Padova è stata un'esperienza molto originale, ma non credi sia replicabile in altre città, tra cui Vicenza, visto che nel contesto padovano si è andati in anticipo alle urne in quanto dopo la caduta del sindaco di centrodestra Bitonci».

Elezioni 2018 a Vicenza. Centrosinistra: «Difficil (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Non c'è dubbio tuttavia, per ammissione dello stesso Bitonci, che il "modello Padova" riferito alle amministrative 2017 possa rappresenta un punto di riferimento futuro per altre città. «Indubbiamente a Padova - precisa il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Veneto - ci sono spunti di grande interesse perché hanno saputo mettere assieme il Partito Democratico con un candidato come Giordani che veniva da un'esperienza civica, a cui si è aggiunto anche Lorenzoni, quest'ultimo con alle spalle un'altra esperienza civica anche se più a sinistra. La riflessione che si può fare, analizzando il voto di Padova, è che per vincere bisogna tenere la coalizione di centrosinistra la più larga possibile, perché nessuna di queste anime è autosufficiente e poteva imporsi vincendo da sola».

Secondo Fracasso diverso lo scenario previsto a Vicenza, dopo due mandati di Achille Variati. Da lui arriva un monito: «Indubbiamente Achille ha amministrato molto bene, visto che si tratta di un sindaco di assoluto rilievo non solo per una città come Vicenza ma per tutto il Veneto. Ma attenzione, l'esperienza di Variati si è conclusa quindi per Vicenza non si potrà parlare di continuità, ma di un nuovo inizio, non collegato ai dieci anni precedenti. Quale sarà per il centrosinistra l'avversario nel ballottaggio? Quasi sicuramente il centrodestra, che nelle elezioni amministrative 2016 e 2017, soprattutto nei capoluoghi di provincia, ha saputo fare gruppo ma è anche radicato nel territorio. Non credo che i Cinquestelle possano fare da terzo incomodo, alle elezioni comunali non bastano i social».

L'ultima riflessione riguarda le primarie. «Abbiamo sempre detto - conclude Fracasso - che si tratta di uno strumento che va usato con molto cautela: servono per selezionare una candidatura ma anche per per unire le forze, con coloro che non vincono devono mettersi a disposizione del collega».



Alessandro Bisato, coordinatore regionale del Pd: «Scelta non facile sostituire Variati. Evitare che il tema sicurezza sia discusso solo dalla destra»

Elezioni 2018 a Vicenza. Centrosinistra: «Difficil (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Una cosa appare certa: a Vicenza non sarà facile sostituire un sindaco di spicco come Achille Variati, sarà comunque una scelta non facile». È quanto afferma a wwww.ladomenicadivicenza.it Alessandro Bisato, coordinatore regionale del Partito Democratico che si dice convinto «del buon lavoro che verrà fatto a Vicenza, dove Variati ha saputo dare un'impronta decisa alla città. Non nascondo che Variati rappresenta una personalità di spicco del centrosinistra, averne di sindaci come lui». «Non c'è dubbio che le amministrative 2018 rappresentino un appuntamento importante - aggiunge Bisato - dove in Veneto, oltre che a Vicenza, si andrà al voto anche a Treviso. Il mese scorso, almeno a livello regionale, è stato importante riconquistare in Veneto una grande città come Padova, ma importanti successi sono stati ottenuti anche in altre città non capoluoghi di provincia. Tra meno di un anno ci attende una nuova sfida a livello di elezioni comunali».

Ma le amministrative di poche settimane fa cosa hanno dimostrato o insegnato in vista del nuovo appuntamento con le comunali 2018? Ecco la posizione di Bisato. «Non c'è dubbio che nella corsa a sindaco di Vicenza - precisa il coordinatore regionale del Partito Democratico - sarà necessario coinvolgere tutto gli esponenti del centrosinistra, tenendo assieme tutte le persone di responsabilità. Pur nel rispetto dei grandi valori del centrosinistra, sarà necessario trovare le forme giuste per aggregare il più possibile la coalizione, anche attraverso le liste civiche e non solo con gli esponenti dei partiti. Il problema della sicurezza a Vicenza? È un problema che non è né di destra né di sinistra, bene ha fatto il Ministro Minniti a procedere con le nuove disposizioni in materia che hanno garantito maggiori armi a favore dei sindaci delle città, piccole e grandi che siano. Per tornare al tema sicurezza io dico che i problemi vanno affrontati, non bisognerà lasciare che questo argomento sia discusso solo della destra, che ne fanno una questione ideologica e di slogan».

L'ultima battuta è sull'eventuale utilizzo delle primarie. Qui Bisato non si sbilancia: «Questa è una scelta che dovrà essere sul territorio: lo statuto prevede l'eventuale utilizzo, ma io non imporrò nulla. Ad inizio autunno ci sarà anche il rinnovo delle segretarie provinciali, toccherà a loro prendere la decisione definitiva».

 

nr. 27 anno XXII del 15 luglio 2017

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