NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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“Io, sopravvissuta
alla strage della Ramblas”

Parla per la prima volta Marta Scomazzon, la fidanzata del giovane ingegnere ucciso dai terroristi. Il racconto della giornalista di Tva che l'ha incontrata

di Chiara Beato

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“Io, sopravvissuta <br>
alla strage della Ramblas

La sua giovinezza, segnata dal lutto. Il suo sogno d'amore infranto sulla Rambla dai terroristi.

“Io, sopravvissuta <br>alla strage della Ramblas (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Marta Scomazzon, fidanzata di Luca Russo, il giovane ucciso a Barcellona, accetta di incontrarci. Dopo i funerali di Luca la vita deve continuare. Ma reagire al dolore è complicato. La gamba ingessata guarirà, ma le ferite interiori resteranno aperte per sempre.

È martedi mattina. Arrivo in redazione a Bassano.

Appena il tempo di accendere il computer e suona il cellulare.

É il direttore “Vai a casa di Marta, è tornata ieri dall'ospedale, vedi se accetta di parlare”. Impresa non facile.

Marta Scomazzon ha 21 anni, era lì, sulla Ramblas, in quel maledetto giovedì 17 agosto. Il fidanzato è Luca Russo, ucciso sotto i suoi occhi, travolto dal furgone impazzito dei terroristi.

In via Motton in quartiere San Vito suono il campanello.

Temo un rifiuto. Incrocio le dita, finché il cancello fa uno scatto e la porta si apre: No, non vogliamo parlare. Andate via. Niente telecamere”.

Provo a supplicare. Ok, niente microfono.

E la signora Roberta, la mamma di Marta, cede e ci accompagna su.

Trovo Marta accoccolata sulla sedia a rotelle, nella sua stanzetta in penombra.

Calzoncini e maglia azzurri. Folti capelli color grano. È una bellezza limpida, sorprendente. Una Venere del Botticelli con la gamba ingessata. Sorride, silenziosa. “Eravamo arrivati a Barcellona lunedì 14”- comincia a raccontare sottovoce. -

Dopo tre giorni è avvenuta la strage.

“Io, sopravvissuta <br>alla strage della Ramblas (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“Io sono caduta, Luca non l'ho più visto, il suo corpo è stato spazzato via”.

Come reagisci al dolore?

Anche la fede mi sta aiutando” e le parole si bloccano in gola.

Luca veniva spesso qui a casa a trovarmi. Aveva iniziato a lavorare con me nel volontariato tra i bambini”.

Cosa pensi dell'idea di intitolare un albero a Luca?

Luca ,sarebbe (poi corregge il condizionale ) Luca SARÀ contento di essere ricordato con un albero , amava molto la natura”.

Barcellona cambierà i tuoi interessi?

Spero di no”.

Marta ora pensa allo studio.

È iscritta a Padova, Scienze Politiche Relazioni Internazionali e Diritti Umani.

Farò la tesi sulle politiche di Accoglienza dei minori non accompagnati vittime di tratta”.

Poi ci saluta e con un sorriso Marta frantuma in polvere ogni paura. Il suo “Principe” la proteggerà dall'Alto.



nr. 30 anno XXII del 2 settembre 2017

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