Al riguardo di questo intervento l’Amministrazione comunale bassanese ha ottenuto un contributo dalla Regione per l’implementazione locale delle “Alleanze per la famiglia”.
Più nel dettaglio, le progettualità regionali rientranti nel sistema "Alleanze per la famiglia" si realizzano mediante reti locali composte da vari soggetti istituzionali e non che promuovono politiche finalizzate al benessere della famiglia. Le Alleanze mirano a stimolare attori molto diversi a orientare o riorientare i propri prodotti o servizi; sollecitano la convergenza di obiettivi; generano capitale relazionale e possono essere elemento di sviluppo ed incremento delle specifiche attività svolte da ciascun soggetto aderente.
In particolare, rispetto alle famiglie l’Assessorato alla persona, famiglia e casa intende comprendere se i servizi e le iniziative presenti nel territorio, soddisfano i fabbisogni avvertiti dai cittadini. Ecco, quindi, la necessità di stilare un questionario con l’obiettivo di analizzare la situazione socio-economica delle famiglie, studiare il modo in cui riescono a far fronte a periodi di difficoltà, capire a chi si rivolgono per chiedere sostegno, conoscere le strategie che mettono in atto per risolvere i loro problemi quotidiani ed altro ancora
La rilevazione dei bisogni e delle problematiche delle famiglie bassanesi conta un campione composto da oltre mille famiglie che vengono contattate per comprendere direttamente da loro quali siano i punti di forza dell’offerta pubblica (ma anche privata) e quali siano i punti di criticità.
“Grazie alla ricerca – aggiunge l’assessora Bertoncello - sarà possibile attuare e pianificare interventi rispondenti il più possibile ai nuovi bisogni della famiglia, migliorare i servizi già esistenti o predisporre nuove soluzioni, con lo scopo finale di garantire e promuovere il benessere della famiglia quale luogo di costruzione dei legami sociali, di assunzione di responsabilità, di formazione e di crescita personale”.
Sono principalmente i giovani del Servizio civile (ma ci si può rivolgere anche alla sede dei Servizi sociali del Comune) a svolgere questo importante lavoro di raccolta dati attraverso un questionario complesso che cerca di analizzare ogni minimo aspetto della situazione delle famiglie. In 45 domande si approfondiscono le tematiche più diverse. Ad un campione di oltre un migliaio di famiglie, sulle diciannovemila che compongono il tessuto del Comune di Bassano , si chiedono, oltre alle informazioni essenziali, le condizioni lavorative, come avvenga la cura dei figli nell’affrontare le problematiche più diverse, nonché la loro educazione. Una serie di domande riguardano poi l’approccio dei giovani con la scuola, altre ancora considerazioni sulla salute, su eventuali momenti di separazioni coniugali o di abbandono da parte di un genitore. Non mancano poi i riferimenti alle difficoltà economiche , alla mancanza di aiuto in casi di grave necessità. Si vuole capire come avvengano gli accessi ai servizi pubblici e privati, dalla mensa scolastica ai trasporti , all’assistenza domiciliare, al rapporto con i servizi sociali comunali. Si entra quindi nel merito di situazioni particolari che preoccupano il nucleo familiare o di esigenze di supporto nella gestione della famiglia. Il questionario chiude con domande sui momenti di svago e di tempo libero offerti dalla città, con l’esistenza o meno di collaborazione con altre famiglie e con eventuali rapporti con le associazioni di volontariato che operano nel Comune.
“I dati – fa sapere l’assessora Erica Bertoncello - saranno trattati solo per fini statistici e potranno essere diffusi solamente in modo aggregato, senza possibilità di fare alcun riferimento alla persona o alla famiglia, in conformità a quanto stabilito dalle norme sulla privacy; inoltre, saranno coperti dal segreto d’ufficio e dal segreto statistico. Per evitare eventuali allarmismi, abbiamo informato le forze dell’ordine dell’indagine in corso”.
La rilevazione terminerà, da parte degli operatori del Comune, entro il 31 ottobre.
nr. 35 anno XXII del 7 ottobre 2017