NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Giorno zero.
Le emozioni della poesia

di Alessandro Scandale

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Giorno Zero

Innanzitutto la domanda di rito: com'è nato il libro?

Giorno Zero (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"Giorno Zero nasce dall'incontro con la poetessa Grazia Apisa. È stato un incontro illuminante che mi ha spinto a questa pubblicazione che è il simbolo di una mia vera rinascita. Giorno Zero è anche il titolo di una poesia che fissa con le sue parole il momento esatto del passaggio dal "qui ed ora" oramai passato al "lì e oltre" verso il futuro".

L'incontro con l'artista Andrea Marchesini ha portato frutti: quali e come si sta sviluppando la collaborazione?

"È stato un vero "innamoramento" artistico. Nel senso che nel mie poesie e nei suoi quadri abbiamo reciprocamente trovato quell'energia positiva che cercavamo e che l’arte deve tornare ad esprimere. Abbiamo pertanto sviluppato un progetto di unione tra arti organizzando degli eventi dove Pittura, Poesia e Musica fossero in completa simbiosi tra loro fino a raggiungere un forte coinvolgimento nelle persone presenti. Non più distanza ne differenza tra l’arte e il pubblico ma tutti protagonisti ed uniti in un abbraccio".

Scrivere poesie per un autore oggi è un atto di coraggio?

"La poesia è coraggio sia per chi la scrive sia per chi la legge. Infatti le poesie si leggono quasi sempre di nascosto per paura di mostrarsi fragili. Grazia Apisa mi disse “scrivi cose molto interessanti, non tenerle solo per te. Però sappi che una volta pubblicate sarai nudo perché il Poeta è nudo”... Ricordati che il poeta è nudo. Questa sua frase mi diede una grande forza perché credo che mostrarsi “nudi” sia la nuova “terra promossa“, il nuovo modo di ritornare a costruire, la via per conoscere se stessi. Ci vuole coraggio ma credo sia un atto necessario".

Giorno Zero (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Al di là dei luoghi comuni, la poesia invece sembra muovere parecchie attenzioni attorno a sè e richiamare pubblico, come testimoniano le tue presentazioni.

"La poesia vive di seguaci per lo più “invisibili” perché è ancora considerata letteratura di nicchia. Tale considerazione la si deve per il fatto che la poesia è spesso sinonimo di introspezione, di apertura ed esposizione al giudizio degli altri. Per questo resto ancora incredulo per le attenzioni ricevute. Se anche le mie poesie sono riuscite ad arrivare oltre il consueto ritengo sia questo il premio ed il riconoscimento più bello che vorrei continuare a ricevere".

Si aspettava di ricevere questi riconoscimenti anche fuori dai confini regionali?

"In tutta sincerità non mi sarei mai aspettato un’attenzione così forte verso quel che scrivo. Mi sono ritrovato catapultato in un mondo che non mi apparteneva fino a pochi mesi fa. Sono però felice ma non tanto per i successi personali ma piuttosto perché evidentemente le persone sentono la necessità di pensare ed approfondire. La poesia ti permette di farlo perché in poche parole sono condensati molti concetti, spesso profondi, metafore che ti trascinano, che ti aprono porte fino a svelarti qualcosa di nuovo, di atteso, di sperato".

 

nr. 34 anno XXII del 7 ottobre 2017

Giorno Zero (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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