NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Anci, le richieste dei sindaci vicentini

La tre giorni in Fiera. Molte le "esigenze" dei nostri primi cittadini

di L.P.

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Anci, le richieste dei sindaci vicentini

Anci, le richieste dei sindaci vicentini (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Si chiuderà venerdì sera la 34° assemblea nazionale dell’Anci, ospitata alla Fiera di Vicenza (per la prima volta la città berica ha avuto l'onore e il compito di ospitare questo evento) che seppur in assenza dei dati definitivi ha riconfermato il successo delle scorse edizioni di Bari (lo scorso anno) e di Torino (2015). La "tre giorni" dell’associazione ha portato in città quasi 1.300 amministratori (questo il numero dei registrati dopo la seconda giornata, giovedì sera), con oltre 7.000 operatori del settore, 130 giornalisti accreditati, 106 relatori e presenze di eccellenza della politica italiana, in primis il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Paolo Gentiloni, ma anche sette ministri e cinque sottosegretari.

Parallelamente ai lavori istituzionali, nell'ambito della stessa rassegna si è tenuto anche il Salone AnciExpo, l’incontro di grandi nomi del mondo dell’imprenditoria, con oltre 150 stand in una superficie espositiva di circa 10 mila metri quadrati, con 15 sale per ospitare oltre 60 convegni. Al di là dei temi discussi durante l'assemblea nazionale dell'Anci il portale www.ladomenicadivicenza.it ha voluto approfondire l'argomento contattando (prima dell'assemblea e nei primi due giorni di lavoro) quattro sindaci della provincia di Vicenza - due di grandi comuni come Thiene e Bassano del Grappe e due più piccoli come Sarego e Nato - per capire quali sono le principali richieste ed emergenze di questo periodo.


Giovanni Casarotto, sindaco di Thiene: «Troppo burocrazia, adesso il problema sono diventate le leggi anti-corruzione»

Anci, le richieste dei sindaci vicentini (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il primo ad essere contattato è stato Giovanni Casarotto, sindaco di Thiene, che ha voluto porre l'accenno su due aspetti prioritari. «Un problema notevole - precisa il primo cittadino thienese - riguarda le procedure burocratiche, che sono diventate davvero interminabili. Le nuove normative anti-corruzione, probabilmente necessarie, se da un lato stanno risolvendo la situazione, dall'altra la stanno complicando: se mi è consentita una battuta, sino a qualche tempo il problema era la corruzione, adesso è diventato l'anti-corruzione. Se facciamo alcuni calcoli ci rendiamo conto che per realizzare un'opera, intervento importante sia chiaro non certo la sistemazione di un marciapiede, rischiano di far passare, da quando ho a disposizione i soldi a quando cominciano i lavori, anche tre anni: le procedure, anche a carattere europee, si sono allungate terribilmente, poi c'è la possibilità per la seconda classificata del bando di presentare ricorso al Tar e magari anche vincerlo, con il rischio poi che a presentare ricorso sia la vincitrici o addirittura la terza classificata nei confronti della seconda. Insomma, invece di snellire la macchina burocratica, la stessa si è avvitata su sé stessa e rischiamo di non uscirne più».

Ma per il sindaco Casarotto c'è un secondo grande problema. «Dal mio osservatorio posso dire mi preoccupa molto il tema dell'occupazione, in particolare per coloro che hanno più di 50 anni e, dopo aver perso il loro posto, non riescono più a rientrare nel mondo del lavoro. Ho l'esperienza personale di moltissime persone, proprio di questa fascia, molto lontani dall'età della pensione, che nei due anni di cassa integrazione hanno cercato una soluzione senza trovarla. E ora, molto spesso con alle spalle una famiglia da sostenere, si trovano in una situazione molto critica».

 

Riccardo Poletto, sindaco di Bassano del Grappa: «Importanti il contributo dei comuni per il mondo del lavoro e per il welfare»

Anci, le richieste dei sindaci vicentini (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Sulla vicenda abbiamo interpellato anche il sindaco di Bassano del Grappa, Riccardo Poletto, che ha partecipato a più eventi e convegni ospitati nell'ambito dell'Assemblea annuale dell'Anci ospitata in Fiera a Vicenza. «Nella situazione attuale - precisa il sindaco Poletto - ritengo che un aspetto più determinante degli altri è rappresentato dal contributo che possono dare i comuni nell'ambito del mondo del lavoro e del welfare per riuscire a garantire reddito».

Ma quali sono in concreto queste possibilità in mano ai sindaci e alle amministrazioni in genere per poter dare un aiuto concreto? È lo stesso Poletto a precisarlo: «Tutto ciò può avvenire attraverso la possibile riqualificazione di spazi e aree degradate, che nel contempo portano ovviamente al miglioramento dei territori, delle città e dei paesi. La seconda opportunità, già abbastanza diffusa nel Vicentino, riguarda i cosiddetti tirocini lavorativi, che garantiscono a persone disoccupate di effettuare stage all'interno di aziende per un periodo di 6-7 mesi. Si tratta di uno strumento molto importante perché è rivolto in particolare a persone di 40-50 anni che non hanno più un lavoro e che faticano a tornare ad avere un'occupazione. Gli ultimi dati sono molto confortarti visto che una buona parte di questi stage si trasformano poi in un'assunzione da parte della stessa azienda che in un periodo comunque medio-lungo hanno la possibilità di mettere in luce le proprie capacità e le potenzialità».

«In altre parole - conclude il primo cittadino della città del Grappa - siamo di fronte ad un welfare non solo assistenzialista ma in grado di trasformare uno stage a tempo in un'occupazione in grado di garantire un posto di lavoro e uno stipendio».


Roberto Castiglion, sindaco di Sarego: «Sicurezza ambientale e sanitaria devono rappresentare due proprietà per il futuro»

Anci, le richieste dei sindaci vicentini (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«La sicurezza ambientale e assieme la sicurezza sanitaria devono rappresentare due proprietà per il futuro, due capisaldi che devono vedere attivi sui rispettivi territori sindaci e amministratori locali». È questo il pensiero di Roberto Castiglion, primo cittadino di Sarego, in assoluto il primo sindaco italiano della storia del Movimento Cinque Stelle (è stato eletto nel 2012 e poi riconfermato nelle comunali dello scorso maggio in occasione del secondo mandato, presente all'Assemblea nazionale dell'Anci tenutasi in Fiera a Vicenza.

«Era normale - ha detto Castiglion, al termine della prima giornata di lavori - che un problema come l'inquinamento da Pfas diventasse un tema di attualità anche in una convention nazionale. Siamo di fronte ad un problema che turba la nostra popolazione e sono contento della nutrita e ampia partecipazione (oltre 12 mila persone, secondo gli organizzatori, ndr.) della manifestazione, comprendente anche una marcia pacifica, avvenuta nei giorni scorsi a Lonigo. Questo significa fare il sindaco e nella fattispecie essere con le persone, stare al loro fianco e ascoltare i loro problemi e le loro preoccupazioni».

Sarego è uno dei comuni vicentini inseriti nella cosiddetta "zona rossa" e il sindaco Castiglion, assieme ai rappresentanti "grillini" è stato tra i primi, se non il primo in assoluto, a scendere in piazza e protestare. «Quello dei Pfas - la convinzione del primo cittadino di Sarego - è un problema importante di cui la politica si deve far carico. Da parte mia l'attenzione c'è sempre stata e ci sarà sempre: anche in futuro sarà fondamentale non sottovalutare il problema, anzi far si che esca da questo tunnel perché la prima cosa che deve essere tutelata è la salute delle persone. Posso dire con soddisfazione che l'obiettivo "Pfas zero" siamo già riusciti a raggiungerlo: nei pozzi di Sarego le concentrazioni di questi componenti nell'acqua sono già sotto la soglia di misurabilità, questo grazie all'impegno del nostro gestore che si è già attivato. Si tratta di un risultato già certificato da Greenpeace».

 

Ulisse Borotto, sindaco di Nanto: «Con gli ultimi tagli penalizzati i piccoli comuni. E poi stiamo svendendo tutti i gioielli italiani»

Anci, le richieste dei sindaci vicentini (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Anche per Ulisse Barotto, sindaco di Nanto, sono numerosi i problemi che attanagliano i comuni del Vicentino, così come quelli del Veneto e dell'Italia in generale. «C'è qualcosa che non quadra - polemizza Borotto - perché se è vero che mediamente i piccoli-medi comuni italiani hanno registrato tagli pari al 22% e il debito pubblico aumenta significa che non è così, oppure il Governo a Roma ha fatto male i conti o spende i soldi da qualche altra parte. Per quanto riguarda la mia esperienza di sindaco posso assicurare che non possiamo più fare mutui, sono convinto che altri comuni siano nella stessa situazione ma, soprattutto per altre regioni, vorrei proprio esserne sicuro».

Un'altra problematica che il primo cittadino di Nanto evidenzia è quello del depauperamento dei marchi del nostro Paese. «Stiamo vendendo e in molti casi svendendo tutti gioielli italiani. Di esempi purtroppo ce ne sono tanti, dall'Ilva destinata agli indiani ai cinesi che hanno acquistato due dei più prestigiosi club calcistici come Inter e Milan, sino all'holding spagnola che ha acquistato l'Autostrada A4. È necessario guardarci in faccia per capire se questo trend non rischia di impoverirci ulteriormente: il nostro Governo è carente per quanto riguarda la politica estera, ma mi sembra latiti anche il garante delle istituzioni. Mi domando, dove è finito lo spirito italiano, che hanno fatto conoscere e apprezzare in giro per il mondo».

Ma il sindaco di Nanto, paese dove è avvenuto il "caso Stacchio", ha sempre a cuore il problema legato alla sicurezza. «I problemi, che affrontiamo quotidianamente, li conosciamo tutti. Il problema è più in alto e riguarda le leggi, con delinquenti che non finiscono in galera o ci restano per pochi giorni e poi sistematicamente tornano a compiere reati. A mio parere uno sconto di pena non può essere attuato per chi uccide una persona in maniera feroce e premeditata: se a questa persona è consentito di patteggiare c'è davvero qualcosa che non va».

 

nr. 35 anno XXII del 14 ottobre 2017

Anci, le richieste dei sindaci vicentini (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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