NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Bassano, che brutta aria
è emergenza polveri

La situazione meteo e i guai per il territorio

di Gianni Celi

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L’aria anche a Bassano 
da buona a pessima

Questa anomala annata, sotto l’aspetto meteorologico, ha creato non pochi problemi anche al nostro territorio. Un’estate eccezionalmente calda e siccitosa ha prodotto danni all’agricoltura e all’implementazione delle falde acquifere. L’autunno, che solitamente si conosce piuttosto piovoso, ha invece stravolto ogni previsione prolungando l’estate e, con essa, anche la concentrazione di polveri inquinanti. Detto questo cerchiamo di capire quale sia la qualità dell’aria nel Bassanese. Per offrire dei dati certi abbiamo preso, come termine di paragone, quelli che ci ha messo a disposizione l’Arpav (Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto) nei dieci giorni di ottobre dal 14 al 23. Ebbene ecco la risposta dataci dalla centralina Arpav di Via Muhlacker, a nord di Santa Croce, relativamente alla concentrazione di PM2,5. Tenuto conto che lo sforamento, per legge, della soglia prevista va dai 25 microgrammi per metrocubo, per quattro giorni l’aria respirata a Bassano era buona (15,16,17 e 23 ottobre); tre i giorni ( 14, 18 e 22 ottobre) in cui era scadente (dai 25 ai 50 microgrammi per metrocubo) ed altri tre (18,20,21) in cui era pessima (oltre i cinquanta microgrammi per metrocubo).

L’aria anche a Bassano da buona a pessima (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Che cosa sono le PM2,5? Ce lo spiega l’Arpav: “PM (Particulate Matter) è il termine generico con il quale si definisce un mix di particelle solide e liquide (particolato) che si trovano in sospensione nell’aria. Il PM può avere origine sia da fenomeni naturali (processi di erosione del suolo, incendi boschivi, dispersione di pollini ecc.) sia da attività antropiche, in particolar modo dai processi di combustione e dal traffico veicolare (particolato primario). Esiste, inoltre, un particolato di origine secondaria che si genera in atmosfera per reazione di altri inquinanti come gli ossidi di azoto (NOx), il biossido di zolfo (SO2), l’ammoniaca (NH3) ed i Composti Organici Volatili (COV), per formare solfati, nitrati e sali di ammonio. Gli studi epidemiologici hanno mostrato una correlazione tra le concentrazioni di polveri in aria e la manifestazione di malattie croniche alle vie respiratorie, in particolare asma, bronchiti, enfisemi. A livello di effetti indiretti inoltre il particolato agisce da veicolo per sostanze ad elevata tossicità, quali ad esempio gli idrocarburi policiclici aromatici. Le particelle di dimensioni inferiori costituiscono un pericolo maggiore per la salute umana, in quanto possono penetrare in profondità nell’apparato respiratorio; è per questo motivo che viene attuato il monitoraggio ambientale di PM10 e PM2.5 che rappresentano, rispettivamente, le frazioni di particolato aerodisperso aventi diametro aerodinamico inferiore a 10 microgrammi al metrocubo e a 2.5 microgrammi al metrocubo. La soglia di concentrazione in aria delle polveri fini PM2.5 è stabilita dal decreto legislativo del 2010 e calcolata su base temporale annuale. La caratterizzazione dei livelli di concentrazione in aria di PM2.5 nel Veneto al 2016 si è basata sul superamento, registrato presso le stazioni della rete regionale Arpav della qualità dell’aria che misurano questo inquinante, del Valore Limite (VL) annuale per la protezione della salute umana pari a 25 μg/m3”.

Visto il perdurare del bel tempo, con la conseguente mancanza di precipitazioni, l’Amministrazione comunale di Bassano ha preso dei provvedimenti dando delle indicazioni precise su come ci si debba comportare al fine di ridurre i livelli di concentrazione degli inquinanti nell’atmosfera. È stata pertanto invitata la cittadinanza ad usare il meno possibile l’auto in ambito urbano e a privilegiare l’uso del mezzo pubblico e degli altri mezzi di trasporto non inquinanti. Per l’alimentazione dei propri veicoli si invita ad usare carburante a minor impatto ambientale (gasolio a basso tenore di zolfo, gasolio bianco, gpl, gas metano). L’invito è rivolto anche alle aziende di trasporto pubblico locale e privato perché abbiano a privilegiare l’utilizzo dei mezzi a minore emissione nonché ad effettuare ogni intervento possibile per garantire un’elevata efficienza e manutenzione degli impianti posti a presidio delle fonti inquinanti, in particolare per ridurre le emissioni in atmosfera, sensibilizzando gli operatori ad utilizzare veicoli a ridotto impatto ambientale. Gli uffici pubblici poi sono stati invitati a ridurre ulteriormente la temperatura ammessa.

Oltre a questo l’ordinanza chiede che, fino al 31 marzo 2018, vi sia lo spegnimento degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea, dei motori dei veicoli merci durante le fasi di carico/scarico, dei treni e/o locomotive con motore a combustione nelle fasi di sosta, di tutti i veicoli in fermata in corrispondenza dell’impianto semaforico di Vicolo Bastion-intersezione Via Brocchi; il divieto di combustione delle biomasse dei materiali vegetali e ramaglie; la riduzione delle temperature massime per il riscaldamento civile: a 19 gradi, con tolleranza di due gradi nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali.

A questo viene aggiunto, tra 2 novembre e il 31 marzo 2018 il divieto di circolazione per i ciclomotori a due tempi di classe euro 0, di motoveicoli di classe euro 0, autoveicoli alimentati a benzina di classe euro 0 ed euro 1 e di tutti i veicoli alimentati a combustibile diesel di classe euro 0, euro 1 ed euro 2, nei giorni feriali dalle 8:30 alle 12 e dalle 15 alle 18:30 nella parte del Centro storico.

Il provvedimento amministrativo prevede tutta una serie di esclusioni all’osservanza dei limiti di riscaldamento per l’ospedale, le case di cura, le scuole ed altro ancora.

A chi non osserverà le disposizioni emesse dall’Amministrazione comunale arriveranno multe fino ad oltre seicento euro.

 

nr. 38 anno XXII del 28 ottobre 2017

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