NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Raccolta di notizie
per "Conoscere Vicenza"

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

facebookStampa la pagina invia la pagina

Conoscere Vicenza

Quali sono i motivi che l'hanno spinta a scrivere un libro per il quale ha lavorato cinque anni?

Conoscere Vicenza (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"Il lungo tempo dedicato alla stesura di questo libro mi ha dato un intimo piacere legato alle scoperte sulle vicende storiche della mia Piccola Patria, alla quale mi sento legato in modo viscerale fin dalla prima gioventù. A 10 anni avevo già conosciuto la guerra, i mitragliamenti e i bombardamenti della città, i morti sotto le macerie, i rastrellamenti tedeschi sull’Altopiano di Asiago che rientravano a Chiuppano - dove mi trovavo sfollato - con i cadaveri accatastati uno sopra l’altro. Ero presente all’arrivo della colonna americana dei liberatori, salendo sui carri armati a raccattare gomme da masticare e caramelle; assistito, nella piazza, alla fucilazione dei capi fascisti tristemente noti in paese e al passaggio di una colonna di ragazze rapate a zero tra due ali di folla inferocita, in quanto amiche del nemico. I primi anni dopo il rientro in città noi ragazzini abbiamo vissuti allo stato semi-brado, sempre in giro come recuperanti di materiali estratti dalla macerie degli edifici bombardati per rivenderli per poche lire, da subito tramutare in cibo e giocattoli. Forse è questo legame intimo, ancestrale, che mi fonde così fortemente alla mia città dalla quale ben difficilmente avrei potuto staccarmi. Ma la città è fatta di strade, piazze, palazzi, chiese che sono quindi parte integrante della mia natura. Scrivere di queste cose, per me, è riviverle nuovamente".

Il suo proposito era di scrivere un libro divulgativo per tutti e non per soli addetti ai lavori?

"Anche il mondo dell’arte è costituito da specialisti che scrivono e pubblicano sì per vendere, ma principalmente per gli addetti ai lavori. I loro testi, quindi, devono essere eruditi e spesso abbondano di note, rimandi, confronti con altre opere e altri specialisti. Conscio di ciò ho cercato di rendere il mio testo, nei limiti delle mie capacità, semplice e scorrevole nella lettura affinché qualsiasi persona di cultura media con qualche interesse per l’arte, anche se nella vita fa o ha fatto altro, possa utilizzarlo e fruirne per migliorare la conoscenza della nostra bella Vicenza".

Perché ha scelto di descrivere la città in cinque diversi itinerari?

"Per farla conoscere meglio percorrendola tutta senza sovrapposizioni. Ogni itinerario, escluso il quinto che tratta di chiese e ville della prima periferia urbana, è ben definito perché riguarda una serie continua di antiche contrade collegate tra loro da un filo logico, ai lati delle quali sorgono chiese e palazzi antichi degni di essere conosciuti. Lungo il tragitto i vari edifici non seguono una sequenza cronologica per cui accanto a palazzi gotici possono coesistere strutture classiche, del primo rinascimento o qualche casa torre dell’VIII-IX secolo inglobata nella struttura edilizia, ancorché ancora usufruita. In questa diversificazione e contaminazione di stili, di età, di variabilità e imponenza sta tutta l’importanza e la bellezza del centro storico cittadino".

Quali sono secondo lei i punti forti della Vicenza artistico-architettonica?

"La caratteristica preminente di Vicenza, quella che le dà una connotazione unica, è il suo centro storico entro le mura scaligere trecentesche. In questo spazio, piccolo e raccolto, in cui si assiepavano le dimore dell’antica nobiltà feudale, s’innalzano più di duecento palazzi degni di essere conosciuti e studiati; oltre ad alcune importanti chiese dell’Ordine dei Mendicanti con statue, dipinti e affreschi di rilevanza nazionale, e non solo; innumerevoli contrade di impronta medioevale che si intersecano tra loro. Non ultimo un complesso di nobili palazzi quattrocenteschi dello stile Tardo Gotico Fiorito di impronta veneziana che sono considerati tra i più numerosi, nobili e imponenti dell’entroterra della Serenissima Repubblica. Inscindibile per l’architettura vicentina è il nome del suo architetto più illustre: quel Palladio che è considerato l’architetto più noto e copiato al mondo. Senza dimenticare il suo contemporaneo Scamozzi, che ha disseminato Venezia e altre città venete di edifici seicenteschi che hanno fatto scuola. Per non parlare delle ville palladiane nel territorio, in luoghi ameni sempre più visitati dai turisti amanti del bello. A malincuore, devo ammettere che molti vicentini non conoscono, né sembrano interessati alle meraviglie che abbiamo a portata di mano".

Conoscere Vicenza (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Secondo lei, cosa si potrebbe fare di più a livello politico amministrativo per rendere Vicenza una meta più appetibile ai turisti?

"Si potrebbe iniziare da una migliore ricettività alberghiera, con almeno un hotel a 5 Stelle adeguato ad un turismo di elite, stante la vicinanza con Venezia, Verona, Abano. Poi, più parcheggi in centro storico. In corso Palladio e nel centro, si potrebbe favorire l’insediamento di negozi con caratteristiche di sobrietà ed eleganza di prodotti vari, anche alimentari, in modo da migliorarne l’aspetto, la qualità e anche il piacere di camminare. Da molto tempo accarezzo un’idea che giustificherebbe uno degli epiteti coi quali viene talvolta definita Vicenza: Città di Palazzi. Fissare sulla facciata di ogni edificio storico della città una locandina con le caratteristiche salienti. Così Vicenza, forse unica in Italia, potrebbe fregiarsi di un altro primato. La spesa sarebbe modesta, alla portata di qualche Ente o benemerito cittadino; l’utilità e il piacere sicuri".

 

Rodolfo Donagemma, classe 1935, dopo il servizio militare si iscrive al primo corso in Italia per Tecnici di Laboratorio di Igiene e Microbiologia all'Università di Padova. Successivamente, appurata l’impossibilità di far carriera interna, frequenta la scuola serale per geometri presso l’istituto Pigafetta di Vicenza e in quattro anni consegue il diploma di geometra. Più tardi abbandona il posto fisso e apre uno studio di Infortunistica Stradale. Continuando a viaggiare si appassiona alla Storia dell’Arte a tal punto che a 55 anni si iscrive alla Ca’ Foscari di Venezia acquisendo, all’alba dei sessanta, una Laurea in Lettere a Indirizzo Artistico. Continua il suo peregrinare assieme alla moglie tra città e musei fino a quando, chiusa l’attività lavorativa, si dedica ad una più approfondita conoscenza della sua “Piccola Patria” il cui amore, con tutti i limiti di un semplice appassionato, cerca di trasferire negli scritti che compongono questo libro.

 

nr. 04 anno XXIII del 3 febbraio 2018

Conoscere Vicenza (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar