NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Epilogo gelato, ma inverno mite

I record negativi di fine febbraio in controtendenza rispetto ad un periodo con temperature sopra la media, soprattutto a gennaio

di L.P.

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Epilogo gelato, ma inverno mite

MINIME E MASSIME REGISTRATE A VICENZA DURANTE L'INVERNO METEOROLOGICO

DICEMBRE 2017      GENNAIO 2018      FEBBRAIO 2018 
  venerdì 1  -2 7    lunedì 1   1 6   giovedì 1    6    7 
  sabato 2  -2 9   martedì 2  -1 9   venerdì 2    4    8 
  domenica 3  -4 9   mercoledì 3  -2 6   sabato 3    3    6 
  lunedì 4  -5 6   giovedì 4  -1 10   domenica 4    0    10 
  martedì 5  -5
8   venerdì 5  -2 13   lunedì 5    2    9 
  mercoledì 6  -5 8   sabato 6  5 12   martedì 6    3    7 
  giovedì 7  -4 8   domenica 7  7 13   mercoledì 7     4    9 
  venerdì 8  1 5   lunedì 8  11 14   giovedì 8    3    9 
  sabato 9  -5 8   martedì 9  9 14   venerdì 9    2    10 
  domenica 10  -7 2   mercoledì 10  4 13   sabato 10    3    11 
  lunedì 11  0 5   giovedì 11  5 9   domenica 11    0    9 
  martedì 12  2 8   venerdì 12  0 12   lunedì 12    1    7 
  mercoledì 13  -1 8   sabato 13 1 11   martedì 13    -1    9 
  giovedì 14  2 7   domenica 14 0 8   mercoledì 14    -4    9 
  venerdì 15  2 9    lunedì 15  2 7   giovedì 15    -5    7 
  sabato 16  -2 10    martedì 16  3 5   venerdì 16    -3    10 
  domenica 17   -4 9    mercoledì 17  1 13   sabato 17    -3    11 
  lunedì 18  -5    giovedì 18  -1 10   domenica 18     3    8 
  martedì 19  -5 7    venerdì 19  -3
11   lunedì 19    4    9 
  mercoledì 20  -4 7    sabato 20  -2 9   martedì 20     0    8 
  giovedì 21  -6 5    domenica 21  -1 12   mercoledì 21    -1    8 
  venerdì 22  -4 5    lunedì 22  -3 12   giovedì 22    4    6 
  sabato 23  -4 12    martedì 23  -2 10   venerdì 23    2    9 
  domenica 24  -3 10    mercoledì 24  -3 13   sabato 24    3    13 
  lunedì 25  -5 8    giovedì 25  -1 8   domenica 25    -3    3 
  martedì 26  3 8    venerdì 26  2 10   lunedì 26    -6    2 
  mercoledì 27  5    8    sabato 27  0 13   martedì 27     -8    2 
  giovedì 28  3    8    domenica 28  1 12   mercoledì 28    -4    0 
  venerdì 29  -1    9    lunedì 29  0 10      
  sabato 30  -3    7    martedì 30  5 8  Fonte: dati www.arpa.veneto.it
  domenica 31  -4    6    mercoledì 31  5 7

Tempo di bilanci per la stagione fredda. L'inverno meteorologico, che comprende i mesi di dicembre, gennaio e febbraio si è infatti concluso da poche ore (quello astronomico è compreso tra il 21 dicembre e il 20 marzo) e quindi è possibile trarre un consultivo anche se ancora per qualche giorno (secondo gli ultimi bollettini di Serenissima Meteo) potrebbe regalare temperature tipicamente invernali e non certamente primaverili. Qui a fianco abbiamo pubblicato le minime (evidenziate con il colore rosso) e le massime del periodo compreso tra il 1° dicembre 2018 e il 28 febbraio, rilevate dall'Arpav Veneto, nella postazione meteo di Sant'Agostino a Vicenza.


I record stagionali del freddo? -8° C il 26 febbraio e -7° C il 10 dicembre. L'8 e 9 gennaio la massima ha raggiunto di 14 gradi

Come evidenziato nella tabella complessiva il punto più basso dell'inverno 2017-2018, pari a -8° C, è stato registrato all'alba del 27 febbraio (notte in cui Vicenza è risultato il capoluogo del Veneto il più freddo in assoluto), seguito dai 7 gradi sotto zero nelle prime ore del 10 dicembre. In altre due notti, pure distanti tra loro, la colonnina del mercurio è scesa a -6°C, precisamente giovedì 21 dicembre e lunedì 26 febbraio. A livello statistico va ricordare, giusto per fare un confronto con i precedenti inverni, che si tratta di valori più basso in assoluto più basso rispetto alle stagioni fredde 2014-2015 e 2015-2016, mentre nella scorso inverno, a gennaio 2017, si registrarono per due notti il valore di -9°C.

Tornando a questo inverno ancora più anomale sono state le temperature massime, con punte di 14 gradi registrate in due giorni consecutivi, l'8 (dove la minima è stata di 11 gradi!) e il 9 gennaio: un mese quest'ultimo caratterizzato da ben 20 giorni (su 31) dove sono stati raggiunti almeno i 10 gradi. Spicca anche il fatto che per tutto il periodo considerato statisticamente più freddo, comprendente anche i famosi "giorni della merla", la temperatura non è mai andata sotto zero: questo è avvenuto consecutivamente dal 6 al 17 gennaio e poi dal 26 gennaio al 12 febbraio.


Marco Rabito, meteorologo: «L'eccezionalità dell'ondata di freddo a fine febbraio? Valori sino a 12-13 gradi più bassi rispetto alla media»

Con il meteorologo Marco Rabito, uno dei fondatori e responsabile di Serenissima Meteo, volto noto dei telespettatori di Tva Vicenza, iniziamo con l'ondata di freddo che ha caratterizzato gli ultimi giorni di febbraio.

«L'eccezionalità del fenomeno di questa settimana - spiega Rabito - non è tanto legata alla minima di -7.5°/-8° C registrata a Vicenza all'alba di martedì 27, visto che un valore quasi simile era stato rilevato anche nella prima quindicina di dicembre, quanto per il fatto che siamo scesi di 12-13 gradi rispetto alle medie stagionali del periodo».

Quindi un fenomeno difficilmente ripetibile proprio in questo periodo...

«Assolutamente sì. Teniamo presente che negli ultimi giorni di febbraio l'irraggiamento è notevole, visto che da noi il sole sorge poco prima delle 7 e tramonta attorno alle 18. Se andiamo a vedere proprio martedì (27 febbraio, ndr.) è stata una giornata per buona parte soleggiata ma la temperatura massima è stata attorno a 2 gradi».

In parole semplici che cosa è successo?

Epilogo gelato, ma inverno mite (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Lasciando stare i termini scientifici possiamo dire che l'intera dinamica è partita dalla stratosfera e noi meteorologici abbiamo iniziato ad avere traccia il fenomeno da metà febbraio. Tutto è iniziato al Polo nord, dove si è registrato un riscaldamento anomalo, con relativo anticiclone, che ha portato tutta la massa fredda spalmarsi su latitudini inferiori, in questo caso in buona parte dell'Europa, anche quella mediterranea«»

Era già successo in passato?

«Sì, ad esempio in occasione della famosa nevicata del gennaio 1985 che paralizzò la città di Vicenza. Diciamo se questo evento fosse capitato tra la seconda metà di dicembre e la prima metà di gennaio avrebbe registrato temperature minime probabilmente a livello storico».

Per il resto cosa possiamo inverno meteorologico ci siamo lasciati alle spalle?

«I conti li stiamo elaborando in questi giorni (l'intervista è stata realizzata il 27 febbraio, ndr.), ma senza poter essere smentiti possiamo dire che si è trattato di un inverno complessivamente mite e comunque caratterizzato da differenze notevoli: un dicembre leggermente sotto la media, un gennaio ben sopra la media con temperature in certi giorni davvero anomale e un febbraio che potrebbe essersi avvicinato alla media stagionale ma solamente in virtù della già citata ondata di freddo che ha caratterizzato entrambi i valori da cui poi si calcola le media».

Che altro possiamo dire?

«Che buona parte delle notti di quest'inverno sono state nuvolose, questo ha diminuito la differenza tra valori minimi e massimi. Per quanto riguarda le precipitazioni non sono d'accordo con chi dice che è stato un inverno piovoso: in generale, anche per quanto riguarda le nevicate nelle montagna vicentina, sono state nella media. In ogni con le piogge e le nevicate di questo inverno non abbiamo risolto il problema delle falde acquifere basse, anche se indubbiamente è andata un po' meglio rispetto allo scorso inverno».

Rabito, un'ultima domanda: l'inverno è davvero finito?

«Sicuramente sì, almeno per quanto riguarda valori ben sotto lo zero e le nevicate in pianura: già da inizio della prossima settimana (quella che inizierà lunedì 5 marzo, ndr.) avremo i primi riscontri evidenti. Per noi con il 1° marzo è iniziata la primavera meteorologica».


nr. 08 anno XXIII del 3 marzo 2018

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