NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Giallo Storico
"Il segreto dei Lanze"

Il nuovo romanzo di Stefano Giuseppe Ramazzotto

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Giallo Storico<br>
"Il segreto dei Lanze"

Dopo il romanzo Il viaggio del 2013, lo scledense Stefano Giuseppe Ramazzotto torna in libreria con il nuovo romanzo storico Il segreto dei Lanze, un giallo storico ambientato tra Verona, Venezia, Schio e Torrebelvicino.

Giallo Storico<br>"Il segreto dei Lanze" (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)La storia prende avvio da Verona, nella prima metà dell’Ottocento dove Carlo Lanze, un giovane brillante e curioso, è convinto che l’origine delle fortune della sua famiglia - ovvero il ritrovamento di un barile pieno di ducati da parte del suo antenato Giò, poi morto annegato in circostanze misteriose - sia solo una leggenda. Deciso a scoprire la verità, inizia un’indagine. Cadute le prime ipotesi - una dote cospicua della famiglia della moglie, una ricchezza proveniente dall’usura - la scoperta del diario dell’avo gli rivela che Giò si era arricchito grazie a un’attività segreta, forse causa di alcuni suoi guai giudiziari e della sua successiva fuga dalla città. Nel tentativo di vendere la villa ereditata dal nonno, Carlo scopre che essa è solo una parte dell’antico fondo - l’altra metà è ora dei Castelli, una famiglia legata da generazioni e per motivi sconosciuti ai Lanze - e chiede aiuto a Vittoria Castelli di intercedere con il padre, convinto che la vendita dell’intero lotto risulti più appetibile. Benché sposato con Lucrezia e con una figlia di nome Lara, Carlo - pur non avendo mai avuto in passato un buon rapporto con Vittoria - si renderà conto di esserne innamorato. ma quando inizia a consultare l’archivio di famiglia, qualcuno cerca di fermare le sue indagini. "A dare inizio alla mia passione, prima per la storia della famiglia e poi per la scrittura, è stato mio padre Ermanno che è mancato nel 2014 - racconta l'autore - . Un ruolo importante poi lo hanno svolto anche città come Lonigo ed Este, nelle quali ho molti parenti conosciuti durante i 15.000 Km fatti per ricostruire la storia della mia famiglia". Il libro è già stato presentato nel Veronese e a Torrebelvicino, nell'ambito della rassegna culturale Storie nostre organizzata in autunno dall'amministrazione turritana. Un’altra presentazione è in programma domenica 6 maggio alle ore 18 al Circolo Culturale Proti in centro storico a Vicenza, nell’ambito della mostra di scultura, pittura e ceramica organizzata dalla sezione vicentina dell’Ucai Beato Claudio Granzotto e presieduta da Rosalba Pedrina. Successive presentazioni seguiranno prossimamente nell'alto vicentino e fuori provincia. E tutto questo mentre Ramazzotto sta già scrivendo un nuovo romanzo giallo, ambientato stavolta in tempi moderni ma sempre con antefatti nel passato, nel quale ancora una volta la ricerca d'archivio avrà un ruolo importante.

Giallo Storico<br>"Il segreto dei Lanze" (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)La storia inizia con un prologo, o meglio con i Prolegomeni del 1699. Le mani tremavano per il freddo e per l’ansia nella quale era precipitato, e le chiavi gli erano cadute nuovamente a terra. "Nessuno può avermi visto a quest’ora... nessuno", ripeteva tra sé e sé. Finalmente riuscì a chiudere la porta e, per la seconda volta, controllò che fosse ben chiusa. Mise nel taschino del gilet le chiavi e poi montò a cavallo. Trepidante si diresse verso casa sperando di non incontrare anima viva. Sarebbe stato difficile che qualcuno potesse riconoscerlo nell’oscurità della notte e con quella nebbia, tuttavia non si sentiva tranquillo. In un attimo si ritrovò in Piazzetta Santa Toscana e subito dopo percorse tutta via San Nazaro e oltre senza dare tregua al cavallo. Il suo cuore pompava all’impazzata e il sangue circolava a una velocità doppia del normale. Benché l’aria fosse gelida, sudava in ogni parte del corpo e la sua mente era travolta da mille pensieri. Mentre passava sul retro della chiesa di Santa Maria in Organo meditava su come organizzare il trasferimento di Anna e dei piccoli. "Una volta che saranno al sicuro, provvederò a far sparire ogni traccia. Sì, domattina dovrò fare i bagagli e con la carrozza portarli in campagna, lontano da Verona. Poi penserò al resto". Tutto era buio e silenzioso. Gli elementi, almeno loro, erano dalla sua parte. Svoltò a sinistra, attraversò il vecchio ponte di pietra sopra il ramo secondario dell’Adige e finalmente giunse alla villa. Smontò di sella e cercando di fare il minimo rumore possibile aprì la cancellata. Era così teso che anche i due falchi posti sopra le colonne di pietra gli parvero più minacciosi del solito. Tenendo Barros per la briglia si diresse verso la stalla e una volta entrato lo legò al solito asse. "Questa la mettiamo qui sotto, per il momento..." La lingua ruvida del cavallo gli procurò un gran prurito sul palmo della mano, segno che di biada non ve n’era più. "Va bene, va bene, te ne do ancora, ma stai in silenzio, da bravo". Riempì un altro paio di volte la mano sinistra di cereali, mentre con la destra continuò ad accarezzarlo. L’animale sembrò soddisfatto. Dopo avergli dato un paio di pacche sulla groppa, uscì e chiuse il portone dietro di sé. Un miagolio acuto lo fece sobbalzare e il suo cuore, già agitato, schizzò al suo ritmo massimo mentre un gatto nero gli passava davanti scivolando come un’ombra nel cuore della notte. Gli occhi gli uscirono dalle orbite e il viso divenne una palla infuocata. Una volta entrato nella sua casa, come se fosse stato un ladro, accese una candela e si accostò al canterano di noce listrato, proprio sotto la maestosa libreria. Avvicinò la fiamma, aprì uno dei cassettini, vi ripose le chiavi e lo richiuse. Poi prese un grosso volume dagli scaffali e dopo aver tolto col coltellino la porzione centrale di alcune pagine, vi inserì la chiavetta con la quale aveva serrato il cassetto. Quindi ripose al suo posto il libro. Confuso e ansioso come mai era stato nella sua vita, salì al secondo piano e dopo essersi svestito, si coricò a fianco della moglie. Proprio in quel momento Anna tossì energicamente e si rimboccò la coperta.

"Dove siete stato finora?".

"Allo studio. Dovevo finire una cosa...".

"Caro, voi siete tutto sudato. Vi sentite bene?".

"Sono solo stanco, non vi preoccupate, moglie... tornate a dormire...".

Abbiamo incontrato l'autore e dialogato con lui.

Giallo Storico<br>"Il segreto dei Lanze" (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)



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