NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Cultura e turismo, Vicenza più ricca

Non solo il rilancio della Basilica Palladiana alla fine del doppio mandato della Giunta Variati

di L.P.

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Cultura e turismo, Vicenza più ricca

Tempo di bilanci per la Giunta guidata da Achille Variati che si appresta a concludere il suo secondo mandato e "lasciare il testimone" al suo successore che sarà eletto nelle elezioni amministrative previste a giugno. Tra i vari settori che possono essere presi in esame c'è la cultura, collegata direttamente al turismo, che indubbiamente in questo decennio ha garantito alla città di fare un importante balzo in avanti, anche con importanti investimenti. Il portale www.ladomenicadivicenza.it ha voluto approfondire il tema, facendo un viaggio virtuale nei siti culturali principali che sono meta di turisti e appassionati d'arte. Abbiamo scelto i cinque più significativi, senza dimenticare anche altri luoghi di grande richiamo turistico, dalla Chiesa di Santa Corona al Museo Naturalistico Archeologico, dal Museo del Risorgimento e della Resistenza al Museo del Gioiello, sino al Museo Diocesano, che a loro volta hanno beneficiato di una crescita turistica notevole.


TEATRO OLIMPICO. Con il Pop il "teatro più antico del mondo" entra in una dimensione internazionale sotto il profilo turistico

Cultura e turismo, Vicenza più ricca (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)È stato chiamato Pop, acronimo di Palladio Olimpico Project, e rappresenta il nuovo percorso di visita del Teatro Olimpico di Vicenza, il più antico teatro coperto al mondo, meta ogni anno di decine di migliaia di turisti provenienti da tutti i continenti. L'Olimpico venne progettato da Andrea Palladio (per l'architetto veneto fu in assoluto il suo ultimo lavoro, visto che morì l'anno dopo, nel 1580) per poi essere costruito negli anni successivi ed inaugurato il 3 marzo 1595. A distanza di quattro secoli e mezzo, ecco Pop, un progetto innovativo e moderno destinato a fare scuola in tutto il mondo, visto che si tratta di un viaggio tra filmati e storie, musica e voci, video e immagini. Protagonista di questa "avventura nell'avventura" il regista e attore Alessandro Baricco, voce narrante di tutti i video, mentre il progetto è stato prodotto dalla Scuola Holden, che mira alla valorizzazione di spazi storici importanti. Si tratta di un viaggio, della durata di 45 minuti, che permetterà al pubblico - senza aggravi di costo rispetto all'attuale biglietto di ingresso al teatro - di avvicinarsi a un luogo vivendo un'esperienza, attraverso la messa in scena non di un'opera, ma del luogo stesso. Saranno visitabili virtualmente anche le scene e il palcoscenico (da sempre spazi assolutamente "off limits" per preservare il gioiello palladiano) così che il pubblico possa navigare fino agli angoli più impensabili del teatro. All'ingresso ogni visitatore riceverà in mano un tablet che lo accompagnerà, nella lingua prescelta (ce ne sono sei a disposizione), in questa nuova particolarissima esperienza: dalla sala dell'Odeo attraverso un piccolo sipario teatrale si entrerà nella sala dell'Antiodeo che ospiterà l'incontro virtuale con Alessandro Baricco, il quale racconta attraverso uno schermo, la storia e le meraviglie del teatro coperto, che poi potranno essere vista entrando nel grande Teatro.


BASILICA PALLADIANA. Dopo Goldin, torna la grande architettura con Chipperfield. E intanto riaperta la terrazza che domina la città

Cultura e turismo, Vicenza più ricca (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il 2018 è destinato ad essere un anno di grandi novità, almeno per quanto riguarda la Basilica Palladiana. Si è infatti chiusa la fortunata collaborazione tra la Giunta Variati e La Linea d'Ombra di Marco Goldin che nel gioiello palladiano ha ospitato quattro grandi mostre internazionali: la prima "Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure" (dal 6 ottobre 2012 al 20 gennaio 2013) ha richiamato 273.334 visitatori in 106 giorni di apertura, mentre "Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento" (dal 22 febbraio al 4 maggio 2014) ne ha avuti 155.520 visitatori in 72 giorni; la terza mostra "Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento" (dal 24 dicembre 2014 al 2 giugno 2015) ha registrato 301.855 presenze in 161 giorni, mentre il successo più grande è arrivato con l'ultima mostra, "Van Gogh: Tra il Grano e il Cielo" con il record assoluto di 446.218 visitatori in 183 giorni di apertura (dal 7 ottobre 2017 all'8 aprile 2018), per un totale complessivo di 1.176.927 visitatori, un record strepitoso e impensabile quando è iniziata la collaborazione.

In attesa di capire se la collaborazione con Marco Goldin potrà riprendere - decisivi in questo senso saranno i risultati delle amministrative 2018, anche se un po' tutti i candidati sindaci hanno in qualche modo aperto a tale possibilità - la Basilica Palladiana si appresta a vivere comunque un'estate da protagonista con il ritorno della grande architettura contemporanea. A distanza di dodici anni dall'ultimo grande evento, a seguito dell’imponente restauro del monumento e poi alle mostre internazionali di Goldin, la Basilica Palladiana ospiterà dal 12 maggio al 2 settembre 2018 una mostra di David Chipperfield, inglese, considerato uno degli architetti viventi a livello mondiale: il concept dell'esposizione è stato pensato per accompagnare i visitatori attraverso una selezione di 15 progetti sviluppati dagli uffici di Londra, Berlino, Milano e Shanghai. Nel frattempo è stata riaperta la terrazza della Basilica Palladiana, con orari allungati rispetto agli anni scorsi.


PALAZZO CHIERICATI. Un viaggio di quasi un'ora nella pinacoteca alla scoperta delle opere d’arte con la nuova audioguida

Cultura e turismo, Vicenza più ricca (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Tra tutti i luoghi turistici della città berica non c'è dubbio che quello che nell'ultimo decennio ha fatto "il salto di qualità" è Palazzo Chiericati, sottoposto ad una serie di interventi che ha consentito di colmare la distanza che lo separava dagli standard turistici internazionali. Per il "Chiericati" l'ultima novità presentata è stata la nuova audioguida, entrata in vigore l'1 marzo, che conduce i visitatori attraverso un vero e proprio viaggio culturale alla scoperta delle opere d’arte conservate nella pinacoteca di Palazzo Chiericati. I contenuti dell’audioguida - suddivisa in 29 sezioni e disponibile in italiano, inglese e tedesco - sono curati dal direttore onorario del museo civico Giovanni Carlo Federico Villa, voce narrante, accompagnerà attraverso le sale della pinacoteca e descriverà le opere principali per una durata di 50 minuti. Il percorso inizia dall’atrio per procedere con le sale monumentali al piano terra, per poi attraversare il giunto e raggiungere l’Ala Novecentesca con la grande sala con i sette lunettoni civici di Bassano, Maffei e Carpioni, dove si racconta il periodo d’oro della città tra ’500 e ’600, sotto il dominio della Serenissima. Si proseguirà al primo piano tra le opere di Paolo Veneziano, Battista da Vicenza, Hans Memling e Bartolomeo Montagna, per arrivare al grandioso ambiente che restituisce la decorazione della distrutta chiesa di San Bartolomeo, con importanti pale d’altare tra le quali spiccano quelle di Montagna, Cima da Conegliano e Giovanni Bonconsiglio. Si raggiungerà il piano nobile dove sono raccolte le opere dei grandi maestri della pittura veneta del ’500: Bassano, Tintoretto, Veronese, oltre alle sculture di Sansovino, Vittoria e i cristalli di rocca di Valerio Belli, per poi ammirare i capolavori del XVII secolo di Luca Giordano, Maffei, Della Vecchia e Carpioni. Si salirà nelle tre stanze dei sottotetti dell’ala nord con il lascito del marchese Giuseppe Roi, costituito dalla sua personale raccolta di dipinti, disegni e incisioni dal XV al XX secolo, ambientata in un suggestivo allestimento di casa-museo. Infine si potranno ammirare i sotterranei.


PALLADIO MUSEUM. Un "museo laboratorio" per scoprire tutti i segreti del grande architetto e delle sue opere

Cultura e turismo, Vicenza più ricca (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Un altro sito culturale, a sua volta particolarmente arricchito negli ultimi anni, ormai tappa obbligata per i turisti, soprattutto quelli stranieri è il Palladio Museum. Omaggio al grande architetto veneto e alle sue opere gli studiosi raccolti nel Centro palladiano, di proprietà del Cisa e quindi non edificio comunale, raccontano ad un largo pubblico le proprie ricerche nel mentre si stanno svolgendo e che non riguardano esclusivamente Andrea Palladio. Il Palladio Museum, come si può leggere anche nella presentazione all'ingresso, «non è il mausoleo di un eroe morto, è piuttosto un luogo dove far crescere una cultura dell'architettura, lontano dalle ciniche logiche della professione, che consumano saperi senza produrne di nuovi. Il Palladio Museum lavora su Palladio, ma senza "attualizzarlo", e men che meno proporlo come modello formale per l'oggi. Indaga il passato con gli strumenti della filologia e attenzione ai contesti, indispensabili per cercare di comprendere un mondo sfumato e lontano, e al tempo stesso vicinissimo e molto concreto, ogni volta che camminiamo fra palazzi, ville o chiese costruite secoli fa. La missione del Palladio Museum è leggere alla radice temi e concetti significativi anche nel nostro presente, rappresentandoli e discutendoli con l'orizzonte di creare una piattaforma culturale per l'architettura di domani». Finora i progetti di ricerca hanno riguardato la comunicazione, la tecnologia, il rapporto con l'economia e con il paesaggio, il disegno di organismi complessi. Essi sono temi chiave per Palladio, e sono alla base della concezione dei Quattro Libri così come dei progetti urbani, delle ville in campagna e delle chiese veneziane; al tempo stesso sono temi di una agenda contemporanea.

Negli ultimi mesi il Palladio Museum si è arricchito con sette straordinari affreschi di Giandomenico Tiepolo (1727-1804), che da oltre cinquant’anni anni erano conservati nelle residenze dei proprietari che coraggiosamente li salvarono dalle distruzioni belliche. Gli eredi, convinti dell’opportunità di un godimento pubblico di tali capolavori, li hanno destinati al Palladio Museum, che li ha collocati in un'unica stanza, nella Sala delle Arti al piano nobile di palazzo Barbarano, in continuità con le sale espositive del Palladio Museum.


TORRIONE DI PORTA CASTELLO. "Fiocco azzurro" in centro storico: l'edificio medievale ospiterà un museo-galleria di arte contemporanea

Cultura e turismo, Vicenza più ricca (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Concludiamo questa "carrellata" di siti culturale e turistici della città berica con quella che rappresenta un'assoluta novità non solo per i turisti ma anche per i vicentini che per molti secoli hanno potuto ammirare questo splendido edificio solo dall'esterno: stiamo parlando del Torrione di Porta Castello che proprio nei giorni scorsi il Comune di Vicenza ha acquisito a costo zero. La proprietà di uno dei più significativi edifici del sistema delle fortificazioni medievali della città - da cinque secoli privata e come detto ora diventata pubblica - è stata infatti ceduta dal collezionista Antonio Coppola al Comune di Vicenza, mentre l'usufrutto dell'immobile resterà per 30 anni in capo alla "Fondazione Coppola Onlus", che si occuperà della manutenzione dell'immobile e della sua gestione, trasformandolo a sue spese in museo-galleria di arte contemporanea, arte moderna e arte visiva.

Antonio Coppola si era aggiudicato il Torrione di Porta Castello per 310 mila euro all'asta fallimentare che lo aveva coinvolto, manifestando fin da subito l'intenzione di adibirlo a museo di arte moderna e contemporanea, con cessione della nuda proprietà al Comune e facendosi carico delle spese di gestione e manutenzione attraverso una fondazione per 30 anni. Ciò aveva indotto l'amministrazione comunale a non esercitare il diritto di prelazione, ma a definire con Coppola un accordo assolutamente innovativo per l'Italia, eppure piuttosto diffuso all'estero, di partnership pubblico-privato, a costo zero per le casse comunali e comprensivo di un'articolata rete di clausole a protezione dell'interesse pubblico. Tra i numerosi punti, l'accordo prevede che il Torrione sia destinato a museo d'arte contemporanea, moderna e visiva e che la fondazione garantisca a sue spese la massima fruibilità del sito da parte di cittadini e turisti, la rotazione periodica dell'esposizione di opere di artisti internazionali contemporanei, la realizzazione di almeno una mostra provvisoria affidata a curatori di prestigio, aperture gratuite per scuole e università cittadine.

 

nr. 16 anno XXIII del 29 aprile 2018

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