NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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Vicenza, 116 anni di storia in bilico

La squadra disputerà i play-out salvezza per evitare la D. Seconda asta l'11 maggio, ma rischia ancora di andare deserta

di L.P.

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Vicenza, 116 anni di storia in bilico

LE QUATTRO DATE DA SEGNARE SUL CALENDARIO

  Domenica 6 maggio (17.30) 
  Albinoleffe-VICENZA (ultima gara di campionato) 
  Venerdì 11 maggio 
  In Tribunale eventuale seconda asta per la cessione del club 
  Sabato 19 maggio (probabile ore 20.30) 
  Play-out salvezza: gara di andata (avversario da definire) 
  Sabato 26 maggio (probabile ore 20.30) 
  Play-out salvezza: gara di andata (avversario da definire) 

Centosedici anni di storia sul filo del rasoio. È in forte bilico il presente e il futuro del Vicenza Calcio, costretto a giocare in queste settimane su un "doppio tavolo", quello del campo, a caccia di una salvezza che appare sempre più complicata e che numeri alla mano potrà arrivare solamente attraverso lo spareggio play-out e quello del tribunale, dove per la prossima settimana è stato riconvocata la seconda asta per la cessione del club, dopo che la prima è andata deserta. Il portale www.ladomenicadivicenza.it ha voluto approfondire il tema, facendo il punto della situazione sia per quanto riguarda i risultati sul campo che per le vicende extra-calcistiche. Nella tabella qui a fianco abbiamo riportato l'agenda del mese di maggio con le date che segneranno il destino biancorosso.

 

Domenica finisce il campionato, già sicuro lo spareggio: da definire solo posizione e avversario. Si giocherà nei sabati del 19 e 26 maggio

Vicenza, 116 anni di storia in bilico (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il primo passo verso un "miracoloso" salvataggio, che possa garantire una continuità anche sotto il profilo sportivo, passa come detto anche dai risultati sul campo che la squadra saprà ottenere in questo tribolatissimo campionato. E qui, dalla settimana scorsa, la squadra biancorossa conosce già il proprio destino, visto che sarà in ogni caso costretta a disputare lo spareggio unico dei play-out salvezza, che vedrà coinvolte solamente l'ultima e la penultima: un cambio in corsa, rispetto alla previsioni di inizio stagione, in virtù delle 19 squadre ai nastri di partenza (dovevano essere 20) e poi dall'esclusione a torneo già iniziato del Modena. Dopo il pareggio (2-2) di domenica scorsa nel derby con il Bassano, con Giacomelli & compagni che hanno pareggiato solo al 93', la squadra di mister Lerda è rimasta da sola all'ultimo posto con 31 punti, mentre la terzultima, che in questo momento è il Fano, ne ha 35 e quindi non è più raggiungibile.

Nella corrente domenica (inizio alle 17.30) i berici sono attesi dall'ultima partita in casa dell'Albinoleffe, che tuttavia non è completamente ininfluente: se è vero che il Vicenza è sicuro di disputare i play-out salvezza, proprio per l'impossibilità di agganciare il terzultimo posto, non è invece ancora decisa la posizione finale, che poi sarà decisiva nella doppia sfida dei play-out (l'ultima in classifica gioca in casa la gara d'andata). L'unica possibilità che potrebbe portare il Vicenza a disputare i play-out da penultimo anziché ultimo classificato, prevede la vittoria della squadra di mister Lerda a Bergamo e la contemporanea sconfitta casalinga del Teramo con la Reggiana: in questo caso Vicenza e Teramo concluderebbero a pari punti, con la squadra biancorossa favorita però negli scontri diretti, avendo vinto entrambe le partite di campionato.

 

Deserta la prima asta in tribunale: la seconda convocata per l'11 maggio, le offerte dovranno essere presentate 24 ore prima

Vicenza, 116 anni di storia in bilico (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)L'altra "partita", forse ancora più delicata (il che è tutto dire...), che vede coinvolto il Vicenza in queste settimane di passione per i suoi tifosi e per tutto l'ambiente, si sta "giocando" nella aule del Tribunale di Borgo Berga. Proprio qui, la scorsa settimana, è andata deserta la prima asta indetta per l'acquisto del club, dichiarato fallito nello scorso mese di gennaio e da allora guidato dal curatore fallimentare Nerio De Bortoli per poter concludere il campionato di serie C. Nessun imprenditore o cordata si è presentata nel palazzo di giustizia di Borgo Berga con una proposta concreta. E così il giorno successivo, esattamente 24 ore dopo, come prevede la normativa, non è stato possibile procedere con l'apertura delle buste e avviare l'asta. Tuttavia già il giorno successivo il giudice Giuseppe Limitone, da mesi in continuo contatto con De Bortoli, ha convocato una nuova asta, fissata per venerdì 11 maggio, con le offerte che dovranno arrivare entro le ore 11 del giorno precedente, quindi giovedì 10 maggio, in busta chiusa. In presenza di una sola offerta il Vicenza verrà aggiudicato all’offerente al prezzo base d’asta, mentre in presenza di più offerte verrà tenuta immediatamente una gara con rialzo minimo di 50 mila euro, partendo come base d’asta dalla più alta offerta ricevuta. L’aggiudicazione definitiva avverrà trascorsi tre minuti dall’ultima offerta, senza ulteriori rilanci.

Novità non di poco conto, il fatto che il prezzo rimane lo stesso, quindi non ci sarà un ribasso d'asta, che per legge poteva arrivare fino ad un massimo del 25%. A questo punto, vista la situazione, anche la seconda asta rischia di andare deserta, anche per il fatto la situazione non è cambiata: identico prezzo e mancata sicurezza che la squadra mantenga la categoria della C, anche se in caso si retrocessione in serie D si sarebbe comunque dovuto procedere con un'altra asta. In realtà tra permanenza in serie C e retrocessione le cose cambieranno, in quella che eventualmente potrà essere la terza asta, a quel punto decisiva: base d’asta in caso di retrocessione 1,1 milioni di euro, mentre nel caso arrivi la salvezza resterà di 1,47 milioni, di cui 1,32 riguardanti il valore complessivo dei beni e del debito sportivo della società, aggiunti di 150 mila per completare l’esercizio provvisorio.

 

Dopo un mese concluso il silenzio stampa. Sino a fine stagione parlerà il d.s. Moreno Zocchi: «Tutti uniti per ottenere la salvezza»

In questa settimana novità in casa biancorossa anche sotto il profilo della comunicazione. Dopo esattamente un mese il Vicenza Calcio ha interrotto il silenzio stampa, che era iniziato il 3 aprile. Giovedì 3 maggio, nel pomeriggio, allo stadio Menti, il direttore sportivo Moreno Zocchi ha incontrato i giornalisti per fare il punto della situazione: sino a fine stagione sarà l'unico rappresentante del club di via Schio a parlare con i giornalisti, anche prima e dopo le partite, facendo da tramite per la squadra, i giocatori e la società, rappresentata dal curatore fallimentare De Bortoli.

Vicenza, 116 anni di storia in bilico (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Il rammarico maggiore - le prime parole di Zocchi - è stato quello di non essere riusciti a ripagare quello che i tifosi ci hanno dato in termini economici e di affetto. Ma abbiamo un obiettivo chiaro, ossia la salvezza, che è l'unico che ci potrebbe restituire un minimo di dignità e di restituzione dell'affetto ricevuto. Da parte mia posso assicurare che la squadra e tutte le altre componenti sono unite alla ricerca della massima unità, responsabilità e concentrazione per affrontare al meglio i prossimi impegni agonistici e alla fine per raggiungere la salvezza. Il bilancio di mister Lerda? Da quando è arrivato ha ottenuto quattro pareggi e due sconfitte, ma lui continua a non capacitarsi del fatto che la squadra in allenamento lavora con grande impegno, ma poi nelle partite non riesce ad esprimere quanto dovrebbe. Il gruppo è comunque unito».

L'attenzione del d.s. Zocchi e in tutto l'ambiente biancorosso è quello di guardare avanti con fiducia. «Sappiamo che ci aspettano i play-out salvezza - ha concluso Zocchi - domenica (6 maggio, ndr.) cercheremo di vincere contro l'Albinoleffe e poi penseremo alle due partite decisive. Certo, avremmo preferito non disputare gli spareggi play-out e salvarci direttamente, ma ci siamo messi in questa situazione e dobbiamo uscirne con le nostre forze. L'avversaria? Non ha differenza, accetteremo quella che sarà e anche giocare la prima in casa o fuori non fa molta differenza. Sapere che il risultato finale sarà decisivo anche per il futuro del Vicenza deve rappresentare un ulteriore motivo di orgoglio e voglia di vincere».

 

nr. 17 anno XXIII del 5 maggio 2018

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