NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Vicenza, iniziata l'era dei Rosso

Il Tribunale ha ufficializzato l'assegnazione del club a "Mister Diesel", già al lavoro per il rilancio del Lane

di L.P.

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Vicenza, iniziata l'era dei Rosso

I 18 PRESIDENTI NEGLI ULTIMI

50 ANNI DI STORIA BIANCOROSSA
  1967-1980    Giuseppe Farina 
  1980-1981    Francesco Farina 
  1981-1986    Dario Maraschin 
  1986-1987    Romano Pigato 
  1987-1988    Marino Molon 
  1988-1989    Gastone Celin 
  1989-1997    Pieraldo Dalle Carbonare 
  1997-1998    Giovanni Sacchetto, poi Virgilio Marzot 
  1998-1999    Paolo Scaroni 
  1999-2004    Aronne Miola 
  2004-2007    Sergio Cassingena 
  2007-2008    Sergio Cassingena, poi Gian Luigi Polato 
  2008-2010    Sergio Cassingena 
  2010-2011    Sergio Cassingena, poi Danilo Preto 
  2011-2012    Sergio Cassingena, poi Massimo Masolo 
  2012-2013    Massimo Masolo, poi Tiziano Cunico 
  2013-2014    Tiziano Cunico 
  2014-2015    Tiziano Cunico, poi Gian Luigi Polato 
  2014-2015    Gian Luigi Polato, poi Alfredo Pastorelli 
  2015-2016    Alfredo Pastorelli 
  2016-2017    Alfredo Pastorelli 
   Dall'estate 2017 ruolo vacante 
   Dal 18 gennaio al 29 maggio 2018 club in concordato fallimentare 

Il tribunale di Vicenza ha ufficializzato giovedì 31 maggio l'assegnazione del club berico a Renzo Rosso, che ora potrà procedere con l'incorporazione del Bassano, di cui è stato presidente e patron per 22 anni. Primo passo, previsto già nei prossimi giorni, l'iscrizione del nuovo club da un notaio, che consentirà poi di andare avanti con tutte le altre procedure, a partire dai nuovi e vecchi contratti di giocatori, staff tecnico e dirigenziale. Il portale www.ladomenicadivicenza.it ha voluto approfondire il tema, ricostruendo i concitati giorni di questa settimana, ma soprattutto per capire gli sviluppi futuri per il calcio a Vicenza.

 

Dopo due aste deserte, quella del patron del Bassano è stata l'unica offerta presentata per rilevare il club biancorosso

Qualche tifoso biancorosso, sui vari profili social, ha definito Renzo Rosso un "salvatore". Un appellativo che è esagerato solo fino ad un certo punto visto che quella dell'imprenditore vicentino è stata anche l'unica (dopo due aste andate deserte il 27 aprile e l'11 maggio) depositata nel palazzo di giustizia berico. Tre giorni prima, lunedì 28, a distanza di una quarantina di ore dalla salvezza sul campo ottenuta dal Vicenza nello spareggio play-out contro il Santarcangelo, i consulenti di Otb Spa (Only the Brave), la holding che fa a capo delle aziende di "Mister Diesel", sono stati gli unici a presentarsi a Borgo Berga con un voluminoso plico contenente gli assegni circolari e tutta la documentazione richiesta nel bando. Nonostante i proclami della vigilia nessuno dei gruppi interessati (o almeno così avevano dichiarato) ha presentato la propria offerta: tra loro il politico vicentino Gerardo Meridio, l'imprenditore francese Brice Desjardinscon, a capo della Football ItalFrance Global Investments, e i rappresentanti della finanziaria inglese vicina alla proprietà del Southampton, controllato dalla Lander Holding del magnate cinese Gao.

Esattamente 24 ore dopo i vertici del tribunale berico hanno proceduto con l'apertura delle buste, ma essendoci solo quella di Rosso non c'è stata nessuna asta (era previsto un rialzo di 50 mila euro) ma solo la verifica del contenuto, anche se poi sono state chieste altre 48 ore per l'analisi del contenuto, sino ad arrivare al "via libero definitivo" di giovedì mattina con il tribunale, che ha ritenuto congrua la documentazione. L'offerta inserita nella busta da Rosso è di 1 milione e 100 mila euro, che significa l'acquisto del ramo d'azienda del club senza il titolo sportivo, potendo già contare su quello del Bassano Virtus, che fa parte della stessa categoria calcistica. In questo modo tutti i dipendenti dell'area sportiva, compresi dirigenti e calciatori, con contratti oltre il giugno 2018 risultano svincolati e quindi non più legati al club. Per quanto riguarda i giocatori, Romizi aveva un contratto sino al 2020, mentre i portieri Valentini e Fortunato, il difensore Magri e gli attaccanti Giacomelli e Ferrari sino al 2019.

 

Stefano Rosso su Instagram da New York: «Alla fine i risultati metteranno d'accordo tutti: progetto interessante, ora lavoriamo a testa bassa»

Vicenza, iniziata l'era dei Rosso (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Nell’era globalizzata dei social, ci si può parlare a distanza, anche se si è dall'altra parte del mondo. È praticamente quanto successo con Stefano Rosso, figlio di Renzo e presidente del Bassano Virtus, che attraverso Instagram ha parlato, rispondendo al giornalista di Tuttosport, Marco Bo, del futuro del Vicenza Calcio e della fusione con il Bassano, che porterà la squadra di serie C a giocare allo stadio Menti. Per Rosso junior è una tradizione, prima di andare al lavoro a New York, quella di aprire una diretta sul social di foto e video e rispondere alle domande, direttamente dalla metropoli statunitense, su temi calcistici ma non solo. In questo caso il tema, inevitabilmente, è stato quello del "grande progetto" della sua famiglia di rilanciare le sorti del Vicenza Calcio.

«Nei giorni scorsi ho pubblicato una lettera aperta dove abbiamo spiegato cosa ci ha spinto a muoverci in questa direzione. A Bassano resterà sicuramente il settore giovanile e vedremo il da farsi sul resto. Per quanto riguarda il Vicenza faremo del nostro meglio e per riuscire a realizzarlo bisognerà fare un passo alla volta. Le cose belle vanno create con i tempi giusti. Quello che è certo è che ci vorrà tanta pazienza da parte di tutti. La verità è che le persone serie col tempo riescono sempre a fare bene».

A Stefano Rosso sono stati riportati anche i "mugugni" dei tifosi del Bassano, una parte dei quali stanno anche pensando di ricorrere ad un avvocato per tutelare i loro diritti ed evitare che la Virtus possa scomparire dal calcio professionistico. «I tifosi - ha concluso Rosso junior - devono fare i tifosi, gli imprenditori gli imprenditori. Poi se arriveranno i risultati metteremo tutti d’accordo. È un progetto molto interessante e l’unico segreto è lavorare a testa bassa». 

 

La nuova società avrà il "cuore giallorosso": in arrivo Seeber, Schena e Fassanelli. Tra le ipotesi il ritorno di Paolo Bedin come nuovo direttore generale

La palazzina di via Schio, dove si trova la sede del Vicenza, all'interno dello stadio Menti, è vuota. Ma presto potrebbe rianimarsi visto che la "struttura bassanese" in capo alla famiglia Rosso potrebbe trasferirsi a breve dalla rive del fiume Brenta al capoluogo berico. Il "cuore" del nuovo Vicenza sarà formato dagli attuali dirigenti giallorossi, che così bene hanno gestito il sodalizio del Grappa negli ultimi anni, in cui hanno sempre guadagnato i play-off promozione, sfiorando in alcune occasioni la promozione in serie B.

Un ruolo importante sarà affidato di un uomo di grande fiducia della famiglia, il d.g. (ex d.s.) Werner Seeber, 54 anni, legato a un altro anno di contratto, che potrebbe diventare il responsabile dell'area tecnica, magari affiancato da un dg o amministratore delegato con competenze più di carattere economico-finanziario. Per questo ruolo sarebbe già iniziato il casting e l'idea è di individuare un nome di sicuro impatto anche per un progetto ambizioso a lunga scadenza: in un'ampia lista c'è anche Sergio Gasparin, ex dg biancorosso, che a Vicenza ha fatto la storia nell'era Guidolin. Tuttavia, allo stato attuale, il maggiore candidato nel ruolo di direttore generale sembra essere il vicentino Paolo Bedin, attualmente dg della Lega Serie B e di B Futura, già dirigente biancorosso, per il quale si tratterebbe di un ritorno: alla "corte" della famiglia Rosso, Bedin potrebbe gestire anche la ristrutturazione dello stadio Menti (ruolo già seguito negli ultimi anni a livello nazionale), che è tra i principali obiettivi dell'imprenditore vicentino, che dopo le elezioni del 10 giugno potrebbe incontrare il nuovo sindaco di Vicenza.

Con Seeber potrebbe arrivare dalla città del Grappa Renato Schena, 52 anni, segretario generale e team manager giallorosso, con precedenti annate da dirigente alla Spal e al Lumezzane, grande conoscitore delle carte federali ma anche uomo di panchina e trait d'union tra squadra e dirigenza. Vista la necessità di creare un team collaudato, di questo esodo di massa potrebbe far parte anche Michele Nicolin, da una quindicina d'anni direttore tecnico delle giovanili e con già un passato al Vicenza, che avrebbe il compito di ricostruire quel grande vivaio a livello provinciale che sogna Renzo Rosso. Infine nell'esodo tra Bassano e Vicenza potrebbe esserci anche il responsabile amministrativo Sebastiano Fassanelli.

 

nr. 21 anno XXIII del 2 giugno 2018

 



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