NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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La "calda" e lunga estate di Cicero

L'assessore alle infrastrutture e alla mobilità: «Solo pochi giorni di ferie, in città si lavorerà anche ad agosto»

di L.P.

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La "calda" e lunga estate di Cicero

Per Claudio Cicero la prima estate di lavoro dopo il voto del 10 giugno, con il sindaco Francesco Rucco eletto sindaco al primo turno, si preannuncia "calda" e lunga. «Farò solamente qualche giorno di vacanza, si lavorerà a gran ritmo anche durante il mese di agosto», annuncia al portale www.ladomenicadivicenza.it il 57enne assessore alle infrastrutture, a cui sono state affidate anche le deleghe a mobilità urbana, trasporti, lavori pubblici, infrastrutture, verde pubblico e arredo urbano. Nell'intervista che segue abbiamo analizzato tutti i progetti in corso ma anche quelli previsti nei prossimi mesi

Assessore Cicero, dunque per Vicenza si preannuncia un'estate di lavori...

«Assolutamente sì, contiamo di non fermarci mai. Ad esempio nel mese di agosto contiamo di procedere anche con le asfaltature, per sfruttare il periodo con la minor presenza di auto di tutto l'anno, ma dove servirà lavoreremo anche di notte. Il piano è quasi pronto, daremo priorità alle situazioni di maggiore criticità».

Lei ha iniziato, poche ore dopo la sua nomina ufficiale, con l'eliminazione o il restringimento delle corsie dei bus in viale Verona e di fronte alla stazione ferroviaria...

«Siamo partiti con quei lavori, quasi a costo zero, che hanno necessitato solo di alcuni barattoli di vernice e la sostituzione di qualche cartello stradale. Ma che già nell'immediato hanno dato buoni frutti, nel senso che hanno reso più fluido il traffico».

La "calda" e lunga estate di Cicero (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Questo è un obiettivo che lei si è prefissato, giusto?

«Sì. La nostra filosofia è ben nota: i veicoli fermi in coda inquinano, quindi la migliore arma contro l'inquinamento è la mobilità. Nel frattempo stiamo lavorando anche su altri tratti nevralgici della città, dove contiamo di portare le modifiche già nelle prossime settimane, prima di Ferragosto».

In quali altre strade?

«In viale Dal Verme c'è l'intenzione di vietare le svolte a sinistra, proprio per rendere più scorrevole il traffico. Sulla salita di contra' Vittorio Veneto è ormai questioni di giorni per lo spostamento dei parcheggi a destra, stiamo aspettando alcuni preventivi, poi si procederà. E prima della fine dell'estate è nostra intenzione risolvere anche il nodo della viabilità in zona Araceli Vecchia, con l'inversione del senso unico in contra' Torretti».

Passiamo alle grandi opere per la città...

«Sulla tangenziale nord ci siamo espressi chiaramente: bisogna chiudere obbligatoriamente il cosiddetto "grande anello" anche con il prolungamento di via Aldo Moro. Solo quando la tangenziale esterna sarà completata, arterie come viale Dal Verme e viale del Sole saranno meno intasate rispetto ad ora, soprattutto di mezzi pesanti. Il problema dei finanziamenti? Se servirà andremo a Roma a battere cassa».

A proposito di viale del Sole: ha notizie dei lavori alla bretella, conosciuta come variante alla statale 346?

«Purtroppo no, per questo abbiamo deciso di convocare il direttore dei lavori per avere un quadro della situazione».

Quest'opera, lunga 5.3 km e che prevede un costo complessivo di 86 milioni di euro, ha visto la consegna dei lavori lo scorso 21 marzo. Si era parlato di qualche mese per le opere di bonifica e invece ne sono passati quattro...

«Infatti i lavori sarebbero giù dovuti partire e invece sono fermi. Per questo vogliamo chiarimenti al più presto».

Una delle opere più impegnative dal punto di vista viabilistico riguarderà l'ingresso nella zona ovest della città. Perché avete optato per questa priorità?

«La contemporaneità di altre opere. In tempi brevi, spero già nel mese di settembre, inizieranno i lavori a Ponte Alto con la costruzione di due rotatorie consecutive che saranno realizzate dai privati che in cambio utilizzeranno l'area dell'ex Sartori per far nascere un supermercato del Gruppo Esselunga. Nel frattempo verrà ristrutturato l'ex Hotel Europa, dove il cantiere è già in atto, mentre speriamo di risolvere il problema dello stabile fatiscente in via Frescobaldi. Con queste opere la porta ovest della città sarà meno degradata».

Come amministrazione in che modo completerete l'opera?

«Con la riqualificazione di viale San Lazzaro, dalla rotatoria di via Fermi a quella di viale Crispi: l'intenzione è quella di creare uno spartitraffico centrale continuo, con fiori e dove è possibile alberature e una maggiore illuminazione. Per questo intervento, che potrebbe durare un anno, entro novembre sarà acceso un mutuo, in sostituzione di quello previsto dalla precedente amministrazione per il secondo stralcio della riqualificazione del front-office di viale Torino, che per il momento viene congelato».

Parlando di rotatorie, lei ha già l'appellativo di "Signore degli anelli" per quanto fatto con la Giunta Hüllweck.Pensa di realizzarne di nuove?

«Partiremo sistemando due rotatorie strategiche per la viabilità cittadina, quella di viale Mazzini, davanti al Teatro comunale e quella dell'Auchan, che non è stato costruita nel modo migliore, come testimoniano i continui incidenti. Per quanto riguarda quelle nuove, la più importante sorgerà tra viale del Sole e via Brigata Granatieri di Sardegna, uno degli ultimi grandi incroci ancora con il semaforo: abbiamo già tutte le autorizzazioni, tra cui quella di Viabilità, contiamo di realizzarla in autunno per essere completata entro fine anno. Nel frattempo studieremo la fattibilità di una rotatoria nei pressi dello stadio Menti, attorno a Campo dei Nane, che coinvolgerebbe anche viale Margherita e via Trissino. Anche qui sono fiducioso».

Si parla anche della passerella davanti alla stazione ferroviaria...

«Riteniamo possa essere una valida alternativa a un attraversamento pedonale a chiamata che finirebbe con il gravare nella viabilità, molto intensa a tutte le ore. L'alternativa poteva essere il sottopasso ma è da escludere perché significherebbe bloccare per mesi la zona».

Come vede il viadotto viario dell'Anconetta dove c'è il passaggio ferroviario?

«È un progetto che avevo già prospettato 12-15 anni fa, dopo che io stesso avevo spostato la fermata dei treni più avanti e più indietro per limitare il tempo di chiusura delle sbarre. Anche qui la soluzione del sottopasso è improponibile, mentre la costruzione di un viadotto non avrebbe impatti sulla mobilità cittadina».

Passiamo ai problemi emersi durante quest'estate. Il primo riguarda gli sfalci di erbacce e vegetazione troppo alta...

«In tema di manutenzione abbiamo ereditato una situazione pregressa non proprio ottimale, anche se a pesare soprattutto le condizioni meteo di quest'estate, caratterizzate da un'alternanza di piogge continue e giorni assolati: il rischio è di dover passare da 3 a 5-6, o addirittura forse di più, sfalci l'anno, con aumenti di costi notevoli. Comunque i cittadini hanno ragione, giusto tenere la città in ordine. È nostra intenzione coinvolgere agronomi e altri specialisti in un piano complessivo».

Un altro dei problemi tornato di attualità in questi riguarda i dossi, che stanno creando soprattutto problemi alle ambulanze...

«È vero, l'allarme ci è stato lanciato dai responsabili del Suem 118. Stiamo monitorando la situazione, soprattutto nell'arco di un paio di chilometri attorno all'ospedale. In effetti alcuni di questi sono troppo alti e fuori norma, come ad esempio quello situato di fronte alle celle mortuarie».

Cicero, siamo alla fine dell'intervista: ci siamo dimenticati qualcosa?

«Sono stato nominato assessore alle infrastrutture e in tal senso le opere saranno tante e presto annunceremo un primo elenco. Intanto per quest'estate, come abbiamo visto, il lavoro non manca».

 

 

nr. 28 anno XXIII del 21 luglio 2018



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