NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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"Ti tasi sempre. Ti parli mai"

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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"Ti tasi sempre. Ti parli mai"

Che cosa ha scatenato la sua curiosità di approfondire questo tema?

"Ti tasi sempre. Ti parli mai" (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"Mi sono chiesta: in quale modo il periodo Vargas ha avuto riflessi nell’essere di quelle persone e dei loro discendenti? Cosa era accaduto e perché? Il motivo di tale persecuzione era il governo Vargas o si doveva cercare nei dissapori tra le famiglie? Di cosa si aveva paura? La riluttanza di parlare di questo periodo era tangibile, perché, proprio in quel momento, si dovevano far conoscere nomi e episodi che tante volte potevano portare alla luce dissapori tra vicini, parenti e conoscenti. Ho conosciuto due persone che sarebbero diventate molto importanti, il signor Alfredo Seganibazzi e il signor Vitório Pozzobon. Siamo diventati amici e loro mi hanno confidato molti episodi vissuti in quel periodo".

Quali sono le origini delle sue ricerche?

"Il mito dell'immigrazione italiana nel sud del Brasile cominciò a partire dalle celebrazioni del suo centenario nel 1975 quando ebbe inizio un'esplosione bibliografica del fenomeno migratorio nel Brasile meridionale. Questa venne raccontata in gran parte da religiosi e si tramanda tra diverse generazioni dei discendenti italiani fino ai giorni nostri. In queste opere storico-letterarie la storia è piena di sofferenze, disagi, frustrazioni, promesse non mantenute e racconta l’isolamento degli immigrati nelle foreste brasiliane, oltre alle loro eccellenze etniche e al forte spirito di religiosità. Nel resoconto globale delle contraddizioni, i fallimenti quasi scompaiono. Ciò che vediamo sono le innumerevoli tribolazioni che migliaia di italiani hanno subito da quando hanno lasciato l'Italia fino al loro arrivo in Brasile, ma che alla fine hanno vinto. In un secondo momento, a partire dalla fine degli anni ’90, nella revisione bibliografica alcuni miti sono infranti e la storia venne ricostruita".

È qui che si inserisce il suo lavoro?

"Nella visione di questa nuova storia si inserisce questo libro. Nel desiderio di raccontare le storie nascoste, utilizzando le testimonianze, i giornali, oltre ai documenti d’epoca. Memorie custodite all’interno delle famiglie e molte volte mai raccontate. Ti tasi sempre ti parli mai è stata una frase ripetuta molte volte dagli intervistati. Ti tasi sempre, letteralmente vuol dire tacere, non parlare, perché tante volte si sceglieva il silenzio, perché si aveva paura della rappresaglia, di essere osservato, denunciato e incarcerato".

"Ti tasi sempre. Ti parli mai" (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il titolo del libro è dunque esemplare di ciò che si viveva in quegli anni?

"Ti tasi sempre era ripetuto dagli adulti ai loro bimbi nel tentativo di far loro capire che, non sapendo parlare in portoghese era meglio non dire nulla. Ti tasi sempre se si vuole può essere usato anche dopo per raccontare i silenzi su questi episodi, le paure, le frustrazioni, le angosce. Ti tasi sempre perché c’è stato un lungo periodo di silenzio e si è parlato (e scritto) dei momenti vissuti soltanto più di 50 anni dopo".

Perché parlarne oggi, dopo tanto tempo?

"Credo che sia un nostro dovere morale raccontare la storia di questa gente, di ogni singolo individuo. Questo libro ci racconta la quotidianità delle persone, i sentimenti, le singolarità, rafforzando ancora una volta l’importanza di dare voce ai testimoni di questi fatti".

 

Catia Dal Molin, italo-brasiliana, è nata a Santa Maria, nel sud del Brasile, e oggi vive in Veneto. Laureata in Storia Specialistica all’Università Francescana di Santa Maria, ha realizzato e diretto per dieci anni Conheça a Quarta Colonia. La terra dei nostri nonni, programma di cultura italiana di Radio Imembui. Dal 1997 studia gli effetti della Seconda Guerra Mondiale sulle comunità del Brasile meridionale. È autrice del libro Senza ritorno: a emigração italiana no Brasil (2004) e curatrice del volume Mordaça Verde e Amarela: imigrantes e descendentes no Estado Novo (2005), nonché del relativo film-documentario. Il volume Ti tasi sempre. Ti parli mai sarà presto pubblicato anche in Brasile in una versione bilingue talian-italiano, alla quale hanno collaborato i Distretti Rotary Tre Venezie e Alto Adige e Rio Grande do Sul.

 

nr. 38 anno XXIII del 27 ottobre 2018

"Ti tasi sempre. Ti parli mai" (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)



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