NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Pensieri senza scarpe
e vitamine per il cuore

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Pensieri senza scarpe

Perché i pensieri "senza scarpe"?

Pensieri senza scarpe (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"Le scarpe servono per proteggere il piede da ferite e lacerazioni, oltre che per camminare e correre. Oltre alla forma (la scarpa), è però importante anche il contenuto (il piede). In questo libro mi sono interessato più del contenuto che della forma, anche perché i pensieri sono la forma sostanziale di ogni azione; di conseguenza, pensieri adeguati producono azioni adeguate. Il pensiero “senza scarpe” è un pensiero in ipotesi naturale, normale e soprattutto autentico, che nasce e si forma in una zona della consapevolezza di ogni persona, di esclusiva appartenenza e responsabilità di chi lo formula".

Quali sono secondo lei oggi i più importanti bisogni della società in cui viviamo?

"Nel Villaggio Globale come quello di oggi è come se si volesse andare a mille all’ora con una macchina che al massimo può andare a cento all’ora; ciò non solo è irrealizzabile, ma si pagano pure prezzi esistenziali disumani, dove lo stress ha raggiunto livelli insostenibili, le relazioni personali sono superficiali e formali, i sentimenti degli optional ritenuti sconosciuti o tuttalpiù irrilevanti. Senza dimenticare che, parallelamente, sale il livello della paura e dell’insicurezza e in una situazione come questa, è ben difficile ipotizzare che si possa stare bene, prima e fare bene, poi".

Che tipo di proposta offre la sua organizzazione didattica e a chi si rivolge?

"La proposta che facciamo è, prima di tutto, il recupero della Dimensione Umana, per affiancarla alla dimensione tecnologica, della quale non se ne può fare a meno, visti anche i vantaggi che quest’ultima indiscutibilmente porta. Ci rivolgiamo alla persona - e quindi a tutti - e proponiamo un percorso di Formazione Umana, con programmi di dinamica educativa innovativa mirati al controllo consapevole dello stress, delle emozioni e della mente; di seguito, indirizzati alla comunicazione e alle relazioni interpersonali per arrivare poi agli elementi di base della motivazione e della leadership. Sullo sfondo di questi programmi formativi, nascono e si formano i pensieri senza scarpe".

Pensieri senza scarpe (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Ha fatto molte esperienze di formatore, ma ha anche imparato tanto dai suoi allievi?

"La didattica formativa dalla quale provengo e che ho poi sviluppato assieme a mia moglie, Patrizia Serblin, è quella di Marcello Bonazzola. Ricordo che un giorno gli chiesi cosa avrei dovuto fare per diventare un buon formatore; lui mi rispose, lapidario: “Impara dai tuoi allievi e insegna quello che hai bisogno di imparare”. Pensavo fosse una provocazione, ma poiché mi fidavo di Ma.Bo, volli provare quello “strano” approccio e una volta provato non l’ho più abbandonato; in “Pensieri senza scarpe” ho inserito un passaggio che dice che I Maestri non ci sono; l’unico Maestro è quello che vive dentro di te".

Ci racconti il senso e la storia dell'Istituto Serblin per l’Infanzia e l’Adolescenza e dell’Istituto di Dinamiche Educative Alternative.

"Nel 1976 Patrizia Serblin, al termine di una bellissima esperienza tenuta proprio da Marcello Bonazzola, il corso di Dinamiche della Mente e del Comportamento, volle fondare un’associazione che potesse dare anche ai bambini e agli adolescenti le stesse opportunità di “conoscere e/o ritrovare se stessi e mantenersi tali” che quel corso dava agli adulti. A distanza di oltre 40 anni siamo ancora qui, a testimonianza che l’essere umano non muta, nella sua sostanza. Con l’Istituto di Dinamiche Educative Alternative, invece, proponiamo training di formazione professionale e personale ad aziende, società sportive, banche, professionisti; di recente, l’Istituto ha operato anche con il Tribunale di Vicenza, d’intesa con il presidente Alberto Rizzo".

 

L'Istituto Serblin per l’Infanzia e l’Adolescenza è nato come libera associazione a Vicenza nel 1979 con lo scopo di sostenere, coordinare, promuovere, creare, dirigere le iniziative in campo sociale con particolare riferimento alle iniziative nei confronti dell’infanzia e a quelle dirette alla creazione di correlazione adeguate nell’ambito dei nuclei familiari, tra i componenti gli stessi, e tra i nuclei familiari e le istituzioni scolastiche. Attraverso programmi di Dinamica Educativa Innovativa per i bambini dai 4 ai 10 anni e per i pre-adolescenti e gli adolescenti dagli 11 ai 18 anni, vuole permettere al bambino e all’adolescente di “crescere consapevole delle proprie capacità, fiducioso nelle proprie possibilità e con un costante atteggiamento mentale positivo” in aderenza ai contenuti del Seminar di Dinamica Mentale Base secondo il metodo del dottor Marcello Bonazzola.

 

nr. 07 anno XXIV del 23 febbraio 2019

Pensieri senza scarpe (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)



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