"Era un uomo di grande sensibilità in grado di interpretare al meglio il compito istituzionale di esportare l'arte austriaca fuori dai confini, per percepire esperienze diverse"
Giobatta Meneguzzo
Al centro dei suoi interessi era l'arte contemporanea e il suo polo d'irradiazione lo rappresentava, fin dal 1990, il Museo Casabianca di Malo, nella figura del suo direttore, Giobatta Meneguzzo. Se n'è andato Aldemar Schiffkorn (Trier 24 luglio 1945) personalità della cultura, che poneva il suo pensiero al servizio dell'idea che l'arte rappresenta un linguaggio d'apertura e di fusione tra artisti e Paesi. Grazie alla sua attività si sono aperti i rapporti con la sua città Linz, capoluogo dello Stato federato dell'Alta Austria, e per la sua passione si sono stabilite relazioni, promosse mostre ed eventi culturali testimoniati, negli anni che vanno dal 1990 al 2008, dall'interscambio di esperienze tra artisti europei. Lo dice tra altre, la mostra triennale 2000-2003 "Retrovie-Avanguardia 1918/2000. Dalle trincee all'Europa", un modello di integrità artistica, incentrato sull'interagire di 32 artisti dell'area mitteleuropea, un evento inedito e pensato per essere itinerante, fino a coinvolgere nelle tappe la Repubblica Ceca, l'Austria e la Slovenia.
Quindi a lui si deve l'Atelier "Domus Artium" adiacente al Museo Casabianca, che ospita artisti di nazionalità diverse, che hanno testimoniato la loro attività con mostre, tra le quali emerge "San Giovanni Nepomuceno", esposizione itinerante approdata anche al Parlamento Europeo a Bruxelles.
Foto: con Meneguzzo e Rigoni Stern ad Asiago (2000).