Sulla carta Edoardo Zamponi riversa interamente la sua creatività. La sollecita con la cera, il pastello, la sanguigna e la ruggine fino a comporre dei quaderni bloc-notes, pagine e lavori più complessi. Taccuini e quaderni si appoggiano e si integrano al loro supporto, costituendo un’opera unica e aperta. Nei quaderni la pagina richiama e trasforma immagini e organismi che evolvono nello spazio e nel tempo; ne risulta un palpitare fra stratificazione ed accumuli e la pagina sollecitata da altre pagine, realizza altre forme e organismi. Sulle carte, fragili per natura, si depositano solchi, macchie e linee, oggetti che si integrano per essere materia unica, flessibile e dotata di forza ed energia di una consistenza armata. Per metamorfosi, la carta si trasforma in organismo. Se arma rappresenta «qualsiasi oggetto di cui l’uomo si serve come mezzo materiale di offesa o di difesa», ciò che le Carte Armate trattengono è precisamente questa necessità di difendere il loro centro profondo - la loro intensità - nelle forme di un lavoro paziente, insieme raffinato e rigoroso.
Edoardo Zamponi si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Roma con Toti Scajola. Ha esposto in importanti gallerie d’arte di tutta Italia.
Mostra a cura di: Loredana Perego e Andrea Lupi.