NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Flow

Arte contemporanea Italiana e Cinese in dialogo
Basilica Palladiana
Orario: giovedì 17-21, venerdì 17-22, sabato e domenica 10-13 e 17-22
Chiude il 7 maggio
Apertura sabato 25 marzo 2017
A cura di Maria Yvonne Pugliese e Peng Geng

di Maria Lucia Ferraguti

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Flow

È già nel titolo Flow la seconda edizione della mostra che apre i battenti ora in Basilica Palladiana a garantire, dopo l’edizione del 2016, lo scorrere del pensiero attorno all’idea di un fertile percorso della creatività contemporanea tra Italia e Cina. Flow riporta in una posizione centrale l’interesse dell’artista, il lavoro di ricerca e il suo rapporto con la realtà e su questa idea fa evolvere nell’esposizione lo sviluppo armonico di modi e di esperienze culturali tra i due Paesi. Influiscono sulle 28 opere selezionate di 24 artisti lo spazio e il loro rapporto con la mutevolezza della luce naturale proveniente dalle ogivali finestre del salone monumentale dei Quattrocento.

Flow (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)I curatori Maria Yvonne Pugliese, gallerista e critica, e Peng Feng, docente di Estetica all’Università di Pechino, hanno privilegiato l’attenzione posta sul valore essenziale dell’opera d’arte affermando la priorità dell’oggetto rispetto alla sua interpretazione critica. Così la mostra riflette l’impostazione scelta dai curatori di rappresentare il nostro tempo e l’adesione all’aggregarsi d’insolite materie ed oggetti vari, dalle forme improbabili, capaci di dilatare la conoscenza per le insolite particolarità, dalla ceramica al neon, quindi plexiglas e lana, poi transitando per la carta e la tela arrivando alle tecnologie digitali, quindi rivisitando il liquido antigelo e i profilati d’alluminio, e le performance, tutti in grado di alimentare nuove capacità percettive nell’osservatore e di rappresentare il nostro tempo. Ecco quindi che gli artisti trovano corrispondenze inaspettate, anticipate da Yvonne Pugliese: “Mi piacerebbe che il visitatore si interrogasse sui perché di una scelta, di un materiale, del colore o del bianco nero. Se è vero che noi non abbiamo posto alcun tema obbligato agli artisti, il risultato è che spontaneamente molti di loro hanno manifestato convergenze non prevedibili”.  Per esiti di una medesima poetica e per formazione, entrano relazioni tra le opere, e così, sulla lontana idea di una bottega-laboratorio del passato, Bertozzi&Casoni in Brillo box con pappagallini,  del 2016, monumentale ed ironica ceramica policroma è accostata a Cercando il DAO di Chao Brothers che interpreta la storia della Cina attraverso 108 scarpe giganti di terracotta. Anche Piero Gilardi conEcoagorà trova l’intesa con la poetica cinese di Shan Yang, artista di Pechino, nella lunga tela esposta Remnant Mountain di 14 metri. Arcangelo Sassolino pone le doti di ingegnere nel campo della creatività nel trovare i limiti meccanici della materia e presenta al centro del salone Afasia una piccola macchina di una serie che si accosta alla poetica dell’opera di Li Wei. La scritta Aching, proiezione di luce laser verde di Arthur Duff, sullo straordinario soffitto a carena rovesciata del salone, trova consonanze nelle multiple visioni degli acetati colorati di Francesco Candeloro, posti a terra e alle finestre, trasformando con il modulato passaggio della luce la poetica dello spazio. Partecipano gli artisti italiani Bertozzi&Casoni, Francesco Candeloro, Angelo Formica, Piero Gilardi, Francesco Ionda, Enrico Iuliano, Eva Marisaldi, Margherita Morgantin, Roberto Pugliese, Dania Zanotto, Cristina Treppo e i vicentini Arcangelo Sassolino, Simone Crestani, Arthur Duff. Sono stati invitati gli artisti cinesi Aniwar Mamat, Bu Hua, Chao Brothers, CuiXiuwen, Gen Xue, Li Binyan,Shang Yang, Tian Xiaolei, Yuan Gong.  

La visione delle opere e le installazioni si intrecciano con la performance di Giovanni Morbin, domenica 26 marzo ore 18.

Riprende il 24 marzo FLOW TALK con il dialogo tra i filosofi Marcello Ghilardi e Riccardo Caldura nell’approfondimento di questa parola e sulla parola del titolo.

Il progetto è dell’Associazione Culturale YARC con il sostegno del Comune di Vicenza e dell’Istituto Confucio di Venezia.

Con la partecipazione di ASLC Progetti per l’Arte, Galleria Bonelli e EGG Gallery.

Flow (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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