Osservare da vicino la figura femminile e la qualità della pittura italiana dell’Ottocento rappresentano la caratteristica della mostra La donna nella pittura italiana dell’Ottocento.
Una trentina di opere sul tema femminile fra stili, immagini e storie, può iniziare dall’omaggio alla romantica e rara figura della donna pittrice nell’atelier, dipinto di Giovanni Panza, propria della pittura napoletana dell’epoca. Il bel volto sorridente di una donna inserita nella società borghese è La parigina di Pietro Scopetta, pittore vissuto nella capitale francese, attratto dal richiamo della Belle Epoque e dall’impressionismo; il nudo di una giovane donna dalle braccia alzate sul letto di Attilio Toro è posto vicino al Nudino del medesimo autore, nella grazia di un corpo perfetto e levigato dalla luce. Nel dipinto Preparazione alla danza Lucius Rossi pittore abile influenzato del Romanticismo e della pittura di Mariano Fortuny, appare, nella postura della giovane vestita da tessuti preziosi, un modello. È del milanese Paolo Sala Pastorella, femminile figura racchiusa tra il salire dei prati e i monti; quindi L’attesa di Vittorio Emanuele Bressanin pittore che ottenne a Milano il premio principe Umberto nel 1894: la figura immobile traduce nel fasto delle vesti un momento di sospensione. Sono dipinti da Achille Beltrame, vicentino dalla notorietà internazionale, La raccolta dei Fiori dove affida alla pittura la sua dote comunicativa, calando nel naturalismo la figuretta sul prato, e Lavandaie sul lago di Como in cui pone l’attenzione su tematiche sociali, immergendo le figure nell’armonia di una serena luminosità veneta.