NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Ricordare la Grande Guerra

Dieci cori a Cima Grappa

di Gianni Celi

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Ricordare la Grande Guerra

Cent’anni fa, tra il 15 ed il 23 giugno si combatteva, sul fronte del Monte Grappa, la terribile “Battaglia del Solstizio” che doveva portare allo sfondamento della linea d’arresto italiana dopo la rotta di Caporetto dell’anno prima, per permettere all’esercito austroungarico di invadere la pianura e porre fine alla Prima grande guerra mondiale. Per ricordare quei tragici momenti, sabato 23, saliranno in quell’insanguinata montagna ben dieci cori per l’undicesima edizione di “Bassano inCanto”, inserita anche nel circuito della –festa Nazionale della musica 2018, e che saranno impegnati, in luoghi diversi, dalla 14 alle 21.

“Poiché il Grappa fu uno dei principali teatri di quella strenua difesa – afferma Davide Padovan, presidente del Coro Bassano – porteremo lassù tanta gente intrattenendola, con esibizioni canore, nelle chiesette alpine di San Giovanni, Lepre e Cibara. Saliremo poi a Cima Grappa, dopo l’omaggio dei dieci cori partecipanti alla parte italiana ed a quella austroungrica del Sacrario e tutti ci raccoglieremo in preghiera attorno alla Madonnina del Grappa”.

Ricordiamo che il Sacrario del Grappa, realizzato tra il 1932 ed il 1935, contiene i resti di 22.950 soldati fra italiani ed austroungarici. Nella parte a sud si trovano 12.615 italiani morti, di cui 2.283 non identificati. Nella parte a nord, invece, sono ospitati i resti di 10.295 austroungarici, di cui soltanto 295 identificati.

Ricordare la Grande Guerra (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“La memoria di quei tragici fatti, rinnovata tra canti alpini, popolari e religiosi – dice l’assessore alla cultura del Comune di Bassano, Giovanni Cunico – non può che essere un commosso ricordo e un monito potente contro tutti i conflitti che mettono gli uomini gli uni contro gli altri. Grazie allora al Coro Bassano, impareggiabile organizzatore, grazie ai Cori ospiti che arriveranno dal Trentino, dal Friuli Venezia Giulia, dalle province di Vicenza, Padova, Belluno e Treviso e che ascolteremo tutti con l’emozione del ricordo e la serenità ispirata oggi da quei luoghi ridiventati verdi”.

Ricordare la Grande Guerra (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“La nostra Valle del Brenta – ricorda il sindaco di San Nazario, Ermando Bombieri – come l’Altopiano di Asiago ed il Massiccio del Garppa, istoriata con capitelli, lapidi e monumenti recanti i nomi di tutti quelli che non ci sono più, da cento anni prega per loro, da cento li ricorda, da settant’anni li ringrazia per il periodo di pace che ha fatto seguito al loro sacrificio”.

Ricordare la Grande Guerra (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“I canti della Prima guerra mondiale sono la voce di un’anima ferita a morte – spiega Paolo Perenzin, sindaco di Feltre – che tuttavia, mentre i corpi muoiono e vengono mandati al macello, riesce con una forza miracolosa, verrebbe voglia di dire più che umana, a rimanere aggrappata alla vita perché vada avanti”.

E chiude il sindaco di Pove del Grappa, Orio Mocellin che, rivolgendosi ai coristi dice: “Sarà bello abbandonarsi all’eco provvidenziale delle vostre canzoni che farete risuonare fino a notte fonda e di colpo tacere, lasciando che gli attimi di successivo silenzio, facciano decantare anche in me quei sentimenti di riconoscenza per gli eroi di un tempo, a mantenere l’eredità dei quali a noi non servirebbero che semplici gesti di quotidiano rispetto reciproco. Grazie per il vostro impegno, evviva l’inCanto delle vostre voci”.

Ricordare la Grande Guerra (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Vediamo allora il programma di questa maratona canora che ha visto come organizzatore emergente Lino Lanzarin. Le esibizioni prenderanno il via alle 14 nelle tre chiesette del Massiccio. I cori canteranno in ognuna di queste chiese, a rotazione, gli stessi quattro canti programmati. Alle 18,30 ci sarà il trasferimento, a gruppi, nel Sacrario italiano ed in quello austroungarico. Alle 21 i dieci cori si raccoglieranno attorno alla chiesetta della Madonnina del Grappa e, dopo la messa, che sarà concelebrata da Mons. Andrea Guglielmi, parroco di Bassano e da Don Enrico Bortolaso, parroco di San Vito, tutti i coristi chiuderanno il pomeriggio canoro con la celebre canzone di Bepi De Marzi “Signore delle cime” ed il “Silenzio”. Un concerto di quindi trombe porrà fine alla serata con gli inni nazionali italiano ed austriaco.

Ed ecco invece quali saranno i dieci cori che allieteranno questo magico evento. Cominciamo dal Coro Bassano, diretto dal maestro Bruno Marin che si esibirà in sintonia con il Coro Breganze, di Filiberto Zanella. Seguono poi il Coro Ana di Cittadella con Luigi Rattin; il Coro Ana Piave, di Feltre, con Aldo Speranza; il Coro Ana Novale di Valdagno, con Michele Segato; il Coro Oio, di Santa Giustina di Belluno, con Francesco Dal Molin; il Coro Voce Alpina di Onigo di Treviso, con Stefano Pellizzer; il Coro 7 Larici, di Coredo-Predaia, Trento, con Danilo Deromedi; il Coro Ana Marostica, con Mariano Zarpellon; il Coro Solo Voci della Vallata feltrina, Belluno, con Pio Sagrillo ed il Coro Monte Sabotino di Gorizia, con Roberto Lizzio.

 

nr. 23 anno XXIII del 16 giugno 2018

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