Gli esempi calligrafici di Alberto Caregnato appaiono l’ultima espressione della continuità protratta nel tempo, a partire dall’iniziale incontro di oltre quindici anni fa con Norio Nagayami, il maestro nipponico di calligrafia giapponese. Ed è a Padova che la rivelazione iniziale dell’attitudine alla calligrafia diventa per Caregnato un esito naturale e totalizzante, tale da coinvolgere e superare gli anni dedicati alla pittura e alla scultura. Le opere calligrafiche dell’artista conducono all’arte del segno “in sé e per sé” nella continuità del legame delle lettere con la millenaria storia scritturale, riprendendo il valore del gesto “che – afferma Caregnato - è nel fondo dell'ideogramma una sorta di traccia figurativa evaporata, e il gesto del pittore, delcalligrafo fa muovere il pennello secondo il
proprio corpo…”. Ecco la gestualità di Caregnato, sciolta nella potenzialità del segno sullo sfondo colorato in giallo e rosso mentre genera nell’istintivo percorso del nero un astratto ritmo compositivo. Egli conosce il segreto dell’arte calligrafa che rende artistica la scrittura nell’armonica fusione di occhielli, legature, aste e svolazzi e il valore dell’insieme dell’occorrente di pennelli da calligrafo grandi e piccoli, ma anche il vivo impegno per la carta. Una scelta ardita per un supporto tale da reggere un segno istintuale che, nel realizzarsi, si accorda con la sensibilità del calligrafo, modula lettere dinamiche e qualifica la bellezza della superficie. È risaputo come il pennello del calligrafo si contrappone nettamente alla spada. Più artisti americani, da Hartung dall’”energia pura”, a Motherwell, sono stati conquistati dall’arte calligrafa. Mirato è il titolo della mostra “Retrospettiva di pittura, scultura, calligrafie” che conduce alla lunga storia artistica di Caregnato, scorrendo dal primo premio alla veneziana Fondazione Bevilacqua La Masa nel ’70 e nel ’71 il Premio ex aequo, all’esposizione personale al Palazzo dei Diamanti a Ferrara, allestita dal Comune nell’84, fino alla proiezione dei suoi lavori presentati nella “Petite Salle” del Centre G. Pompidour a Parigi nell’88 e le esposizioni della Rassegna d’arte contemporanea nella Villa Contarini a Piazzola sul Brenta nel 2014/2016. Nelle pitture, Caregnato ingloba motivi fantastici, orientali, mitologici e medioevali filtrati dalla storia dell’arte, ed esiti di pittura astratta dal segno già vicino alla calligrafia. Poi è l’incontro con la scultura nei piccoli bronzi di animali, dai corpi pregnanti di arcaica forza nordica.

Possibilità di dimostrazione pratica di esempi di calligrafie e coinvolgimento eventuale del pubblico. Orari: da martedì a venerdì 16.30-19.00 sabato e domenica 10.30-12.30.