I NUMERI DEL BACINO AGNO-GUA' |
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Comuni interessati: | Arzignano e Trissino |
Costo dell'opera: | 44.650.000 euro |
Volume dell'invaso: | 4 milioni di metri cubi |
Lunghezza area bacino: | 3.100 metri |
Area complessiva bacino: | 1 milione di metri quadrati |
Inizio lavori (previsione): | primavera/estate 2012 |
Durata lavori (previsione): | 4-5 anni |
Fonte: Consorzio Alta Pianura Veneta |
(C.R.) Parte dal Vicentino la realizzazione delle casse di espansione anti-alluvione. Dopo il via libera ufficiale da parte della Regione, in ordine di tempo sarà infatti il bacino Agno-Guà, dai nomi dei due fiumi, collocato a cavallo tra i comuni di Trissino e Arzignano (frazione di Tezze), la prima mega-opera che non è solamente la prima nel Vicentino, ma anche in Veneto. Il costo complessivo è di 44 milioni e 650 mila di euro, suddiviso in vari stralci: il primo finanziamento ufficiale, approvato dalla Giunta Regionale, ha riguardato il progetto definitivo, costato tre milioni e mezzo.
L’intervento è finalizzato alla riduzione del rischio idraulico di tutti i comuni dell'ovest vicentino, ma anche della Bassa Padovana e dal Basso Veronese, e comprende circo un quarto dell'intera regione. L’opera consiste, attraverso l’asporto e la commercializzazione del materiale di scavo, nella realizzazione di due bacini di laminazione in linea, nonché dei relativi manufatti di regolazione, oltre al miglioramento di tutta l'area. Il progetto complessivo, uno dei più grandi in Italia (almeno tra quelli artificiali), che prevede un invaso totale di circa 4 milioni di metri cubi, esteso su poco più di un milione di metri quadrati, pari a mille ettari. Sull'opera c'è già nero su bianco: la previsione è che i lavori, appaltati dal Consorzio Alta Pianura Veneta, inizino nella tarda primavera 2012, quindi prima dell'inizio della prossima estate. Conclusione prevista entro 4-5 anni, a cavalli tra il 2016 e il 2017.
Giorgio Rancan (sindaco di Trissino): «Grande impegno per senso di responsabilità»
Come detto è Trissino uno dei due comuni coinvolti, a livello di territorio, nella cassa di espansione dell'Agno-Guà, con il circa il 60% dell'area complessiva mentre il rimanente 40% si trova nel comune di Arzignano. Il sindaco Giorgio Rancan non si tira indietro: «Si tratta indubbiamente - spiega - di un'opera ingente, che potrebbe proseguire per quattro-cinque anni, con tutti gli svantaggi derivati dal caos provocato dagli interventi stessi e dal traffico provocato dai mezzi pesanti. Tuttavia da parte nostra c'è un senso di responsabilità e riteniamo che si tratti di un'opera indispensabile per mettere in sicurezza l'area dell'ovest vicentino, che è densamente abitato e altrettanto industrializzato, ma anche buona parte delle province di Verona e Padova, nei versanti sud. Si tratta di un grande impegno per un bene comune».
Non ci sono, almeno sulla carta, vantaggi per il comune di Trissino dalla realizzazione del bacino di laminazione. A confermarlo è lo stesso primo cittadino, che spiega: «Nessun ostacolo da parte nostra, anzi piena collaborazione con la Regione veneto e gli altri enti collegati, soprattutto dopo la conferma che quello dell'Agno-Guà rappresenta il primo bacino di laminazione che verrà costruito in Veneto. Io e il sindaco di Arzignano (Giorgio Gentilin, ndr.) siamo in continuo contatto, anche con il Commissario per il superamento dell’emergenza alluvione Perla Stancari, che in questi mesi abbiamo incontrato più volte (l'ultimo vertice è avvenuto mercoledì 9 novembre a Verona, ndr.) per fare il punto della situazione. Con l'iter ormai iniziato, si parla dell'inizio dei lavori tra la primavera a la prossima estate. Noi siamo dell'avviso, sin dall'inizio, che importante è fare presto: io comunque ci metterei la firma che i lavori iniziassero davvero tra sei mesi».
«Di quest'opera, che risolverà per sempre il rischio alluvione - conclude il sindaco di Trissino - noi preferiamo vedere il lato positivo, soprattutto per motivi di sicurezza. Un altro vantaggio è sicuramente il miglioramento anche sotto il profilo ambientale: il progetto di riqualificazione prevede infatti il raddoppio della pista ciclabile che attualmente si trova solo su un lato dell'argine. È inoltre previsto un miglioramento dell'intera zona: all'interno del bacino di laminazione verranno lasciate delle isole con verde e boschetti che in parte emergeranno durante le piene».