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Quali sono le tre priorità del suo eventuale mandato?
GIANESIN: «Sicuramente merita un occhio di riguardo il tema della sicurezza e dell’ordine pubblico. Tutti sappiamo che il territorio non è sufficientemente presidiato; le forze dell’ordine sono in continua diminuzione. Lonigo nel 2004 vantava 14 carabinieri e 10 vigili urbani, oggi ne abbiamo rispettivamente 10 carabinieri e 8. È mia intenzione battermi per riempire i 4 alloggi costruiti per l’arrivo di nuovi carabinieri, chiedendo a viva voce che a Lonigo arrivi la tenenza dell'Arma e contrastando l’immigrazione clandestina. I nostri concittadini devono potersi sentire sicuri e difesi nel loro paese. Altro settore che va curato ed incrementato è lo sviluppo e la tutela del territorio, sia da un punto di vista agricolo-ambientale, sia da un punto di vista turistico: Lonigo deve saper valorizzare le eccellenze che possiede tramite la nascita e l’organizzazione di strutture gestite da personale competente e preparato, pronto a dialogare e costruire con le realtà locali e a creare rete di servizi a livello interprovinciale. Come terzo punto non va tralasciato il settore del sociale e della salute che prevede, nel nostro programma, diversi progetti che in questi giorni stiamo esponendo alla popolazione. E poi, permettetemi visto che sono una donna, promuovere e sostenere i bandi e le proposte che promuovono le pari opportunità ed l’ascolto, l’accoglienza e il supporto sociale-psicologico, anche tramite l’attivazione dello sportello donna in collaborazione con "Donna Chiama Donna" di Vicenza e la cooperativa Immanuel».
RESTELLO: «Riportare e potenziare nella nostra Città le caratteristiche di una amministrazione pubblica accorta e vicina alla gente, mediante un attento ascolto delle esigenze, una trasparente attività decisionale ed una efficiente ed efficace risposta. Una attenzione particolare sarà rivolta alla tutela della legalità, ordine e decoro, nel rispetto di tutte le persone, senza però il falso buonismo che ha generato tanta confusione ed alcun risultato utile alla civile convivenza».
TASSONI: «Il primo punto del mio programma elettorale punta alla integrazione amministrativa di Lonigo con i comuni del Basso Vicentino, a cominciare da quelli più vicini. Questo allo scopo di recuperare un deficit di rappresentanza territoriale che negli anni Lonigo ha perso e che deve riacquistare dovendo, a mio avviso, ritornare ad essere il punto di riferimento istituzionale dell'intera area. Questa esigenza ho avuto modo di manifestarla nel corso dei tanti anni in cui sono stato sindaco di Alonte, avendo peraltro trovato in Lonigo, specialmente negli anni recenti, una porta chiusa. Il secondo punto del programma punta a dare una prospettiva a medio termine alle scelte amministrative che in questi anni sono state ancorate ad azioni di breve respiro: se noi analizziamo il Pat adottato non riusciamo a trovare un'immagine di ciò che l'amministrazione comunale vuole sia la Lonigo del futuro. Con l'apertura della Valdastico Sud e con l'arrivo della Pedemontana a Montebello Vicentino, il tratto Montebello-Agugliaro diventerà l'asse di collegamento di tre reti autostradali che costituiranno il centro di un sistema infrastrutturale di grande rilevanza a livello nazionale ed europeo. Il terzo punto riguarda la risposta alla assenza di prospettiva per i giovani: credo che nel suo piccolo o grande spazio di azione il Comune di Lonigo dovrebbe incentivare l'avvio di iniziative imprenditoriali ed occupazionali destinate ai giovani, in particolare prevedendo la costituzione di un fondo di dotazione per l'avvio di nuove start-up, mediante un bando aperto in particolare ai giovani del posto ed in secondo luogo ipotizzando mediante il ricorso a fondi europei di utilizzare, previa ristrutturazione, gli spazi dell'ex Bar Borsa come sede per lo scopo».
DAL MASO: «In primo luogo sarà fondamentale lavorare per rendere la nostra amministrazione più efficiente: riteniamo per questo strategico il potenziamento dell’informatizzazione e lo snellimento della burocrazia. Tutto ciò deve essere fatto garantendo la massima trasparenza e chiarezza. Solo con una macchina amministrativa realmente produttiva sarà possibile affrontare le altre numerose priorità di intervento. In secondo luogo siamo convinti che Lonigo abbia le potenzialità per diventare un polo turistico: la promozione dovrà fare da volano per consentire di far rivivere la città, recuperando la funzione del centro storico e pianificando un ricco calendario di eventi e attività socio-culturali, assieme alle associazioni e con le attività commerciali, coinvolgendo maggiormente anche le frazioni in questo processo positivo. Le frazioni dovranno essere valorizzate tenendo conto delle loro problematiche attraverso un intervento concreto che ne valorizzi le loro specificità. Terzo, crediamo infine nelle future generazioni, che rappresentano il cuore pulsante della città. Occorre valorizzarne il ruolo e favorirne la crescita e la formazione, sostenendo le realtà che si occupano dei giovani o che dagli stessi sono costituite al fine di creare una rete funzionale. Proprio per queste future generazioni sarà inoltre fondamentale tutelare il nostro ambiente, affrontando seriamente tematiche importanti come ad esempio l’inquinamento delle nostre preziose falde»
LAZZARI: «Le priorità sono numerose, ma volendone riassumere il discorso la priorità principale è quella di ridare dignità a Lonigo che in questi ultimi decenni è stata vergognosamente penalizzata con la grave complicità dell'amministrazione comunale. Abbiamo perso quasi tutto, tra cui l'ospedale e il prestigioso istituto di genetica per l'agricoltura Strampelli. Sono state penalizzate le vie di comunicazione, i trasporti pubblici, la stazione ferroviaria che ora rischia perfino la demolizione per favorire la famigerata Tav, fonte solo di sperpero di denaro pubblico. Per non parlare della vicenda dell'inquinamento dell'acqua potabile, dove Lonigo è stata succube dei sindaci di Arzignano, Chiampo e Trissino. Altre priorità sono poi la tutela dell'ordine pubblico e l'eliminazione del degrado in cui purtroppo è sprofondata la città».
LOVATO: «1. Ristrutturare gli edifici scolastici, le strutture sportive e le aree ludiche troppo trascurate nel tempo. Dobbiamo intervenire con urgenza risanando e mettendo in sicurezza tutti gli impianti dove i nostri figli trascorrono gran parte del loro tempo. 2. Rilanciare le attività socio–culturali per incrementare e dare continuità ad eventi e manifestazioni con il supporto di tutte le associazioni già presenti nel territorio. Vogliamo valorizzare le nostre belle arti, il nostro paesaggio, le nostre attività commerciali aumentando il turismo dall’esterno e, soprattutto coinvolgendo i cittadini residenti. 3. Pianificare sovvenzioni a enti per gli anziani, società sportive, famiglie indigenti, verificando anche se gli aiuti erogati o promessi finora sono realmente destinati alle persone bisognose, solo così possiamo offrire pari opportunità a tutti. Favoriremo gli ausili alle scuole e società sportive per migliorare la qualità dei servizi offerti. Ascolteremo chi ha bisogno d’aiuto».
